Libri di Venerio Cattani
Arnth. L'ultimo generale etrusco
Venerio Cattani
Libro: Copertina morbida
editore: Next Duepuntozero
anno edizione: 2013
pagine: 167
Ai piedi dell'alta collina di Cortona, nei pressi di Camucia nella località "Il Sodo" è possibile trovare dei particolari sepolcri etruschi a forma di melone, chiamati per questa caratteristica dai contadini e in seguito dagli archeologi Melone I e Melone II. Sono sepolcri impiantati nel '600 a.C. riportati poi alla luce dal grande Francois a metà dell'800. Nella più grande e più bella di queste tombe, nella quale furono ritrovati importanti oggetti e cimeli, oggi in buona parte esposti nel Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona all'ingresso di una cella, sono scolpiti due nomi: Arnth Mefanates e Velia Hapisnei, che, durante alcuni secoli riposarono in questo sepolcro. Era certamente una coppia di importanti cittadini di Cortona, di famiglia nobile, di "principes" della città. L'autore ha voluto farli rivivere in questa storia; storia che egli ha scritto con l'uso di una sua specialissima "macchina del tempo", che gli ha permesso di concentrare, nel corso della vita dei protagonisti, avvenimenti che in realtà si sono svolti in due secoli di storia etrusca.
Il signore del lago
Venerio Cattani
Libro: Copertina morbida
editore: Duca Della Corgna
anno edizione: 2004
pagine: 160
Teodoro re di Corsica
Venerio Cattani
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2002
pagine: 127
Rappresaglia. Vita e morte di Arpinati e Nanni, gli amici nemici di Mussolini
Venerio Cattani
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 152
Leandro Arpinati fu un importante leader del fascismo, tra il 1919 e il 1932, e poi fu il primo oppositore di Mussolini all'interno del regime; Torquato Nanni fu il primo seguace di Mussolini nel partito socialista, poi perseguitato antifascista. E' la storia autentica e documentata dello squadrismo e della resistenza, raccontata attraverso le vite "parallele e convergenti" di due amici fraterni, dalla giovinezza rivoluzionaria alla morte tragica nella campagna di Malacappa, presso Bologna, uccisi proprio all'alba della Liberazione.