Libri di Vimala Thakar
Ego. L'emergersi e il dissolversi dell'io. Verso una trasformazione totale
Vimala Thakar
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2014
pagine: 176
Vivere in questa società e soddisfarne le richieste ci rende tesi, irritabili e impazienti. Siamo schiavi delle nostre reazioni, schiavi delle richieste della mente. Esultiamo se ci accade qualcosa che giudichiamo un bene o ci demoralizziamo se lo riteniamo un male; ma cosa succede se ci sediamo in silenzio, senza giudicare, valutare o mettere in atto i dettami della mente? Siamo abituati a giudicarci in continuazione, vogliamo essere i migliori agli occhi degli altri, vogliamo essere riconosciuti e apprezzati. Perché non siamo soddisfatti di come siamo? La vita è appagata dal fatto stesso di vivere; se il solo vivere non ci dà gioia e aspettiamo che la gioia provenga dalle circostanze esterne o dalla società, abbiamo perso la nostra libertà. Durante la giornata siamo sempre in compagnia degli altri, sempre in rapporto, ma nella meditazione passiamo dai rapporti alla solitudine, dalla parola al silenzio, dal continuo movimento all'immobilità. Le divisioni qui non hanno più significato, i ruoli e le responsabilità sono scomparsi. È una dimensione che il mondo moderno non ci ha insegnato e proprio per questo viviamo nello squilibrio. Con il cessare dei condizionamenti, invece, il rilassamento regna supremo e guarisce le ferite delle difficoltà e della fatica. C'è soltanto la sensazione di essere vivi, la dimensione del puro accadere.
Katha upanisad. L'alchimia della vita
Vimala Thakar
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2011
pagine: 272
Vimala enfatizza l'essenza non-dualistica e olistica dell'Upanishad. Il sentiero tracciato non è unico, ma riguarda la conoscenza, la devozione e l'azione, i dialoghi presentano il sentiero universale dell'amore attraverso le parole che nascono dalla meditazione. Ella inoltre ricorda ai suoi allievi che questa Upanishad non è stata scritta per rispondere agli interrogativi della vita dopo la morte fisica, ma piuttosto per ricordarci che qui la morte riguarda quella dell'ego nello stato meditativo. Questo stato meditativo deve essere vissuto in ogni istante e durante ogni movimento della vita: è l'alchimia della vita.
Vimala commenta la Bhagavadgita. Capitoli 1-12
Vimala Thakar
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2008
pagine: 296
La "Bhagavadgita" - Il Canto del Signore - è un testo antico ispirato, ancora oggi molto amato dal popolo indiano e da innumerevoli studiosi di tutto il mondo. Fa parte del poema epico "Mahabharata" ed è basato sul dialogo tra Arjuna e Shri Krishna. Il primo è un guerriero che, al momento di affrontare una terrificante battaglia, colto da sconcerto e pentimenti, cede l'arco e le frecce e si affida all'insegnamento salvifico di Krishna. Questi rappresenta la coscienza pura e illuminante cui si può appellare colui che cade nel dubbio. La "Bhagavadgita" è un poema epico in chiave allegorica. Il dialogo tra i due protagonisti si svolge sul carro, nel campo di battaglia che, allegoricamente, rappresenta il teatro della vita; il carro è il corpo umano, i cavalli sono i sensi, l'auriga, cioè Krishna, è il pensiero-guida, le redini sono il raffrenamento e l'austerità, mentre Arjuna è l'essere umano comune smarrito e confuso di fronte ad un'imminente catastrofe, peraltro da lui stesso programmata e organizzata.