Libri di Teresa Sardella
Società Chiesa e Stato nell'età di Teodorico. Papa Simmaco e lo scisma laurenziano
Teresa Sardella
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 222
Un papa, Simmaco; un antipapa, Lorenzo; un re ariano, Teoderico; un imperatore anticalcedoniano, Anastasio; tre concili nel breve arco di quattro anni; il papa sottoposto a un processo; una guerra fratricida che insanguina le strade dell’Urbe e che vede variamente coinvolta tutta la società romana, popolo, aristocratici e clero: questi i protagonisti e i principali fatti di una vicenda tanto complessa quanto affascinante, dagli indubbi risvolti dottrinali, divenuti questioni squisitamente politiche e sociali. Nell’Italia del governo ostrogoto, alla ricerca di nuovi equilibri tra regno ostrogoto in Italia, impero a Bisanzio, e Chiesa di Roma, nel periodo postcalcedoniano, l’Urbe vive uno dei momenti più significativi e dinamici della sua storia.
Oracoli e profezie, miracoli e magie. Storia e storiografia della Tarda Antichità
Teresa Sardella
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 195
Oracoli e profezie, miracoli e magie insistono nell’area del mistero, della religione e del sacro. Essi sono presenti con maggiore o minore evidenza in tutte le epoche, le società e le culture a noi note. Emergenti e ufficiali, variamente censurate e sommerse, si tratta di realtà che vivono anche sottotraccia nelle più avanzate società occidentali, dove sembra decretato il trionfo della scienza e dell’empirismo razionalistico. Il mondo antico e tardoantico era immerso nel mistero, nella religione e nel sacro, oltre ogni pregiudizio filosofico, culturale o religioso. Pagani e cristiani credevano, ciascuno in riferimento alle proprie divinità e realtà religiose, in oracoli e profezie, miracoli e magie. E queste esperienze di vita e di cultura erano territorio di confronto e scontro con la verità della propria storia, servivano a dimostrare la verità della rispettiva religione. Una plurisecolare tradizione culturale e storiografica ha tenuto separata la storia religiosa dalla storia culturale, politica, sociale ed economica. Solo negli anni Ottanta del secolo scorso, dopo un lungo e lento percorso di avvicinamento alla comprensione di questi fenomeni, la storiografia ha colto i profondi collegamenti tra i mutamenti della Tarda Antichità e le esperienze riferibili a oracoli, profezie, miracoli e magie.
Lo spazio dell'infanzia. Profili, problemi, prospettive tra passato e presente
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 218
Trattare l’infanzia implica l’assunzione della sua dimensione culturale, mutevole con il variare delle coordinate geografiche e cronologiche; e comporta anche il riconoscimento della sua connaturata fragilità biologica, che si traduce in marginalità sociale, storica e storiografica. Il volume intende individuare aree di intersezione e contiguità, come anche elementi di rottura, nel passaggio fra diverse epoche, società, mentalità, religioni, e fra diversi “spazi” non solo geografici. La riflessione plurale cerca di cogliere la sfida che le scienze umanistiche lanciano a chi le coltiva: possono i saperi umanistici contribuire non solo alla comprensione ma anche alla gestione di questioni urgenti delle società contemporanee, come quelle generate dall’incontro fra culture e dal divario sempre più sensibile fra chi ha voce nei dibattiti pubblici (non solo scientifici) e chi non ne ha, e storicamente non ne ha mai avuta, come l’infanzia? Il tema dell’infanzia è declinato a partire dalla parola chiave “spazio”: lo “spazio” compare nel titolo del volume e in quelli di tutti i contributi, e può considerarsi una sorta di assunto metodologico. Lo spazio va, infatti, inteso come luogo metaforico, cioè come contenitore misurabile in termini di importanza, attenzione, cura, e interesse riservati all’infanzia nei diversi ambiti indagati. La percezione di una labilità di lunghissima durata e l’esigenza di uno “spazio” specificamente e significativamente connotato, necessario anche come strumento cognitivo e interpretativo, accomunano la prospettiva di tutti i saggi raccolti in questo volume.
Violenza delle parole parole della violenza. Percorsi storico-linguistici
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 224
La tematizzazione della violenza comporta l’assunzione della sua dimensione culturale, mutevole nello spazio e nel tempo, e della sua connaturata ambiguità, poiché la violenza si ascrive spontaneamente alla categoria del “male” ma può essere giustificata in nome di un “bene” o del “Bene”. Superato il concetto di “civiltà” pregiudizialmente etnocentrico (prerequisito necessario ma non scontato), al cui vaglio ancora soggiace certa lettura dei fatti umani, la violenza perde i connotati dell’eccezionalità. Appare come elemento permanente e invasivo della storia umana, come una componente intrinseca ai comportamenti pubblici e privati, individuali e collettivi, quasi un dato impresso nel patrimonio genetico dell’umanità. In quest’ottica ogni cultura non può che incontrare varie forme di violenza e con esse variamente relazionarsi, per gestirle, neutralizzarle, indirizzarle, istituzionalizzarle, eventualmente fruirle. D’altra parte la violenza dell’essere umano non può essere ricondotta, in nome della sua riconosciuta generale pervasività, a mero fatto biologico, ad attitudine istintuale e animalesca, né liquidata come silenzio della coscienza, poiché trova sostanza nello “scorrere ininterrotto di pratiche, discorsi, parole e gesti costitutivi e costituenti”. Questo libro propone una riflessione articolata e multidisciplinare sul tema della violenza verbale, cioè individuabile nella comunicazione orale e scritta, letteraria e mediatica, privata e pubblica, in modo esplicito ma anche implicito o neutralizzato. L’obiettivo è quello di cogliere aree di intersezione e contiguità come elementi di rottura, registrabili nel passaggio fra una lingua e l’altra, ma anche fra diversi contesti storico-culturali, nella convinzione che maturare una più profonda coscienza della comunicazione sia strumento indispensabile per “incontrare” l’Altro.
Mirabilia miracoli magia. Retorica e simboli del potere in età tardo antica
Libro: Libro in brossura
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2017
pagine: 256
Mirabilia, miracoli, magia si fondano sul simbolismo. Nato con la civiltà umana, il simbolo è comunicazione e parola primordiale; ed anche un mezzo per dominare la realtà oltre le umane possibilità. Alle origini dei tatuaggi e della scrittura, simboli e disegni primitivi avevano un potere magico. Il simbolo realizza il potere dell'immagine nella sua forma assoluta. In questo trascendere i limiti umani il simbolo ha un potere sacro, è strumento per catturare e controllare il meraviglioso - cioè tutto quanto sfugge, affascina e terrorizza l'uomo - rientrando esso stesso in quella fenomenologia del meraviglioso che chiamiamo miracolo e magia. Anche quando questo potere sacro è eroso dal corso della storia, il simbolo come comunicazione riconquista spazi che sembravano perduti.
Società Chiesa e Stato nell'età di Teodorico. Papa Simmaco e lo scisma laurenziano
Teresa Sardella
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1997
pagine: 222
Nascite, infanzie e altri miracoli. Letture apocrife fra Oriente e Occidente
Rossana Barcellona
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 144
Come le parole del titolo suggeriscono, le "letture" proposte da questo libro riguardano le pagine di alcuni dei cosiddetti Vangeli apocrifi dell'infanzia contenenti i racconti relativi alla venuta al mondo di Gesù e di sua madre Maria, con qualche episodio delle rispettive, e diversamente miracolose, infanzie. I quattro studi che compongono il volume provano a mettere in evidenza come tali narrazioni, a prescindere dalle ragioni per cui presero forma in origine e dalle rispettive storie redazionali, abbiano contribuito a veicolare contenuti destinati a diventare tradizionali, a rifluire nella storia non solo religiosa, a rimanere impressi nella cultura contemporanea. Tali testi, che hanno attraversato lunghi secoli coprendo grandi distanze tra Oriente e Occidente, letti in controluce tracciano, inoltre, interessanti itinerari tra luoghi e popoli, e si rivelano parte integrante di importanti trame relazionali e culturali.