Libri di Stefan Krause
Bergamo
Giovanni Gavazzeni, Simone Facchinetti, Stefan Krause
Libro: Libro rilegato
editore: Franco Maria Ricci
anno edizione: 2021
pagine: 204
Alcune città italiane furono per una parte della loro storia Capitali di territori più o meno vasti, e ospitarono una Corte. Il caso di Bergamo, a cui è dedicato questo volume, è diverso. Nel 1428 passò sotto il dominio di Venezia e vi restò, abbastanza quietamente, sino all’epoca napoleonica. Le capitali tendono a eliminare ogni traccia della rusticità originaria; Bergamo l’ha elaborata e raffinata, senza ripudiarla, incarnando squisitamente il sentimento della provincia. Con il testo di Giovanni Gavazzeni si ripercorre la storia della città, il dialetto e la musica, mentre lo scritto di Simone Facchinetti svela le meraviglie artistiche di Bergamo e del territorio circostante, in un itinerario che, partendo dai maestri veneti Bellini e Lotto, tocca i “pittori della realtà” Moroni, Ghislandi e Bonomini, muovendosi tra i capolavori dell’Accademia Carrara e le gemme nascoste nelle chiese della città e nelle valli vicine. In chiusura, il testo di Stefan Krause racconta la rocambolesca vita di Bartolomeo Colleoni, condottiero e capitano di ventura, figura cruciale nel Rinascimento bergamasco. A fianco scorrono le immagini dei più bei luoghi di Bergamo ritratti dal fotografo Massimo Listri. Dalla Basilica di Santa Maria Maggiore ai Palazzi Terzi e Moroni, che dischiudono sfarzi e affreschi, alla Cappella Colleoni, le fotografie restituiscono al lettore l’impressione di una città colta, viva, che si specchia nella sua storia senza narcisismi.
Freydal. Medieval Games. The book of tournaments of Emperor Maximilian I. Ediz. inglese, francese, tedesca
Stefan Krause
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2019
pagine: 448
Una ristampa integrale del Freydal, il vero antesignano di Game of Thrones L’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (1459-1519) considerava spettacoli, tornei (gli hastilude) e mascherate una vera e propria forma d’arte. Fu uno dei sovrani più preminenti dell’Europa moderna e definì la mappa politica del continente, che rimase in buona sostanza immutata fino agli inizi del XX secolo, non da ultimo per le doti diplomatiche dell’imperatore e per l’estrema consapevolezza che aveva del potere dato da una buona immagine pubblica. Dal 1512 al 1515, Massimiliano commissionò un corposo manoscritto che racchiude 64 tornei, squisitamente illustrato con minuzia di dettagli. Le 255 miniature, elaborate e impreziosite d’oro e d’argento, erano molto più di una semplice raccolta di scene della corte asburgica (grand melee, giostre a cavallo, combattimenti a piedi, cerimonie di premiazione…): erano un’epopea allegorica che narrava le gesta di un eroe intrepido, un cavaliere errante che altri non era se non Massimiliano stesso. Nei panni del suo alter ego letterario Freydal, l’imperatore partecipava a giostre e tornei per dimostrare il suo amore per una nobildonna, che infine acconsentiva a sposarlo: si trattava nientemeno che di Maria di Borgogna, che divenne sua sposa nel 1477, a Gand. Realizzato sotto la diretta supervisione dello stesso Massimiliano I, Freydal è un inestimabile compendio di cavalleria tardo-medievale, che ci presenta tutti i tipi di tornei riportati in auge o addirittura inventati dall’imperatore, come lo spettacolare Rennen mit geschifften Tartschen, in cui gli scudi venivano catapultati in cielo e disintegrati in lame di metallo. A oggi si tratta del più grande volume esistente sull’arte dei tornei nel tardo Medioevo e della fonte principale sui festeggiamenti nelle corti europee della prima Età moderna. Troppo fragili per essere esposte in maniera permanente, le miniature sono al sicuro nei caveau del Kunsthistorisches Museum di Vienna. In occasione del cinquecentenario della morte di Massimiliano I, questo volume rende accessibile il prezioso manoscritto, che include le riproduzioni fotografiche a colori di tutte le 255 miniature. Questa impressionante raccolta si pregia di un’introduzione a firma di Stefan Krause, direttore della sezione dedicata all’arsenale imperiale all’interno del Kunsthistorisches Museum. “Chi non si preoccupa di come sarà ricordato, verrà dimenticato al termine dell’ultimo rintocco della campana.” (Massimiliano I, imperatore del Sacro Romano Impero, 1513)