Libri di Stefano Martella
La morte dei giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari
Stefano Martella
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 160
Può la morte di un albero generare una psicosi e un dramma collettivo? È quanto sta accadendo in Salento, nel Sud della Puglia, in seguito all'epidemia del batterio Xylella fastidiosa, che sta distruggendo milioni di piante. Il rapporto tra l'ulivo e la popolazione pugliese si addentra nelle profondità culturali e antropologiche, tanto che la moria degli alberi ha aperto un solco nella popolazione, rivelando isterie collettive e conflitti e creando un mosaico umano in cui si muovono personaggi che incarnano psicosi, rassegnazione, strenui tentativi di salvare le piante e voglia di ricostruzione. Attraverso quest'umanità variegata, La morte dei Giganti ripercorre le fasi che hanno portato alla quasi desertificazione del Salento. Dopo aver sondato le motivazioni che hanno spinto la magistratura a porre sotto inchiesta gli stessi scienziati che hanno scoperto il microrganismo patogeno, il volume mostra come la popolazione si sia divisa in due fazioni contrapposte: chi è convinto che la pianta si possa salvare e chi la reputa spacciata; chi crede nelle tesi della scienza e chi invece che sia stato ordito un complotto diabolico.
L'Ariston. Storia del teatro che cambiò Lecce
Stefano Martella
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2019
pagine: 156
La storia di un teatro può fare la storia di una città. Così è stato con l'Ariston a Lecce. Inaugurato nel 1949, in una via Trinchese ancora circondata dalla campagna, l'Ariston portò nella cittadina del Salento notevoli ventate di innovazione tecnologica e architettonica. Ma fu soprattutto il rinnovo dei costumi e una prorompente offerta culturale a fare della nascita dell'Ariston un punto di svolta nella storia di Lecce. Dopo pochissimo tempo, infatti, in città iniziarono ad arrivare i grandi nomi del cinema e del teatro, artisti di fama nazionale e internazionale, si tennero i primi veglioni e si moltiplicarono le occasioni di incontro e di festa che finalmente varcavano la soglia delle abitazioni private. Alla storia del teatro si intreccia quella del suo fondatore, José Bruno Acquaviva. Sognatore e lottatore, sfidava il provincialismo a colpi di spettacoli di rivista e la simbiosi tra lui e l'Ariston divenne totale. Stefano Martella, che ha avuto nel figlio di Bruno Acquaviva, Massimo, il primo e più convinto sostenitore nel ripercorrere 52 anni di cambiamenti dei costumi cittadini, attraverso ricostruzioni, interviste, schede e fotografie ci svela la storia del teatro che, per la prima volta, ha portato Lecce al centro del mondo. Il volume è arricchito inoltre da una scheda sulla storia dei cinema a Lecce, a cura di Andrea Mantovano.
I segreti della lupa. Il lato oscuro di Lecce
Stefano Martella
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 163
Guardate lo stemma di Lecce: una lupa nera campeggia su un albero di leccio carico di ghiande dorate, le cui radici sono scoperte e in bella vista. Le radici reali di Lecce sono invece coperte e invisibili, al di là delle stilizzazioni folkloristiche utili ad attrarre i turisti. Non solo le periferie: le prostitute; i migranti; i nuovi poveri. È la faccia nascosta della Lecce che non compare nelle tv o nei quotidiani maìnstream, che sembrano più attenti a quanto accade sul grande palco del dibattito pubblico, ai sussurri della politica, alle parate delle istituzioni, tanto da non trovare il tempo di occuparsi dei macchinisti sporchi di grasso nel retropalco. È come se Martella, che pure scrive da cronista per un medium tradizionale, tentasse un'operazione di carotaggio di quelle radici che nutrono Lecce, fra la straordinaria umanità che popola gli alveari della 167, lungo i viali intorno alla stazione ferroviaria, nelle casette impregnate di umidità del centro storico, sui pavimenti delle sagrestie del centro che risuonano dei passi dei professionisti impoveriti in cerca di aiuto.