Libri di Rosario Perricone
Kerala un pacte avec le dieux
Laurent Aubert
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2006
pagine: 131
Questo catalogo della mostra del celebre fotografo Johnathan Watts ci permette di scoprire un universo ancora semisconosciuto: quello dei riti e delle tradizioni di Kerala in India. Sessanta immagini che testimoniano un corpus religioso fatto non soltanto di danze, miti e credenze, ma anche la semplicità di un popolo e il proprio legame con la terra e con la vita. Un'attenta ricerca etnografica che ci offre la possibilità di cogliere l’intima essenza di un paese che è culla di antiche tradizioni, di culture che si integrano e si differenziano, di profondi mutamenti sociali ed economici, di raffinate speculazioni filosofiche, capace di mantenere inalterata, una sorprendente mescolanza di culture e di guardare al nuovo senza rinnegare quanto di positivo si cela nel passato.
Le vie dei santi. Immagini di festa in Sicilia
Rosario Perricone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2005
pagine: 95
Le fotografie presenti in questo catalogo sono state realizzate da Angelo Maggio e sono il risultato di diverse campagne di ricerca sul campo realizzate dal Folkstudio di Palermo con l’intenzione di promuovere la conoscenza della cerimonialità tradizionale siciliana. In particolare, si tratta di feste dove si perpetua una antica sacralità del corpo e della materia, e si celebra la ricchezza alimentare e vitale in quanto espressioni del “mistero” della perennità della vita. Le immagini sono state ordinate per luogo di provenienza e in sequenza seguendo il calendario cerimoniale delle feste siciliane. Si inizia con la festa di San Giuseppe a Mirabella Imbaccari (CT), caratterizzata dall’esecuzione di canti della Passione del Cristo davanti alle tavole colme di cibi imbandite in onore del Patriarca; si continua con i riti della Settimana Santa in alcuni paesi dell’Agrigentino (Burgio, Calamònaci, Caltabellotta) per concludere con le feste della stagione estiva (San Basilio – dal 31 luglio al 2 agosto – San Marco d’Alunzio (ME), San Vincenzo Ferreri – la seconda domenica di agosto – Calamònaci (AG), San Sebastiano – dal 25 al 27 agosto – Cerami (EN)).
Mori e Cristiani nelle feste e negli spettacoli popolari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2005
pagine: 215
In questa raccolta di saggi, si intendono promuovere le forme teatrali tradizionali appartenenti al patrimonio di tradizione orale, e in particolare le performance centrate sull’incontro/scontro tra Mori e Cristiani, proponendo un percorso che parte dalle pantomime e dalle danze armate eseguite durante alcune feste calendariali e, attraverso i maggi epici della tradizione tosco-emiliana e i cantastorie, arriva all’opera dei pupi. La rappresentazione dell’incontro/scontro fra Cristiani e Musulmani nelle feste viene realizzata attraverso la semplice stilizzazione della lotta con movimenti ritmati, simmetrici e ripetuti, in forma di danza o di pantomima, come avviene anche nelle battaglie dell’opera dei pupi. Scritti di: Antonio Pasqualino, Janne Vibaek, Gabriella D’Agostino, Sergio Bonanzinga, Ignazio E. Buttitta, Jo Ann Cavallo, Alessandro Napoli, Mauro Geraci.
Pitrè e Salomone Marino. Atti del convegno internazionale di studi a 100 anni dalla morte
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2017
pagine: 638
Questo volume raccoglie alcune delle relazioni tenute in occasione del Convegno internazionale di studi Pitré e Salmone Marino a cento anni dalla morte, organizzato dall’ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani e dalla Fondazione Ignazio Buttitta, con il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta, Rosario Perricone e Giovanni Ruffino. Il convegno si è svolto a Palermo dal 23 al 26 novembre 2016, appunto all’anno del centenario della scomparsa dei due insigni studiosi: Giuseppe Pitrè (Palermo, 1841 – 1916) e di Salvatore Salomone Marino (Borgetto, 1847 – Palermo, 1916). A loro si deve la costituzione di un impareggiabile corpus documentario sul patrimonio demologico siciliano e la promozione di molteplici iniziative che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo di indagini e analisi sulla cultura folklorica siciliana, proiettandole entro una più ampia prospettiva nazionale ed europea.
Imaginis tempora currunt
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2024
pagine: 450
La nostra società tecnologica è legata alla produzione e diffusione delle immagini: una presenza massiva che ci pone di fronte alla sua gestione politica. Oggi “uccidiamo” e veniamo “uccisi” dalle immagini, attraverso un tessuto connettivo che ci permette di pensare lo spazio e la mente dell’uomo a partire dalla forza maieutica dell’immaginario. Senza l’azione immaginativa la maggior parte dei nostri processi cognitivi non potrebbe prendere forma. Oggi però l’immaginario è disertato anche dalle scienze sociali, in una sorta di orgasmo razionalista. In questo volume gli autori provano a non relegare l’immaginario ai margini dell’intelletto ma a esporsi deliberatamente a esso, cercando la contaminazione tra pensiero e immaginario perché la sua mediazione è al cuore della creazione delle “immagini del mondo”. Partendo da queste considerazioni il volume raccoglie alcune delle relazioni, tenute all’interno del Convegno internazionale Imaginis Tempora Currunt, svoltosi presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 15 al 17 dicembre 2022, incentrate su tematiche e riflessioni che ineriscono le differenti forme di rappresentazione, trasmissione e restituzione delle immagini in culture, epoche e contesti differenti. I saggi si focalizzano sull’assunto che il mondo contemporaneo è caratterizzato da un’estetizzazione diffusa, un immaginario che sempre più si forma sul visuale, secondo i retroscena e le strategie di una società globale.
L'oralità dell'immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane
Rosario Perricone
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2018
pagine: 246
L'opposizione ipotizzata fra tradizioni orali e scritte, che prevale in antropologia, è ingannevole: in primis perché tende ad annullare l'orale nel contrario dello scritto, e non ne comprende il modo di funzionare specifico; in secondo luogo perché non contempla la possibilità che, tra gli estremi dell'orale puro e dello scritto puro, esistano molte situazioni intermedie. Paradossalmente oggi, nella nostra società così impregnata di immagini, l'oralità è ritornata ad assumere un ruolo centrale proprio per la produzione e la comprensione del codice visivo. Questa «oralità dell'immagine» è connaturata nei nostri comportamenti quotidiani e per questo motivo risulta difficile individuarla e analizzarla. In questa opera Rosario Perricone propone un profondo rinnovamento, tanto dell'«oggetto» fotografia quanto dello sguardo antropologico su di essa. Un volume ricco di fotografie realizzate tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento che ritraggono individui, gruppi o momenti cerimoniali e rispecchiano la «concezione del mondo e della vita» propria di quella società contadina. Ci si rivolgeva al fotografo per certificare i momenti fondamentali della vita, dalla nascita alla morte, affidandogli il compito di suggellare la gioia degli eventi lieti o di colmare lo strazio della lontananza e della separazione. E grazie alla narrazione di questi ricordi, integrati ad altre fonti documentali, che questo corpus di immagini può essere valutato secondo una moderna prospettiva storico-antropologica. E nella loro «storia di vita», nel loro passare da una generazione all'altra, da un certo tipo di rappresentazione di relazioni a un altro, che queste fotografie rivelano in pieno il loro essere un particolare tipo di «oggetto biografico» capace di sollecitare narrazioni attraverso il ricordo dei suoi possessori. Trascorsi gli uomini che ritraggono, le fotografie continuano a rievocarne le storie: l'inevitabile scolorire delle immagini si stempera allora nella vitalità delle voci che ne ripercorrono le vicende.
L'Archivio etnomusicale del Mediterraneo
Rosario Perricone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2018
pagine: 152
In questo volume presentiamo il materiale registrato in Sicilia a partire dal 1985 con la costituzione del Centro per le Iniziative Musicali per la Sicilia e del relativo Archivio Etnofonico Siciliano (poi Archivio Etnomusicale del Mediterraneo – CIDIM). È uno dei più ampi e rappresentati archivi di documentazione sonora e visiva della musica di tradizione orale siciliana, punto di riferimento fondamentale per chi si accosti allo studio delle molteplici dimensioni poetiche, coreutiche e musicali connesse ai vari ambiti della cultura folklorica siciliana e mediterranea. Il CIDIM ha voluto affidare la gestione al Folkstudio di Palermo per meglio salvaguardare e valorizzare gli importanti documenti nastrografici e videografici conservati. Una ricca documentazione etnoantropologica, conservata e catalogata presso l'Archivio, frutto delle numerose campagne di ricerca svolte con il contributo dei ricercatori del Dipartimento di Beni culturali dell'Università degli studi di Palermo. L'Archivio ha avviato la digitalizzazione dei materiali custoditi; la schedatura degli stessi; la revisione di quelli precedentemente duplicati.
Santi, miti e bastoni. Il rito della 'Ntinna ciminnese e la beffa dell'eroe
Leonarda Brancato
Libro: Libro in brossura
editore: Thule
anno edizione: 2021
pagine: 88
Etnografie del contemporaneo in Sicilia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2021
pagine: 235
Questo volume raccoglie alcune delle relazioni tenute per il Seminario permanente Etnografie del contemporaneo, ideato e coordinato da Rosario Perricone. Il Seminario permanente è stato istituito in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e ha coinvolto giovani studiosi siciliani, con lo scopo di offrire un’occasione di confronto e approfondimento multidisplinare sulle più recenti ricerche nell'ambito dell’etnografia contemporanea in Sicilia. I saggi raccolti in questo volume, sono divisi in quattro sezioni: Etnografie del lavoro; Etnografie dell' emigrazione; Etnografie dei disastri; Etnografie religiose.
Immagini devote del popolo indiano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2021
pagine: 165
«Chi parla oggi di induismo parla di una realtà religiosa complessa e diffusa, che riguarda non soltanto la maggioranza degli abitanti del continente indiano, ma, in conseguenza dei processi emigratori, la maggior parte degli indù che vivono nell'Asia sudorientale, nel Vicino Oriente, in Africa, nelle due Americhe, in Australia e, naturalmente, in Europa. Soltanto in India gli indùisti sono attualmente, secondo le più recenti statistiche, circa 1'82% della popolazione (circa 820 milioni). In Nepal costituiscono la maggioranza (89% della popolazione), così come nelle isole Mauritius (52%). Minoranze significative sono presenti anche nelle isole Fiji (38%), nel Suriname (27%) e a Trinidad e Tobago (24%), inoltre nel Buthan (24%), in Srilanka (15%), nel Bangladesh (12%), in Malaysia (7%) a Singapore (5%). Minoranze sono anche presenti nel Kuwait e in Sud Africa (2%). D'altro canto, come tutte le statistiche, anche questa non è in grado di render conto della complessità della realtà religiosa soggiacente. Dietro il generico termine indùismo, infatti, sono compresi fedeli che hanno credenze animistiche, politeistiche, panteistiche, monastiche, monoteistiche (quando non si tratti di atei), che praticano forme tradizionali di culto o che le criticano radicalmente, gli aderenti a credenze arcaiche ma anche i seguaci del neo-indùismo e cioè dei movimenti di riforma sorti in conseguenza del confronto con la cultura moderna a partire dall'inizio del XIX secolo. La ragione di questa apparente contraddittorietà è presto detta. La designazione indùismo ad indicare la religione degli abitanti di questo immenso continente è una "invenzione" tipicamente moderna. Essa è legata alla dominazione coloniale inglese, essendo comparsa per la prima volta nel Bengala nel corso del XIX secolo, come tentativo, da parte degli impiegati della East India Company, di ri- condurre ad unità la molteplicità di culti tradizionali con cui essi erano costretti a confrontarsi. Che si trattasse, in realtà, di tradizioni religiose spesso divise, oltre che da lingue, anche da credenze e pratiche era, d'altro canto, loro sfuggito perché, a differenza di quanto era avvenuto nell'Europa moderna, i loro fedeli vivevano insieme in una situazione non conflittuale di sostanziale tolleranza. Il termine inglese, a sua volta, deriva da inda, parola di origine persiana che al singolare indica il fiume Indo e al plurale gli abitanti delle terre che il fiume attraversa. Esso era stato usato da chi arrivava in India, in particolare da persiani e turchi, per indicare le genti che vivevano nel Nord attorno al fiume Indo e, più tardi, tutti i popoli al di là dell'Indo e cioè l'intera popolazione dell'India. Il termine aveva acquistato una valenza nuova sotto la dominazione musulmana: dal momento che, secondo il diritto musulmano, i non musulmani dovevano pagare una tassa aggiuntiva, a partire dall'VIII secolo, in cui ha inizio la dominazione musulmana nella parte occidentale del continente indiano, si vennero creando due categorie di abitanti: i musulmani e gli indù, cioè gli indigeni non musulmani. In questo modo, l'identità degli inciti si è costituita, come spesso capita, in negativo, attraverso il non essere musulmani, a prescindere dalla loro concreta appartenenza religiosa (cosa che, tra l'altro, aiuta a spiegare il ricorrente conflitto nazionalistico con i musulmani)...» (Dalla Prefazione di Giovanni Filoramo)
Etnografie ad Arte. Agency, mimesis, creatività e pratica degli artworks
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2022
pagine: 440
Il volume raccoglie alcune delle relazioni tenute all’interno del ciclo di seminari Antropologia dell’arte, organizzato nel 2019 dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo e curato da Rosario Perricone. Il seminario ha offerto l’occasione di riflettere insieme a studiosi di diversi ambiti disciplinari su concetti, nozioni e oggetti che si pongono al crocevia tra le discipline dell’antropologia, della storia dell’arte, della semiotica, degli studi culturali, dei visual culture, delineando fenomeni di ibridazione delle pratiche artistiche ed etnografiche e, talvolta, di dissolvenza delle une nelle altre. Ai contributi del seminario se ne aggiungono altri che arricchiscono il dibattito che si pone l’obiettivo di far dialogare diverse prospettive euristiche che a nostro avviso trovano la giusta sintesi nell’alterità dell’approccio epistemologico proposto dai diversi autori.
Il padiglione del barocco povero. Scritti per Vincenzo Padiglione in disordine alfabetico
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2023
pagine: 195
Quaranta autori riflettono sui rapporti tra arte e antropologia, tra museo e comunicazione visiva, tra ricerca e creatività a partire dalla storia e dall'esempio di Vincenzo Padiglione comune amico, collega, Maestro. Lo fanno attraverso un filo conduttore comune, gestito con libertà, che è stato definito "barocco povero" o "barocco demo-etno-antropologico", che connette oggetti, pratiche, azioni in rappresentazioni e stili.