Libri di Rosalba Galvagno
L'oggetto perduto del desiderio. Archeologie di Vincenzo Consolo
Rosalba Galvagno
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2022
pagine: 308
La Sicilia, e il Mediterraneo tutto, nella sua complessità di bellezza e di orrore, di attrazione e di repulsione, di natura e di cultura, di storia e di arte, di guerra e di pace, di mafia e di eroi, è l’oggetto più emblematico della scrittura di Consolo. Gli altri non sono che degli avatars, dai più orridi ai più teneri, di questo oggetto fondamentale che egli ha inseguito durante il suo percorso di uomo e di artista, attingendolo perfino nei resti archeologici, nelle pietre antiche. Da queste pietre, nient’altro che lettere, bisogna partire per penetrare la sua scrittura. In questa direzione procede la suggestiva postfazione di Sebastiano Burgaretta, Con Consolo per antiche pietre, preceduta da una Conferenza inedita di Vincenzo Consolo, tenuta il 23 maggio 2003 all’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove non manca l’accenno ad una «escursione nei luoghi classici della Sicilia occidentale».
La litania del potere e altre illusioni. Leggere Federico De Roberto
Rosalba Galvagno
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 320
Il volume raccoglie alcune puntuali letture volte a indagare principalmente l'analisi del potere e dell'illusione. Il primo dei cinque capitoli che lo compongono è dedicato alla guida di Catania con la quale, nonostante il disincanto dell'ultima fase della sua vita, Federico De Roberto tenta di offrire alla sua città un estremo e commosso canto del cigno. Gli altri capitoli esplorano l'illusione del potere (I Viceré), l'illusione d'amore (L'illusione), le illusioni del giovane Ermanno (Ermanno Raeli), l'illusione terapeutica (La medicina dello spirito). Queste letture hanno preso l'avvio da un lavoro teorico-comparatistico (Il paradigma dell'illusione) riproposto in appendice al libro. Attraverso e oltre lo stesso De Roberto infatti, "La litania del potere e altre illusioni" si può leggere come un saggio paradigmatico sull'illusione e sulle illusioni.
I viaggi di Freud in Sicilia e in Magna Grecia
Rosalba Galvagno
Libro: Libro in brossura
editore: Maimone
anno edizione: 2010
pagine: 200
Carlo Levi, Narciso e la costruzione della realtà
Rosalba Galvagno
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: 222
A partire dal mito fondatore di Narciso, il volume analizza la categoria leviana di "realtà". Quest'ultima può formarsi grazie alla costituzione dell'immagine speculare e grazie alla prima nominazione. Soltanto l'accesso al "ritratto" e alla "storia" può sottrarre l'uomo alla minaccia del Reale, che nell'opera di Carlo Levi assume varie e complesse figure tra cui quelle del "Sacro" e della "Futilità". L'Appendice riporta tre testi di Carlo Levi (una poesia inedita dedicata a "Dafne"; uno scritto inedito su Tolstoi; una intervista rilasciata dallo scrittore nei primi anni settanta) e una Presentazione del 1974 di Italo Calvino a 7 litografie sul "Cristo si è fermato a Eboli", essenziale per una lettura rinnovata dell'opera leviana.
Pizzuto e lo spazio della scrittura
Rosalba Galvagno
Libro
editore: Sicania
anno edizione: 1990
pagine: 152
In principio erat verbum
Rosalba Galvagno, Anna M. De Francisco Aveni, Nadia Rosso
Libro: Copertina morbida
editore: Papiro
anno edizione: 2010
pagine: 80
Catania
Federico De Roberto, Rosalba Galvagno, Dario Stazzone
Libro: Copertina morbida
editore: Papiro
anno edizione: 2007
pagine: 168
Nel 1907 Federico De Roberto pubblicò una guida della città di Catania per la serie "Italia artistica" dell'Istituto Italiano di Arti Grafiche di Bergamo, una collana di "monografie illustrate" diretta da Corrado Ricci. Per lo scrittore fu l'occasione di raccontare la sua città intersecando i recuperi dell'erudizione locale col mito classico, la passione per gli antiquaria con la letteratura di viaggio europea, la numismatica con l'amore per la fotografia. La "Catania" del 1907, che riscosse il plauso di Arrigo Boito, consta di un'introduzione e sei capitoli, dove si parla della città classica e della monumentalità romano-imperiale, del Medioevo e del culto di Sant'Agata, del Castello Ursino e della ricostruzione barocca, approdando in ultimo all'Ottocento umbertino, che dedicava i suoi monumenti migliori al genio musicale di Vincenzo Bellini. Il corredo di 152 illustrazioni ci restituisce foto primonovecentesche dovute non solo agli atelier locali Martinez, Gentile, Grita, ma anche ai fiorentini Brogi ed Alinari. Nella sua monografia, Federico De Roberto traccia un quadro di ampio respiro artistico della città etnea, restituendoci anche intensi momenti di fascinazione letteraria.