Libri di Stelio Mattioni
Camàn
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2024
pagine: 256
"Una delle voci più originali della letteratura triestina del Novecento", così Claudio Magris ha riassunto l'opera di Stenio Mattioni (1921-1997), romanziere scoperto negli anni Sessanta da Bobi Bazlen che lo volle presto tra i suoi autori di spicco per Adelphi. Camàn è uno struggente memoir sui prigionieri italiani nel campo di Helwan in Egitto: è l'inedito di un protagonista della letteratura del Dopoguerra e una delle rarissime testimonianze sulle migliaia di italiani rinchiusi per anni dietro i reticolati del nord Africa.
Il mondo di Celso
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 1994
pagine: 158
Dove
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 1997
pagine: 116
Storia di Umberto Saba
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Vydia Editore
anno edizione: 2021
«Questa è una storia e non una biografia, io sono un narratore e non uno studioso». Così avverte Stelio Mattioni nella sua “Premessa” a un’opera dalla stesura lunga e tormentata. Pubblicata per la prima volta nel 1989 e oggi riproposta ai lettori in una nuova edizione, la Storia di Umberto Saba si presenta con l’originalità di un racconto biografico «non convenzionale e informatissimo», dove vicenda artistica e cronaca di vita del poeta si fondono in un intreccio indissolubile, in «un documento irripetibile», sullo sfondo inquieto della città che accomuna i due autori, Trieste, affascinante e colta, complicata e sfuggente.
Il corpo
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 1997
pagine: 315
Sisina e il Lupo
Stelio Mattioni
Libro: Libro in brossura
editore: Spirali (Milano)
anno edizione: 1997
pagine: 188
Tululù
Stelio Mattioni
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2002
pagine: 104
"Tululù", ossia sciocchina: così viene chiamata Matilde dalla piccola Assunta, nata dalla sua breve unione con Bruno, un manovratore di treni arido e sbrigativo che l'ha abbandonata per fuggire con un'altra. Siamo alla periferia di Trieste, in un pertugio di Novecento grigio e imprecisato, dove tutti i personaggi sono destinati a una differente solitudine: Bruno che, scaricato dall'amante, vorrebbe rientrare nel nucleo familiare ma viene respinto dalla figlia; Assunta stessa la quale, legatasi a un antiquario anch'egli ambizioso e anaffettivo, scivola in un opaco ménage borghese; e Matilde, il cui destino è concentrato nell'ultima disperata discesa in città, quando indossa i "vestiti buoni" di vent'anni prima per andare dalla figlia.
Il re ne comanda una
Stelio Mattioni
Libro
editore: Cliquot
anno edizione: 2019
«Stelio Mattioni ha «il potere di farci entrare in un mondo tutto suo, che è il segno dello scrittore vero» scrisse Bazlen, che volle con sé l’autore in Adelphi negli anni '60. E il mondo di questo romanzo è la casa dove Tina trova rifugio quando abbandona il tetto coniugale: un microcosmo conflittuale, perfettamente chiuso, che assume presto la forma di un harem governato da un dispotico padrone che sottomette in maniera sfuggente, ma ineludibile, la corte di donne che lo abita, e dove tutto ruota attorno alla chiave di una stanza, simbolo di un complesso rito di competizione erotica e rinuncia alla propria libertà. Nella prima edizione del libro (1968), Mattioni fu presentato come un «favolista irreprimibile», che «trasforma qualunque vicenda nella geometria della favola». Ed è così: l’autore parte da un contesto ordinario e poi pian piano lo smantella, lo deforma per mezzo delle convulse spinte passionali dei personaggi, dei loro sogni sottesi, delle ambizioni mal riposte, delle voglie di rivalsa o di autodistruzione, impedendoci alla fine di stabilire se stiamo leggendo una favola grottesca o se grottesco è il mondo reale e l’autore lo ha soltanto messo a nudo.»