Libri di Romano Bracalini
La regina Margherita. La prima donna sul trono d'Italia
Romano Bracalini
Libro: Copertina rigida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 322
Considerato uno dei personaggi più popolari dell'Italia Unita, Margherita di Savoia si mostra, sin dalla sua prima apparizione sulla scena politica a fianco di Vittorio Emanuele III, una donna di estrema eleganza e abilità. A lei Giosué Carducci dedica un'ode che altro non risulta che una consacrazione pubblica dei suoi meriti di donna e sovrana. Sposata ad un uomo per cui non nutre né amore né stima, riesce tuttavia ad influenzarlo considerevolmente fino a spingerlo alla conquista africana e all'alleanza con le potenze europee più reazionarie del suo tempo, Austria e Germania. Regna da grande sovrana su un'Italia che reputa alla pari degli stati più forti sullo scenario politico e forse, per tale ragione, raccoglie entusiastici consensi tra il popolo. Ma il paese non è pronto per il programma da lei realizzato e, tra speranze e delusioni, giunge a un tragico epilogo.
Disobbedienti. La voce della protesta popolare
Romano Bracalini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 128
L'argomento centrale di questo libro è il rapporto di sudditanza in cui da sempre è tenuto il cittadino italiano. Fatta l'Unità accade che i partiti, le organizzazioni clandestine e le reti clientelari colonizzarono lo Stato in misura via via crescente spogliandolo degli attributi dell'imparzialità, del rigore e dell'efficienza. L'ingovernabilità divenne una norma; le risse tra i partiti un disgustoso spettacolo quotidiano. Gli scandali di fine secolo anticiparono la decomposizione dello Stato liberale, i disordini sociali del primo dopoguerra favorirono l'avvento del fascismo. La Repubblica ha tradito le sue promesse. La partitocrazia ha preso il posto della democrazia ed ha invaso ogni settore dell'amministrazione pubblica, asservito la burocrazia e reso le elezioni una farsa. E il cittadino, angariato e inerme, non conta nulla.
Brandelli d'Italia. 150 anni di conflitti Nord-Sud
Romano Bracalini
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 340
L'Italia unita fu per secoli il sogno retorico-moralistico di letterati e poeti, fu il progetto d'ambizione di Casa Savoia. Ma appena l'Italia venne messa insieme con i pezzi raccolti, il Sud si ribellò e ingaggiò una sanguinosa guerra di secessione. Al Nord i favorevoli all'unità erano poche migliaia, al Sud anche meno. Trent'anni dopo l'unità, l'Italia era già scossa da tentazioni separatiste, sia al Nord che al Sud, e gli argomenti in discussione erano gli stessi di oggi: la corruzione civile, la criminalità organizzata, le clientele politiche, i differenti costumi, l'assistenzialismo. Nel libro si tenta di spiegare, senza omissioni o interpretazioni arbitrarie, le ragioni del Nord e del Sud, senza tacere i torti equamente ripartiti, le bugie e le falsità che si sono dette, da entrambe le parti.
Per San Giorgio e per San Marco. Appunti di storia non allineata e contro il pensiero comune
Gilberto Oneto
Libro
editore: Tramedoro
anno edizione: 2022
pagine: 310
Questo volume è una raccolta commentata di testi brevi, di natura prevalentemente divulgativa, scritti da Gilberto Oneto tra il Gennaio 1997 e il Novembre 2013 per vari quotidiani e settimanali e in cui l’autore ci parla di Storia ponendosi in aperta contrapposizione alla piatta uniformità e ai dogmi della storiografia ufficiale, in particolare quando si parla di miti fondanti del nazionalismo italiano quali sono il Risorgimento, la Grande Guerra o l’antica Roma. Prefazione di Romano Bracalini.
Mazzini. Il sogno dell'Italia onesta
Romano Bracalini
Libro: Libro rilegato
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 512
A distanza di oltre un secolo dall'unificazione, la storia del nostro paese vede, come Mazzini aveva pronosticato, nuovamente gli italiani gli uni contro gli altri, con nord e sud separati da un accresciuto divario economico e culturale, e il progetto risorgimentale torna così ad essere oggetto di discussione. Tesi centrale di questo libro è che l'Italia voluta da Mazzini avrebbe avuto miglior fortuna se il suo sogno fosse stato sostenuto con maggiore consapevolezza e coraggio. Mazzini fu veramente un uomo solo contro tutti: contro il realismo cinico di Cavour e della dinastia sabauda, l'oscurantismo della Chiesa, l'opportunismo dei francesi, ma soprattutto contro la coscienza intorpidita e la mancanza di solidarietà degli italiani, che preferirono affidarsi all'alleanza Trono-Altare anziché trovare la forza di liberarsi da soli. Rigoroso con se stesso e con gli altri, passionale e malinconico insieme, esercitò nei confronti dei suoi contemporanei un indiscutibile fascino, e tuttavia fu calunniato, perseguitato, tradito anche dai suoi stessi compagni: solo le donne non lo tradirono mai, catturate dal suo sguardo, dalla sua voce melodiosa, dal suo coraggio, ma soprattutto dalla fragilità e dalla dolcezza che intravedevano sotto il suo atteggiamento deciso. Amato e odiato con la stessa intensità dai suoi contemporanei, spesso criticato e frainteso dagli storici, questo personaggio così anomalo trovò in Europa prima che in patria chi seppe apprezzare le sue idee profondamente originali, in anticipo sui tempi. Oggi, finalmente, il suo messaggio di fratellanza universale, di crescita morale e civile, appare più che mai attuale anche nel suo paese.
Otto milioni di biciclette. La vita degli italiani nel ventennio
Romano Bracalini
Libro: Libro rilegato
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 352
Romano Bracalini accompagna il lettore attraverso la società del Ventennio fascista, supportato dall’attenta lettura di documenti, testimonianze e soprattutto di giornali dell’epoca. Il suo racconto prende le mosse da come il fascismo mutò faccia al paese con un ambizioso programma di ristrutturazione: la bonifica delle paludi pontine, la costruzione di strade, autostrade, stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, scuole, ospedali, acquedotti. Le città furono ampliate e nuovi centri urbani arricchirono la geografia. A Firenze vennero abbattuti interi rioni popolari definiti dal Duce un “pittoresco sudicio da affidarsi a Sua Maestà il piccone”, come il quartiere di Santa Croce, e Milano vide sparire la fossa interna del Naviglio. La velleità del regime di “fare ordine” e rendere l’Italia più efficiente ebbe ripercussioni anche sulla vita sociale, che ne fu condizionata in tutti gli aspetti, dalla dimensione lavorativa a quella scolastica e famigliare, dalla sfera sessuale, politico-culturale a quella dei divertimenti. Così fiorivano le associazioni, si moltiplicavano le attività dei dopolavoro, si epurava la lingua dalle parole straniere, si premiavano le donne più prolifiche, madri dei “soldati di domani”, mentre chi non procreava veniva ritenuto un traditore della patria e sul lavoro non faceva carriera, al pari dei celibi impenitenti, puniti con la “tassa sul celibato”.
Prina deve morire. Milano 1814. La prima rivolta antitasse in Italia
Romano Bracalini
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria San Giorgio
anno edizione: 2015
pagine: 100
In questo libro si raccontano gli eventi drammatici che nella Milano del 1814 sfociarono nella prima rivolta popolare in Italia contro il fisco. Napoleone aveva imposto tasse gravose ai paesi assoggettati e a tale scopo aveva scelto i più abili e implacabili gabellieri come Giuseppe Prina, ministro delle finanze del Regno italico...
Cattaneo. Il sogno dell'Italia federale e dell'autonomia dei popoli
Romano Bracalini
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria San Giorgio
anno edizione: 2014
pagine: 244
Una biografia su Carlo Cattaneo, già pubblicata nel 1995, viene riproposta oggi per riscoprire e approfondire la figura del Padre indiscusso del federalismo italiano, e conoscere il suo pensiero sull'Italia e sulla Libertà.
Paisà. Vita quotidiana nell'Italia liberata dagli alleati
Romano Bracalini
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: 267
All'indomani dell'armistizio l'Italia si presenta divisa in due: a Nord quel che resta del fascismo, con la Repubblica sociale, e a Sud il Regno, con un governo fantoccio imbastito dagli americani. Il nemico di ieri è divenuto il liberatore di oggi, mentre l'esercito alleato si è trasformato in occupante. Romano Bracalini ricostruisce, grazie anche a documenti inediti e articoli di giornale dell'epoca, i quasi due anni di occupazione militare alleata al Centro e al Sud del nostro paese. Quello che ne esce è un quadro di devastazione materiale e morale. All'iniziale entusiasmo per l'ingresso dei "liberatori" e la fine della guerra fa seguito un periodo di incertezza, violenza, disillusione e grande penuria. Le infrastrutture sono state distrutte dai bombardamenti, le condizioni igieniche precarie scatenano epidemie, mancano il cibo e l'acqua, prospera il mercato nero, impera l'arte del sopravvivere, e persino le relazioni sociali assumono un carattere spesso commerciale: la prostituzione offre vie di fuga dalla miseria, annunci privati offrono matrimoni a condizioni economiche vantaggiose.
Otto milioni di biciclette. La vita degli italiani nel ventennio
Romano Bracalini
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: 322
Romano Bracalini accompagna il lettore attraverso la società del Ventennio fascista, supportato dall'attenta lettura di documenti, testimonianze e soprattutto di giornali dell'epoca. Il suo racconto prende le mosse da come il fascismo mutò faccia al paese con un ambizioso programma di ristrutturazione: la bonifica delle paludi pontine, la costruzione di strade, autostrade, stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, scuole, ospedali, acquedotti. Le città furono ampliate e nuovi centri urbani arricchirono la geografia. A Firenze vennero abbattuti interi rioni popolari definiti dal Duce un "pittoresco sudicio da affidarsi a Sua Maestà il piccone", come il quartiere di Santa Croce, e Milano vide sparire la fossa interna del Naviglio. La velleità del regime di "fare ordine" e rendere l'Italia più efficiente ebbe ripercussioni anche sulla vita sociale, che ne fu condizionata in tutti gli aspetti, dalla dimensione lavorativa a quella scolastica e famigliare, dalla sfera sessuale, politico-culturale a quella dei divertimenti. Così fiorivano le associazioni, si moltiplicavano le attività dei dopolavoro, si epurava la lingua dalle parole straniere, si premiavano le donne più prolifiche, madri dei "soldati di domani", mentre chi non procreava veniva ritenuto un traditore della patria e sul lavoro non faceva carriera, al pari dei celibi impenitenti, puniti con la "tassa sul celibato".
Otto milioni di biciclette. La vita degli italiani nel ventennio
Romano Bracalini
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: 322
Romano Bracalini accompagna il lettore attraverso la società del Ventennio fascista, supportato dall'attenta lettura di documenti, testimonianze e soprattutto di giornali dell'epoca. Il suo racconto prende le mosse da come il fascismo mutò faccia al paese con un ambizioso programma di ristrutturazione: la bonifica delle paludi pontine, la costruzione di strade, autostrade, stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, scuole, ospedali, acquedotti. Le città furono ampliate e nuovi centri urbani arricchirono la geografia. A Firenze vennero abbattuti interi rioni popolari definiti dal Duce un "pittoresco sudicio da affidarsi a Sua Maestà il piccone", come il quartiere di Santa Croce, e Milano vide sparire la fossa interna del Naviglio. La velleità del regime di "fare ordine" e rendere l'Italia più efficiente ebbe ripercussioni anche sulla vita sociale, che ne fu condizionata in tutti gli aspetti, dalla dimensione lavorativa a quella scolastica e famigliare, dalla sfera sessuale, politico-culturale a quella dei divertimenti. Così fiorivano le associazioni, si moltiplicavano le attività dei dopolavoro, si epurava la lingua dalle parole straniere, si premiavano le donne più prolifiche, madri dei "soldati di domani", mentre chi non procreava veniva ritenuto un traditore della patria e sul lavoro non faceva carriera, al pari dei celibi impenitenti, puniti con la "tassa sul celibato".
L'Italia prima dell'Unità. (1815-1860)
Romano Bracalini
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 318
Come si viveva prima dell'unificazione risorgimentale? Abbastanza male, come testimoniano tutti i viaggiatori stranieri. Peggio di tutti stavano i sudditi del Papa Re, abbandonati all'arbitrio amministrativo e fiscale. Non migliori erano le condizioni di vita nel regno borbonico delle Due Sicilie. Meglio di tutti stavano i sudditi del Lombardo-Veneto e della Toscana. L'autore ci racconta la vita della gente comune e quella degli aristocratici e ci fa capire che, anche se spesso ci lamentiamo, abbiamo percorso un lungo cammino in questi quasi centocinquant'anni di unificazione.