Libri di Umberto Pappalardo
The Gulf of Naples. Archaeology and history of an ancient land
Umberto Pappalardo
Libro: Libro rilegato
editore: Arsenale
anno edizione: 2007
pagine: 200
Storia dell'archeologia
Umberto Pappalardo
Libro
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 152
La Grecia negli scrittori antichi. Testo originale a fronte
Umberto Pappalardo
Libro
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 203
La cultura teatrale antica. Archeologia e letteratura
Umberto Pappalardo, Daniela Borrelli
Libro
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 338
Archeologia pompeina: Pompei
Umberto Pappalardo
Libro
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 243
Il Golfo di Napoli. Archeologia e storia di una terra antica
Umberto Pappalardo
Libro: Copertina rigida
editore: Arsenale
anno edizione: 2007
pagine: 200
Domus. Pittura e architettura d'illusione nella casa romana
Donatella Mazzoleni, Umberto Pappalardo, Luciano Romano
Libro: Libro rilegato
editore: Arsenale
anno edizione: 2011
pagine: 414
Questo volume è uno studio sulla pittura murale romana, analizzata nella sua funzione fondamentale che era quella di ampliare a dismisura gli ambienti delle case, riproducendo sulle pareti prolungamenti ingannevoli delle strutture architettoniche reali. I pittori romani, infatti, erano soprattutto attratti dallo spazio che sapevano dilatare, per esempio, con trompe-l'oeil raffiguranti eleganti facciate marmoree, portici, paesaggi esotici o giardini, a volte popolati da animali feroci o da figure della mitologia. Grazie a un particolare tipo di carta che restituisce anche le qualità materiche degli affreschi, il lettore può avvicinarsi alla percezione reale delle pitture, quale sarebbe vissuta dal visitatore in diretto contatto con esse.
Archeologia greca
Umberto Pappalardo
Libro
editore: L'Orientale Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 228
Teatri greci e romani
Umberto Pappalardo
Libro: Libro rilegato
editore: Arsenale
anno edizione: 2013
pagine: 215
Le ville marittime romane in penisola Sorrentina, Capri e litorale Flegreo-The roman maritime villas in Sorrento peninsula, Capri and Phlegrean coast
Libro: Libro in brossura
editore: con-fine edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 120
Lucio Esposito ci illustra uno dei fenomeni più interessanti e suggestivi testimoniati dalle antiche civiltà in Campania, quello delle “ville romane”. L'area costiera di Napoli ed i Campi Flegrei divennero la zona prediletta dalla classe dirigente romana per impiantarvi lussuose ville di ozio, frequentate dagli stessi imperatori con le loro corti. Tutti i grandi personaggi, quali Mario, Silla, Crasso, Cesare, Pompeo, Ortensio, Lucullo, Cicerone ebbero proprietà nella zona. Il fenomeno delle ville marittime, si diffuse principalmente fra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., quando il possedere una villa con peschiere divenne, oltre che una moda, una sorta di status symbol che attestava l'enorme ricchezza del suo possessore. All'interno del volume sono descritte con immagini e testi le principali e più belle ville marittime della costa campana: la Villa di Posillipo, del Capo di Sorrento, dell'imperatore Tiberio a Capri, di Positano, di Minori e di Vietri. La prefazione è a cura di Umberto Pappalardo Professore di Archeologia Pompeiana dell'Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
Pompei. La villa imperiale
Umberto Pappalardo, Mario Grimaldi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Valtrend
anno edizione: 2018
pagine: 400
La Villa Imperiale fu scoperta da Amedeo Maiuri a seguito dei bombardamenti dell'ultima Guerra Mondiale. Essa costituisce uno dei complessi più importanti di Pompei sia per l’enormità dell’impianto che per l’altissima qualità delle sue decorazioni che trovano confronto a Roma nei dipinti dalla Farnesina. Fu costruita abusivamente da privati, nell’ultimo decennio del I secolo a.C. nella fascia demaniale a ridosso delle mura urbane presso Porta Marina. Decorata originariamente in III stile con cicli pittorici raffinati ed eleganti che evidenziavano lo status sociale dei domini, fu rinnovata in IV stile a seguito di ingenti inflitrazioni d'acqua. L’edifico, munito di basis villae, si estendeva probabilmente su più livelli; attualmente visibili sono il primo, corrispondente al livello del portico, ed il secondo, completamente distrutto, sul pianoro dell’Antiquarium. L’esame dell’edificio mostra che architettura e decorazioni in III stile formavano un’unità progettuale in quanto prodotto creativo di un unico architetto, mentre la presenza di più cicli pittorici lascia intuire una generale atmosfera di ricchezza, cultura e lusso raffinato.