Libri di Valerio Marchetti
Gli anormali. Corso al Collège de France (1974-1975)
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 336
Sulle basi di numerose fonti teologiche, giuridiche e mediche, Foucault affronta il problema di quegli individui "pericolosi" che, nel corso del XIX secolo, sono stati definiti "anormali". Definisce le tre figure principali dell'anormalità: il mostro umano, antica nozione cui quadro di riferimento erano le leggi della natura e le norme della società; l'individuo da correggere, di cui si fanno carico i nuovi dispositivi di disciplinamento del corpo; l'onanista, che è oggetto, già dal XVIII secolo, di una campagna indirizzata al controllo della famiglia moderna. Per Foucault l'individuo anormale deriva dell'eccezione giuridico-naturale del mostro, dalla moltitudine degli incorreggibili e dal segreto delle sessualità infantili.
Gli anormali. Corso al Collège de France (1974-1975)
Michel Foucault
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2007
pagine: 328
Sulle basi di numerose fonti teologiche, giuridiche e mediche, Foucault affronta il problema di quegli individui "pericolosi" che, nel corso del XIX secolo, sono stati definiti "anormali". Definisce le tre figure principali dell'anormalità: il mostro umano, antica nozione cui quadro di riferimento erano le leggi della natura e le norme della società; l'individuo da correggere, di cui si fanno carico i nuovi dispositivi di disciplinamento del corpo; l'onanista, che è oggetto, già dal XVIII secolo, di una campagna indirizzata al controllo della famiglia moderna. Per Foucault l'individuo anormale deriva dell'eccezione giuridico-naturale del mostro, dalla moltitudine degli incorreggibili e dal segreto delle sessualità infantili.
L'invenzione della bisessualità. Discussioni tra teologi, medici e giuristi del XVII secolo sull'ambiguità dei corpi e delle anime
Valerio Marchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XVIII-381
"Tra due coniugi che, per dono di natura, sono bisessuali si può impedire, in nome del diritto positivo, l'uso promiscuo dei corpi?"; "Un ermafrodito il quale è capace d'usare indifferentemente l'uno e l'altro sesso può prendere in moglie una donna e nello stesso tempo sposare anche un uomo?". L'autore, esaminando le risposte date dalla giurisprudenza e ricostruendo il dibattito medico svoltosi nel XVII secolo, sotto il controllo della teologia morale, giunge alla conclusione che le discipline che accettano l'idea di un terzo genere, e su quest'ipotesi stabiliscono i diritti dei bisessuali, non lo fanno perché accolgono le istanze dei diretti interessati. Non si trova infatti nell'età moderna un solo processo per ermafroditismo nel quale un individuo abbia pubblicamente rivendicato la sua bigenitalità come fatto naturale e abbia posto il problema del riconoscimento legale dell'ambiguità del suo corpo e della sua anima. Chi viene sottoposto a un procedimento penale rivendica sempre e solo di appartenere, malgrado le apparenze, a uno dei due generi in cui si divide l'umanità. Nelle discussioni tra teologi, medici e giuristi del Seicento si procede insomma alla costruzione di una differenza (fisica) e alla proclamazione di una uguaglianza (giuridica) come puro gioco ed effetto di potere. Per questo si può parlare d'invenzione e messa in scena della bisessualità.
L'invenzione della bisessualità. Discussioni tra teologi, medici e giuristi del XVII secolo sull'ambiguità dei corpi e delle anime
Valerio Marchetti
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2001
pagine: 400
Marchetti sostiene che le discipline che accettano l'idea della bisessualità come possibilità umana, e su quest'ipotesi stabiliscono i diritti dei bisessuali, non lo fanno perché accolgono le istanze dei diretti interessati. Anzi non si trova, nell'età moderna, un solo processo per ermafroditismo nel quale un individuo abbia pubblicamente rivendicato la sua bigenitalità come fatto naturale. Chi viene sottoposto ad un procedimento penale rivendica sempre e solo di appartenere ad uno dei due generi nei quali è divisa l'umanità. Secondo l'autore, a partire dal Seicento si procede all'invenzione di una differenza (fisica) e alla proclamazione di un'uguglianza (giuridica) come puro gioco ed effetto di potere.