Libri di Federico De Roberto
Processi verbali
Federico De Roberto
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1990
pagine: 128
Processi verbali
Federico De Roberto
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1997
pagine: 164
Brevi e crudeli, queste novelle di De Roberto (pubblicate per la prima volta nel 1889) hanno conservata intatta la propria forza generazione dopo generazione di lettori. Tra questi, Vitaliano Brancati, per il quale erano "come drammi eschilei" grazie a "l'espressione nuda e semplicissima della potenza narrativa". Portando all'estremo le regole narrative dell'epoca, le storie di "Processi verbali" attingono a una violenta intensità che le stacca dal prodotto medio "verista" e le mantiene straordinariamente vivide e attuali.
Adriana. Un racconto inedito e altri «Studi di donna»
Federico De Roberto
Libro
editore: Maimone
anno edizione: 1998
pagine: 96
Le donne, i cavalier'
Federico De Roberto
Libro
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 1999
pagine: 430
I viceré
Federico De Roberto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2003
pagine: 884
I Viceré
Federico De Roberto
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: XXXV-654
"Tecnicamente, è un romanzo "ben fatto", senza ingorghi e dispersioni. Una tecnica così sicura; un tempo, un ritmo tanto vigilato e costante... a lettura finita, e anche nel ricordo più lontano, i personaggi stanno tutti sullo stesso piano, nella stessa cruda luce, equamente indimenticabili così come equamente necessari ed importanti..." (Leonardo Sciascia)
Saghe e seghe col senno e con la mano
Luigi Capuana, Federico De Roberto, Francesco Ferlzo
Libro
editore: Ass. Culturale La Cantinella
anno edizione: 2007
pagine: 48
La morte dell'amore
Federico De Roberto
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 108
I Viceré
Federico De Roberto
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2007
pagine: 717
Sicilia. Fine Ottocento. Al centro del libro, quanto del film che ne è stato tratto da Roberto Faenza, è la critica del trasformismo delle classi dirigenti abbarbicate al potere e disposte, per mantenerlo, a cambiare spregiudicatamente bandiere e ideologie e a saltare sul carro del vincitore di turno; perfino delle rivoluzioni, se la posta in gioco è quella di vanificare il mutamento, di perpetuare il dominio. "Forse è venuto il tempo di Federico De Roberto" - scrive Antonio Di Grado nella sua introduzione. "Forse il lettore adulto, laico, postideologico, avvezzo al dubbio e alla demistificazione che la sua opera pretende, è già alla soglia di questo incontro decisivo: con uno dei capolavori della letteratura europea tra Otto e Novecento, con la più radicale e spietata autoanalisi che una nazione e i suoi intellettuali abbiano formulato della loro storia politica e civile e della natura e del ruolo delle loro élite dirigenti".