Libri di Vincenzo Scarano Ussani
Appunti di storia del diritto romano. Le origini, la monarchia, la Repubblica
Vincenzo Scarano Ussani
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 360
Ex corpore lucrum facere. La prostituzione nell'antica Pompei
Pier Giovanni Guzzo, Vincenzo Scarano Ussani
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2009
pagine: 179
Il retore e il potere. Progetto formativi e strategie del consenso nell'«Institutio oratoria»
Vincenzo Scarano Ussani
Libro: Copertina morbida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2008
pagine: 152
I dodici libri dell'"Institutio oratoria" di Quintiliano non costituiscono soltanto un importantissimo trattato retorico: offrono la proposta di un più completo modello educativo. Quintiliano si prefiggeva infatti dichiaratamente di instituere un "perfectus orator" che fosse non soltanto espertissimo nella sua disciplina ma anche "vir vere civilis" e "vere sapiens". Offriva così un raffinato strumento formativo per i ceti dirigenti dell'impero, innanzitutto, probabilmente, per quei "novi homines" che, in età vespasianea, erano stati proiettati al centro del potere. Scritta nel cupo periodo finale del principato domizianeo, l'opera quintilianea, insieme con il grande valore culturale, aveva, quando fu composta e pubblicata, anche contingenti significati politici. Il libro ne propone un'interpretazione.
Disciplina iuris e altri saperi. Studi sulla cultura di alcuni giuristi romani fra tarda repubblica e secondo secolo d.C.
Vincenzo Scarano Ussani
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2012
pagine: 296
In coerenza con le ormai pluridecennali opzioni storiografiche dell'autore, il libro vuole essere un ulteriore contributo alla ricostruzione di quella straordinaria vicenda intellettuale che è stato il pensiero giuridico di Roma antica. È dedicato all'analisi di significativi aspetti del rapporto fra alcune discipline esterne alla iuris scientia e il sapere di importanti giureconsulti: in particolare, Quinto Mucio, Trebazio, Tuberone il Giovane, Masurio Sabino, Giavoleno, Aristone, Nerazio, Celso figlio e Giuliano. Essi sono considerati nel contesto cui, da protagonisti, appartennero: la cultura romana. E come, del resto, apparvero ai coevi esperti nelle altre "bonae artes" e, più in generale, ai contemporanei. Si è tentato così di recuperare caratteristiche rilevanti di personalità scientifiche che hanno avuto tutte un ruolo eminente - talune addirittura fondamentale - nella giurisprudenza romana. Malgrado lo scetticismo o l'ostilità di molti 'romanisti', una storia 'negata' sembra dunque continui ad affiorare dall'Antichità.
Veneris figurae. Immagini della prostituzione a Pompei
Vincenzo Scarano Ussani, Pier Giovanni Guzzo
Libro
editore: Electa Napoli
anno edizione: 2000
pagine: 96
Una ricerca a tappeto sulla "civiltà erotica" di Pompei, con l'ausilio di collegamenti puntuali tra raffigurazioni e funzioni degli ambienti così decorati. La prostituzione era praticata nei lupanari, ma non di rado anche in osterie, locande, terme. Attraverso iscrizioni, affreschi, graffiti, viene dunque ricostruita la presenza di queste attività di "svago" in locali pubblici, ma anche, inaspettatamente, in abitazioni private, tanto da far ipotizzare che in queste lussuose dimore vi fossero ambienti destinati alla prostituzione, gestiti da liberti o schiavi, con ulteriori possibilità di reddito per il proprietario della casa.

