Libri di Silvio Soldini

"Ciechi che pur vedendo non vedono", scrisse una volta José Saramago, giocando sull'eterna dicotomia tra illusione e realtà. "Per altri occhi" è la storia di ciechi straordinari che non hanno paura del buio e vivono trovando dentro di sé la capacità di vedere il mondo con umorismo e autoironia, la prova di sensibilità di un regista, Silvio Soldini, che da sempre affida alla forza dello sguardo la possibilità di infrangere col sorriso sulle labbra la parete opaca di una cecità che spesso viene dal cuore e non dagli occhi. Perché tante volte, troppe, si perde la vista fermandosi alle apparenze.

"Pane e tulipani" è un'opera divertente, che si propone però anche una sfida difficile: mostrarci come cambia il luogo più simile a se stesso e in apparenza meno dinamico del mondo. La Venezia di Soldini è già un luogo mutato, una città che al fascino antico aggiunge il richiamo di un microcosmo capace di legarsi al presente, e capace di legare a sé nuovi destini e nuovi personaggi, in una città inattuale ma non anacronistica. E, per questo, a Venezia, anche quando pensano di smarrirsi uomini e donne si ritrovano e finiscono come Rosalba a chiedere alla strana città che hanno intorno: "Non vorrei sembrarle precipitosa, ma se ci dessimo del tu?".