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Libri di Tommaso Menegazzi

Antropologia dell'uomo globale. Storia e concetti

Antropologia dell'uomo globale. Storia e concetti

Christoph Wulf

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 423

Apertura: ecco la decisiva parola-chiave per comprendere oggi l'uomo globale. Il cambiamento che ha investito l'oggetto della vecchia antropologia normativa sta trascinando con sé gli steccati disciplinari, destabilizzando i metodi consolidati, pluralizzando i paradigmi, ridefinendo gli ambiti tematici. Lo statuto del sapere antropologico esce sostanzialmente riconfigurato da ricerche che ormai si caratterizzano come transdisciplinari, multiparadigmatiche e transnazionali. È a Christoph Wulf che si devono le riflessioni più conseguenti e lungimiranti sui recentissimi assetti dell'antropologia storico-culturale, così mutati da determinare la sua necessaria fuoriuscita dagli alvei canonici e da spingerla verso altre centralità. Il corpo umano, innanzi tutto, luogo di produzione, trasmissione e trasformazione della cultura attraverso rituali, atti linguistici, processi mimetici e performativi. E con il corpo, la temporalità e la finitezza, la nascita e la morte. In un saggio che convoglia la ricchissima ricognizione del passato verso l'autocomprensione del presente, l'unico presupposto irrinunciabile è la consapevolezza che non esiste un unico, riduttivo concetto di uomo. A questo riguardo, il gioco delle analogie e delle differenze costituisce un fondamentale correttivo nei confronti di una globalizzazione uniformatrice.
39,00

Il linguaggio dell'intimità

Il linguaggio dell'intimità

Jorge L. Borges

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 64

Nel settembre del 1976 Borges è a Madrid, e per la televisione pubblica della neonata democrazia spagnola è l'occasione giusta per intervistare il grande scrittore argentino. Ne esce una conversazione franca e diretta sull'universo borgesiano, sui codici che lo reggono, sullo stile numismatico che lo caratterizza e sulla sobrietà e metodicità della sua scrittura. Borges è infatti un vero e proprio collezionista, e la sua mente sembra fondersi con quella del bibliotecario descritto in uno dei suoi più celebri racconti. La letteratura scandinava, l'amore per la lingua tedesca, l'interesse per il taoismo, i suoi viaggi in Europa, il mai sopito fervore di Buenos Aires e il suo deciso antinazionalismo: questi solo alcuni dei temi toccati durante l'intervista.
6,00

Non c'è nessuno allo specchio

Non c'è nessuno allo specchio

Jorge L. Borges

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 64

Il 23 aprile 1980 Borges riceve il più importante riconoscimento letterario per la lingua spagnola, il Premio Miguel de Cervantes. Il grande scrittore argentino si trova dunque in Spagna e concede un'intervista televisiva, finora inedita per il pubblico italiano, in cui scopriamo un avvincente percorso attraverso la trama dei ricordi, degli affetti, delle passioni e delle idee di uno dei maggiori protagonisti della letteratura contemporanea. L'immagine restituita dalle telecamere è quella di una figura sobria e persino un po' impacciata, ma sempre riluttante a far propri i vezzi retorici tipici dello scrittore alla moda. Eppure l'acume e la vertiginosa intelligenza di Borges, al servizio di uno stile rigoroso e poco incline agli eccessi formali, gli hanno garantito una fama pressoché universale.
5,00

La cecità-L'incubo

La cecità-L'incubo

Jorge L. Borges

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 64

"La cecità" e "L'incubo" sono i titoli di due conferenze che Borges pronunciò nell'estate del 1977 nel Teatro Coliseo di Buenos Aires. Nella prima, con la delicatezza tipica del suo incedere e in compagnia di Omero, Milton o Joyce (ciechi illustri), Borges ci conduce in un viaggio al tempo stesso personale e letterario attraverso i colori e i suoni, le luci e le ombre che scaturiscono da una vita immersa nell'oscurità. Nella seconda, Borges invita il lettore a ricreare assieme a lui un affascinante percorso tra presunte etimologie, ricordi personali e celebri sogni letterari, sostenendo infine che gli incubi, tremendi e affascinanti per definizione, sarebbero in realtà il frutto di una delle più antiche attività estetiche di cui è capace l'essere umano.
3,90

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