Libri di V. Parlato (cur.)
Libri in fuga. Un itinerario politico fra Parigi e New York
André Schiffrin
Libro: Copertina morbida
editore: Voland
anno edizione: 2009
pagine: 272
La storia del '900 e dei suoi libri attraverso il destino di una famiglia di intellettuali ebrei in fuga dalla Russia a New York, passando per Parigi. La Bibliothèque de la Pléiade, lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il drammatico viaggio verso gli Stati Uniti, la nascita della casa editrice Pantheon Books, il maccartismo si susseguono nelle pagine di questo diario intellettuale che racconta di padre in figlio il mestiere di editore e fa un appassionato resoconto dei tumultuosi anni politici del secolo appena trascorso.
Una crisi mai vista. Suggerimenti per una sinistra cieca
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2014
pagine: 119
Nel contesto di una crisi mondiale, che le ricette del neoliberismo non fanno che aggravare, la sinistra si rivela incapace di contrapporre politiche alternative. Questa impotenza, questa incapacità di risposta, corrisponde quasi a una sparizione. Uscire decisamente dalla scia dei poteri dominanti costituisce l'unica possibilità di restituire alle forze del cambiamento un ruolo e una prospettiva. La causa principale di questa paralisi è il fatto che non è stata ancora messa a punto una rigorosa analisi della crisi attuale. In un momento che dovrebbe richiedere il massimo impegno, si sentono solo dei balbettii e delle proposte timide, inefficaci. Senza una diagnosi seria non si cura una malattia grave, mentre oggi si tenta di affrontare i mali più visibili separatamente l'uno dall'altro. L'intento di questo volume è cominciare ad elaborare gli strumenti che ci permettano di guardare alle contraddizioni del presente con occhi diversi da quelli dell'avversario.
La questione meridionale
Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2005
pagine: 190
Le modificazioni sopravvenute negli ultimi decenni non hanno eliminato né dissolto la questione meridionale, che resta una delle contraddizioni centrali della società italiana; da essa infatti traggono origine le stesse difficoltà con cui si scontra lo sviluppo economico del paese, l'impossibilità di trovare lavoro e occupazione a livelli moderni ai lavoratori meridionali, lo spreco delle energie intellettuali, il decadimento nell'agricoltura. Ciò rende ancor più chiara l'importanza di questi scritti, in cui Gramsci pone la questione meridionale come problema che investe direttamente le responsabilità e la struttura stessa dello Stato.