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Libri di Stefano Fuselli

La verità nel processo. Percorsi di logica ed epistemologia

La verità nel processo. Percorsi di logica ed epistemologia

Stefano Fuselli

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2023

pagine: 128

Questo volume indaga il tema della verità processuale concentrandosi sullo statuto e sulla conoscibilità di quei fatti da cui tutto ha avuto avvio: dal modo in cui si producono, si esaminano e si valutano le prove fino al modo in cui si perviene al giudizio o si fornisce la motivazione della decisione. La tesi di fondo è che il livello epistemologico sul quale si collocano le varie fasi dell’accertamento processuale è dato dalla dóxa, dall’opinione, che già Platone aveva connotato come intermedia fra la sapienza e l’ignoranza. Assumere che la verità nel processo sia una verità che si colloca sul terreno dell’opinare non implica sostenere che il sapere processuale sia un sapere poco rigoroso, ma piuttosto invita a pensare al tipo di rigore che può essere proprio e specifico di questo contesto. L’intento è quello di fornire un vaglio critico del sapere doxastico che è proprio del processo, delle potenzialità e dei limiti degli strumenti probatori di cui ci si serve, dei criteri di controllabilità delle affermazioni che vengono prodotte nelle varie fasi, delle argomentazioni fornite pro o contro le opposte pretese. Lo scopo non è quello di delineare un metodo, una metodica, ma di prospettare una metodologia, cioè una ricerca su ciò che rende possibile il servirsi di determinati strumenti e di pensare ad una verità – quella inerente ai fatti di causa – che è suscettibile di essere accertata.
18,00

Universas universis patavina libertas. Filosofia del diritto a Padova tra innovazione e tradizione. Per celebrare gli 800 anni dell’Ateneo

Universas universis patavina libertas. Filosofia del diritto a Padova tra innovazione e tradizione. Per celebrare gli 800 anni dell’Ateneo

Libro: Libro in brossura

editore: Primiceri Editore

anno edizione: 2022

pagine: 220

Questo volume nasce con l’intento di contribuire alla celebrazione degli 800 anni dalla fondazione dell’Ateneo di Padova e di quella libertas che ne ha ispirato la nascita, ne contrassegna la storia e ne vivifica l’attività. Si tratta di una libertas che ha trovato e trova nella comunità degli studiosi, siano essi docenti o discenti, la sua dimora e la cifra del suo esercizio. Una libertas che intanto sussiste in quanto ispira, guida e manifesta il nesso inscindibile tra l’iniziativa individuale e la cooperazione collettiva da cui scaturisce ogni grande impresa umana. Nel dichiararsi universa e universis, la libertas della comunità accademica patavina si propone programmaticamente come terreno di incontro e scambio ben individuabile nella sua specificità, che orgogliosamente proclama e difende, senza mai però chiudersi nell’autoreferenzialità. I saggi qui raccolti aspirano a celebrare questo programma nell’ambito della Filosofia del Diritto, nell’unico modo in cui, ad avviso dei curatori del volume, una tale celebrazione può darsi: mostrando cioè come la memoria di quanto ha reso possibile l’oggi spinga a raccogliere le sfide del presente per preparare al futuro.
18,00

Al principio. Invito alla filosofia del diritto

Al principio. Invito alla filosofia del diritto

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2022

pagine: 256

“Indifferente è per me/il punto da cui devo prendere le mosse;/là, infatti, nuovamente dovrò fare ritorno”. In questo icastico ed antico verso di Parmenide di Elea, che già a Platone appariva “venerando e insieme terribile”, si riassume il significato essenziale dell’itinerario di riflessione proposto nelle pagine di questo libro, presentato come un persistente invito alla filosofia del diritto. Ad avviso degli autori del testo, accogliere questo invito significa disporsi a considerare l’articolato sviluppo del pensiero giuridico in Occidente non soltanto in una prospettiva storiografica, ma anche e soprattutto come un tentativo di rispondere criticamente alle domande che la riflessione sul diritto propone ancor oggi, sollevando problemi più che offrendo soluzioni. A differenza di quanto avviene in altri ambiti, la discussione filosofica non fallisce il suo obiettivo quando giunge a una conclusione autenticamente problematica, che si presta per sua natura ad essere successivamente discussa e sottoposta nuovamente a critica, come avveniva per i dialoghi di Platone nell’Accademia di Atene. Ogni invito alla filosofia chiede ad ognuno di pensare «di nuovo, da capo» (pálin ex archés): di nuovo, al Principio.
45,00

Neurodiritto. Prospettive epistemologiche, antropologiche e biogiuridiche

Neurodiritto. Prospettive epistemologiche, antropologiche e biogiuridiche

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 220

Per quanto possa apparire inquietante o bizzarro, il termine neurodiritto non è più, ormai, un neologismo. Al contrario, esso raccoglie una vasta e variegata area di studi dedicati all'incontro tra le categorie e le prassi dell'esperienza giuridica e le scoperte, le innovazioni, le teorie che ricadono nel dominio delle neuroscienze. Che tale incontro vi sia stato e sia in pieno sviluppo, che i suoi effetti si facciano sentire, nelle pronunce giurisprudenziali, nel dibattito dottrinale o nella riflessione etica, sono dei dati di fatto i quali pongono almeno tre ordini di questioni. Il primo, di carattere epistemologico, attiene alle condizioni alle quali apparati concettuali così diversi possono essere messi in comunicazione. Il secondo, di tipo antropologico, concerne la visione dell'uomo che l'impiego di categorie o strumenti propri della ricerca neuroscientifica sembra riversare nell'orizzonte del giuridico. Il terzo, che si colloca nell'ambito della riflessione bioetica e biogiuridica, è suscitato dalle concrete applicazioni delle nuove tecnologie. Tali sono anche le questioni che i saggi contenuti in questo volume affrontano, discutendo di naturalizzazione del pensiero (Antonio Nunziante), di riduzionismo (Alberto Gaiani), di commensurabilità fra i saperi (Claudio Sarra), di fondazione neurobiologica del diritto (Stefano Fuselli), di neurocivilizzazione (Paolo Sommaggio), di potenziamento cognitivo (Laura Palazzani), di possibili applicazioni all'ambito militare (Salvatore Amato) e delle questioni bioetiche che ne derivano (Maurizio Balistreri)
20,00

Il lascito di Atena. Funzioni, strumenti ed esiti della controversia giuridica

Il lascito di Atena. Funzioni, strumenti ed esiti della controversia giuridica

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 176

Nelle Eumenidi di Eschilo le Erinni inferocite con Oreste, il matricida, affidano ad Atena il compito di soddisfare la loro sete di giustizia di fronte all'orrendo delitto. Atena va oltre: non solo compone il grave conflitto esploso nell'ordinamento della società arcaica, ma pone le basi per la soluzione autentica di ogni futura controversia giuridica. La dea, infatti, istituisce l'Areopago, modello originario di ogni tribunale; stabilisce, poi, le fondamentali regole procedurali sulla raccolta delle prove, sullo svolgimento del dibattimento, sulla formazione e sugli esiti del verdetto. Nella sua saggezza, però, Atena si fa carico di un compito ancora più arduo e, tuttavia, essenziale: offrire soddisfazione a chi chiede giustizia, senza conceder nulla alla sete di vendetta. Grazie alla sua opera di pacificazione, fondata anche sul riconoscimento delle ragioni di chi si sente vittima, consente quindi la trasformazione delle implacabili Erinni nelle benevole Eumenidi. Un nuovo ordine può così sorgere, fondato sulla mediazione razionale. Pertanto, il suo lascito appare essenziale e quanto mai attuale per orientare la riflessione filosofico-giuridica e metodologica sulle funzioni, sui metodi e sui possibili esiti della controversia giuridica. Gli autori dei saggi contenuti in questo volume si propongono di raccogliere l'eredità di Atena, misurandosi con questioni che interessano oggi i diversi profili della controversia giuridica.
23,50

Diritto, neuroscienze, filosofia. Un itinerario

Diritto, neuroscienze, filosofia. Un itinerario

Stefano Fuselli

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2014

pagine: 192

La riflessione sull'applicazione delle acquisizioni delle neuroscienze all'ambito giuridico ha avuto, nell'ultimo decennio, uno sviluppo a dir poco tumultuoso, dovuto anche al delinearsi di una visione complessiva della natura umana che pare destinata a investire l'architettura del sapere giuridico fin dalle fondamenta. Ripensare il diritto perché si sta ripensando l'uomo: questo sembra essere uno dei principali banchi di prova del nostro tempo. L'obiettivo critico della ricerca neuroscientifica è - come da più parti asserito - la concezione dualistica, di origine cartesiana, che contrappone le facoltà intellettive alla struttura della materia. La via riduzionistica, che appiattisce l'uomo intero nel campo dei fenomeni, è però tutt'altro che scontata e non è nemmeno l'unica prospettata nel dibattito in corso. La sfida lanciata alla riflessione sul diritto è allora ben più ardua di quanto immediatamente non appaia: essa impone, infatti, di superare alla radice molti dei dualismi dei quali, in ambito giuridico, si nutrono e si sono nutrite la prassi e la dottrina, senza tuttavia schiacciare l'uno sull'altro i termini di volta in volta in gioco.
23,00

Apparenze. Accertamento giudiziale e prova scientifica

Apparenze. Accertamento giudiziale e prova scientifica

Stefano Fuselli

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 152

Causa ed effetto: un nesso tanto banale e scontato nella mentalità comune quanto altamente problematico nel sapere scientifico e filosofico. Come si fa a parlare ancora di nessi eziologici quando ormai, nelle diverse forme del pensiero colto, sembra impossibile approdare a leggi capaci di fondare i fenomeni in modo universale? Il problema è profondamente avvertito anche nell'ambito del discorso giuridico. Sono ormai trascorsi più di cinque anni dal momento in cui la Corte di Cassazione ha stabilito che la certezza assoluta è un'utopia quando si tratti di affermare se una data condotta sia o meno la causa di un dato evento. Ed ecco formularsi, al posto della certezza, la nozione di "credibilità razionale": che allude pur sempre ad un criterio che ha a che fare con l'attività di accertamento, ma non ne configura un risultato indiscutibile. Si delinea un tema: riflettere sulle "apparenze" di cui è intessuto il credibile, per meglio comprendere, da un lato, i limiti ai quali l'accertamento giudiziale è consegnato, ma anche, dall'altro, quanto nei procedimenti delle corti non è né accidentale, né arbitrario.
20,00

Processo, pena e mediazione nella filosofia del diritto di Hegel
16,50

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