Libri di Sergio Ragno
Chissà dove vanno le lucertole d'inverno
Sergio Ragno
Libro: Copertina morbida
editore: Il Ciliegio
anno edizione: 2021
pagine: 336
Scott Valenti, sceriffo di Portland (Maine), dopo aver accusato di omicidio una senatrice degli Stati Uniti, si trasferisce a Trappen Town (Louisiana). In una risaia nelle campagne della cittadina viene ritrovato il cadavere di un uomo. Lo strano omicidio avvia una catena di morti sospette. Lo sceriffo indaga su più fronti, ma viene ostacolato da un ambiente ostile, in cui alle verità taciute si sommano i richiami alla simbologia vudù.
Io m'infilo dappertutto
Sergio Ragno
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Saecula
anno edizione: 2012
pagine: 375
Venti racconti, venti storie, incastrate una dentro l'altra, con personaggi che mutano di continuo, passando da ruoli secondari a ruoli principali. E, sullo sfondo, ma vero personaggio principale, l'America, la sua cultura. O meglio quella cultura che gli europei hanno conosciuto attraverso Hollywood, attraverso film e serie tv, che, anno dopo anno, attendono, divorano, digeriscono, assimilano. Ma sarà davvero quella l'America? L'autore è conduttore sagace e ironico di questo 'taglia e cuci' metaletterario, di un narrato che non è quel che sembra essere, e che svela capitolo dopo capitolo, immergendo il lettore in atmosfere solo apparentemente note, sulle orme di accadimenti viziati, corrotti, sopravvalutati. E così si aprono scenari inattesi, in un continuo gioco di echi e rimandi e specchi e fantasmi. Ogni racconto un indizio, il pezzo di un puzzle di quell'immagine tremolante che ha l'America vista da questo lato dell'oceano. E anche il divertimento è solo miraggio e il grottesco si insinua prepotente, lente deformata con la quale finiamo per guardare, senza, tuttavia, drammaticamente, rendercene conto.
Io sono quel gorilla
Sergio Ragno
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 206
Nella penombra, sdraiata sul letto sfatto, Mary Ann levò la testa di qualche centimetro. I suoi capelli bruni erano arruffati. "Che cosa è stato quel rumore?" disse. Abbassò lo sguardo e vide il fucile appoggiato di fianco all'anta aperta. Si lasciò cadere indietro sul cuscino e si mise una mano sulla fronte. "Dio mio, Jake!" scuoteva la testa. Aveva il contorno degli occhi imbrattato dal trucco. Una traccia di rossetto le sbaffava il mento. "Cosa stai combinando con quel coso?" L'uomo si voltò verso la donna, ma non la guardò. I suoi occhi scrutavano un punto impreciso della moquette. La luce del sole tagliava in due la stanza. Il volto duro di Jake era illuminato. Sembrava fatto di arenaria. "Sto sparando alle cornacchie" disse.