Libri di Renate Siebert
La prima operaia. Storia di una donna che ha creduto
Maria Procopio
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 86
Il testo, attraverso la ricostruzione delle vicende che hanno portato alla nascita della Fondazione Betania (ex Opera Pia "In Charitate Christi"), - Ente che opera a Catanzaro e provincia nel campo dell'assistenza socio-sanitaria sin dagli anni '40 dello scorso secolo - mette al centro del racconto la figura e il ruolo della prima Fondatrice, Maria Innocenza Macrina, e delle sue consorelle. Attraverso numerose testimonianze e materiale documentale, emerge una storia che riporta alla luce la grandezza di queste donne che, nel difficile periodo della fine del secondo conflitto mondiale e dell'immediato dopoguerra, sono capaci di compiere scelte che cambiano la loro vita e quella del contesto in cui vivono. Maria Innocenza Macrina agli inizi degli anni '40 fonda una comunità di giovani donne che, animate da un forte spirito religioso, si dedicano ad assistere anziani, bambini e donne che si trovano in condizioni di vita drammatiche. La loro opera porterà alla realizzazione della Casa di Carità di Gasperina, comune della provincia di Catanzaro, e renderà possibile l'apertura di un'altra struttura assistenziale a Catanzaro, voluta dal sacerdote Mons. Giovanni Apa. Tutto questo darà origine alla nascita dell'Opera Pia "In Charitate Christi". Ma, nonostante il ruolo fondante avuto nella nascita e nella gestione di questa Fondazione, così importante non solo per il territorio di Catanzaro ma per tutta la regione, Maria Innocenza Macrina e le sue consorelle verranno estromesse dalla titolarità dell'Opera e relegate nell'ombra. Il libro intende restituire valore e riportare alla luce la figura di queste donne che, in virtù della fede e della relazione che le univa, lasciano le loro famiglie e creano una comunità sulla base di una visione capace di sovvertire la realtà e dare origine a un mondo nuovo. Le testimonianze raccolte, inoltre, offrono uno spaccato sulle condizioni di vita della popolazione nell'epoca in cui si svolgono le vicende narrate. Prefazione di Renate Siebert.
Voci e silenzi postcoloniali. Frantz Fanon, Assia Djebar e noi
Renate Siebert
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 272
Un'occasione per rievocare, attraverso le figure di Frantz Fanon, psichiatra e rivoluzionario, e di Assia Djebar, scrittrice e cineasta, le questioni cruciali che hanno caratterizzato le lotte per le indipendenze nazionali in Africa e, in particolare, in Algeria. Ma anche un'occasione per parlare di noi e delle contraddizioni e rimozioni che oggi accompagnano il nostro difficile confronto con il passato coloniale e con il presente di un'Europa sempre più "fortezza" xenofoba.
In direzione ostinata e contraria
Fabrizia Ramondino, Renate Siebert, Assunta Signorelli
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2008
pagine: 171
Al centro di questo libro c'è la questione dei "cronicari", più numerosi di quanto si pensi, nel nostro paese, nonostante la legge 180, soprattutto nel Sud, dove ancora sono usati come contenitori per quelle che sono state definite "vite di scarto". Il luogo scelto per l'indagine è l'istituto "Papa Giovanni XXIII" di Serra d'Aiello (Cosenza) e il problema è affrontato da quattro punti di vista diversi e secondo quattro diverse metodologie, che corrispondono alle quattro sezioni in cui il libro si articola: Assunta Signorelli, psichiatra della scuola di Basaglia, che dopo trent'anni di lavoro al "San Giovanni" di Trieste va a lavorare in Calabria, al "Papa Giovanni XXIII" di Serra d'Aiello, racconta la sua esperienza in questo nuovo contesto; la sociolqga Renate Siebert, docente all'Università della Calabria, dopo aver intervistato vari pazienti, analizza cinque storie emblematiche; il fotografo Ugo Ranella descrive persone e ambienti attraverso 80 drammatiche immagini; la scrittrice Fabrizia Ramondino, nella sua postfazione, spiega che cosa ha spinto quattro persone diverse a lavorare insieme per alcuni mesi a Serra d'Aiello e offre una riflessione sull'annosa questione dei poteri forti nel Sud e sul rapporto tra sofferenza, esclusione sociale e povertà. Più che proporre la denuncia di una situazione scandalosa, il libro vuole mostrare come sia possibile una pratica capace di restituire i diritti a chi per anni se li è visti negati e la dignità alle istituzioni e a chi vi lavora dentro.
Il razzismo. Il riconoscimento negato
Renate Siebert
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 169
Il razzismo è un riconoscimento negato: all'Altro si rifiuta di riconoscere dignità pari alla nostra. Le forme di tale misconoscimento sono differenti nella storia e richiedono, per essere comprese, diversi chiarimenti concettuali: si tratta di studiare i meccanismi di formazione di ideologie e di sentimenti, quelli della loro trasmissione, quelli del loro radicarsi in opinioni, pregiudizi e "senso comune". Il volume propone un percorso attraverso tali temi e attraverso la storia della modernità. Renate Siebert, allieva di Adorno, insegna Sociologia del mutamento all'Università della Calabria.
Storia di Elisabetta
Renate Siebert
Libro
editore: Pratiche
anno edizione: 2001
pagine: 128
La voce di una giovane donna sindaco che racconta la propria vicenda privata e pubblica di determinazione di fronte a un nemico invisibile: la mafia. La sociologa Renate Siebert ha raccolto la testimonianza di Elisabetta Carullo, eletta sindaco nel 1994 a Stefanaconi, un piccolo comune dell'entroterra calabrese in provincia di Vibo Valentia, e del coraggio dei singoli e delle comunità nel far fronte alle minacce e ai tentativi di sopruso.