Libri di Rosario Coluccia
Le lingue di Dante. Nuovi strumenti lessicografici. Il VD e il VDL. Atti del convegno internazionale (Firenze, 13-14 novembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 444
Sono raccolti in questo volume gli Atti del Convegno internazionale “Le lingue di Dante. Nuovi strumenti lessicografici: il VD e il VDL”, tenutosi a Firenze il 13 e il 14 novembre 2023 presso le sedi delle due Istituzioni organizzatrici, la Società Dantesca Italiana e l’Accademia della Crusca, nel quale sono stati presentati i primi e più significativi risultati delle due imprese lessicografiche collegate del Vocabolario Dantesco bilingue. A un anno dall’evento, i contributi, qui pubblicati in un assetto bipartito corrispondente al programma dei lavori (“L’ officina latina di Dante” e “Percorsi nel lessico dantesco fra latino e volgare”, con la specifica sezione “Parole allo specchio”), presentano alla comunità scientifica le analisi e le riflessioni degli specialisti che hanno svelato aspetti nuovi e documentati delle lingue letterarie di Dante nel corso delle due giornate fiorentine, ivi inclusa la proficua discussione che ne è scaturita, e anche bilanci di metodo, applicazioni e prospettive dei due Vocabolari. I saggi, a firma di affermati studiosi e giovani ricercatori, mettono in evidenza la circolarità lessicale e l’intertestualità tra latino e volgare in tutte le opere di Dante e si concentrano sulle peculiarità del suo bilinguismo letterario e del plurilinguismo della Commedia, e in specie sui latinismi. Studiano in maniera sistematica e documentata i diversi lessici intellettuali e i linguaggi settoriali che caratterizzano le opere volgari e latine di Dante, tracciando per la prima volta un bilancio della lingua poetica latina dantesca e della terminologia metalinguistica, della prosa epistolare, del lessico della logica e della Scolastica e anche dell’onomastica dantesca, settori ancora privi di studi linguistici adeguati. Particolare attenzione è stata rivolta alle innovazioni: sia allo studio dei neologismi volgari e latini sia alle modalità con cui si realizza l’onomaturgia dantesca nelle due lingue letterarie in uso nello scrittoio autoriale. Con questo volume di Atti si inaugura la nuova Collana “Studi Linguistici Danteschi” Contributi di: G. Albanese, S. Arcidiacono, R. Bruscagli, P. Chiesa, M. Ciccuto, R. Coluccia, P. D’Achille, F. De Cianni, B. Fanini, F. Favero, L. Leonardi, P. Manni, C. Marazzini, R. Mosti, F. Papi, S. Pelizzari, P. Pontari, F. Spinelli, P. Squillacioti, A. Tabarroni, M. Tavoni, E. Vagnoni, Z. Verlato, C. Villa “Studi Linguistici Danteschi”.
L'italiano e il libro: il mondo fra le righe
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2024
pagine: 302
Il volume che, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Accademia della Crusca realizza in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (XXIV edizione), esce in coincidenza con la Frankfurter Buchmesse (Fiera del Libro di Francoforte), 16-20 ottobre 2024, in cui l’Italia è il Paese ospite d’onore, per la seconda volta dopo il precedente del 1988. L’italiano e il libro: il mondo fra le righe sottolinea fin dal titolo che il libro arriva a rappresentare il mondo e che, attraverso il libro, la lingua italiana si apre al mondo. La partecipazione italiana alla Fiera di Francoforte è segnata dal motto «Radici nel futuro». Sul bilanciamento tra i due poli del radicamento nel passato e della proiezione verso il futuro è costruito il volume. La prima sezione, Apprendere la lingua, evidenzia il cammino intrapreso dalla società italiana postunitaria, scarsamente alfabetizzata, per approdare alla condizione odierna di accettabile (pur se migliorabile) padronanza della lingua. La seconda sezione, I cardini e le svolte, illustra le tappe che dal manoscritto hanno condotto alle attuali forme (a stampa e digitale) del libro.
Storia, lingua e filologia della poesia antica. Scuola siciliana, Dante e altro
Rosario Coluccia
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2016
pagine: 271
Il libro analizza due manifestazioni fondamentali della poesia antica, le liriche della Scuola siciliana (considerate nella prospettiva del trasferimento delle stesse dal Sud al Nord) e la "Divina Commedia". Il momento fondante della tradizione letteraria italiana e le fasi immediatamente successive di esso costituiscono il presupposto sul quale si innesca l'opera dantesca, che consacra in maniera irrevocabile il predominio del toscano letterario su tutti gli altri volgari d'Italia. Dante agisce su più livelli: opera una selezione del lascito ricevuto dai rimatori più antichi, introduce elementi desunti dalla lingua del suo tempo e del suo ambiente, forgia con il suo genio moltissime parole ed espressioni nuove: di fatto consegna alle generazioni successive il patrimonio lessicale e linguistico che rappresenta il nucleo ampio dell'italiano moderno. Il costituirsi della lingua si comprende a fondo se i testi (non autografi) vengono esaminati alla luce della variabilità della tradizione manoscritta. In tal modo l'indagine filologica diventa elemento di comprensione della verità fattuale e base per la ricostruzione storica di fenomeni che caratterizzano l'Italia nella seconda metà del Duecento e nei primi anni del Trecento.
Scripta mane(n)t. Studi sulla grafia dell'italiano
Rosario Coluccia
Libro
editore: Congedo
anno edizione: 2002
pagine: 175
Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua
Rosario Coluccia
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2020
pagine: 197
Il libro propone alcune osservazioni sulla lingua italiana di oggi, offrendo qualche spunto di riflessione e possibili suggerimenti pratici. Dove sta andando l’italiano? È vero che la scuola non insegna più a parlare e a scrivere correttamente, che gli scritti dei concorsi pubblici sono pieni di errori madornali, che giornali e libri pullulano di sciatterie e badano poco alla limpidezza espressiva? Che troppe parole ed espressioni inglesi si insinuano dappertutto, nell’orale e nello scritto? Quanto incide internet su tutto questo? I dialetti valgono ancora qualcosa o dobbiamo abbandonarli, buttarli via come si fa con gli oggetti vecchi e inservibili? Possiamo e dobbiamo opporci alla deriva, difendere la comprensibilità e la bellezza della lingua, senza aprioristiche negazioni dei fermenti che la percorrono, evitando di cedere al pressapochismo che ignora la storia e la funzionalità. Nel libro si citano linguisti, semiologi, pedagogisti, filosofi, ma anche politici, papi, attori, cantanti, fashion blogger e influencer, pubblicitari, atleti. La ragione è evidente. La lingua appartiene a tutti, usandola con attenzione, con amore, ne decidiamo collettivamente le sorti.