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Libri di Vittoria Martini

Just another exhibition. Histories and politics of biennials. Ediz. italiana e inglese

Just another exhibition. Histories and politics of biennials. Ediz. italiana e inglese

Vittoria Martini, Federica Martini

Libro: Copertina rigida

editore: Postmedia Books

anno edizione: 2011

pagine: 160

Ormai non c'è turismo senza biennale, infatti, negli ultimi vent'anni la "biennale" è diventato il modello espositivo più prolifico, diffondendosi in tutto il sistema dell'arte globalizzato così come in paesi in cui si cerca di sviluppare un turismo culturale. Laboratorio per sperimentazioni curatorali, il modello biennale è giunto a coinvolgere e rendere visibili le pratiche espositive internazionali: "Just another exhibition" traccia le origini di questo modello analizzando le più importanti biennali a partire dalla madre di tutte le biennali, La Biennale di Venezia. Le conversazioni con Thomas Hirschhorn, Alfredo Jaar, Antoni Muntadas e Stéphanie Moisdon, mettono a fuoco alcune questioni che evidenziano modi differenti di pensare alla rappresentazione nazionale, al fare storia e alla concettualizzazione del formato delle biennali nell.arte contemporanea. Il libro contiene la traduzione inglese del testo.
16,60

Huang Yong Ping. Ediz. inglese

Huang Yong Ping. Ediz. inglese

Vittoria Martini

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2008

pagine: 107

Huang Ying Ping, nato a Xiamen, Cina, nel 1954, studia all'Accademia di Hangzhou in un'atmosfera di rinnovamento culturale, che gli consente di guardare con attenzione a ciò che sta accadendo nelle arti in Occidente. Nel 1983 fonda il collettivo Xiamen Dada che organizza le prime mostre collettive in Cina. Nel 1989 viene invitato a partecipare alla grande mostra "Magiciens de la Terre" (Parigi, Centre Pompidou), che avvia il dibattito sul postcolonialismo e segna per la prima volta l'interesse occidentale per gli artisti cinesi. Durante la permanenza a Parigi scoppiano i disordini di Piazza Tienanmen a Pechino. Huang Yong Ping, artista scomodo per il governo cinese, decide di stabilirsi a Parigi. Le prime personali risalgono al 1990 in Francia, seguite da altre in gallerie europee e negli Stati Uniti. Da allora i suoi lavori si vedono nelle grandi manifestazioni di tutto il mondo (Manifesta 1996; Biennali di Gwangju e di Johannesburg 1997, Biennale di Venezia 1999). La consacrazione arriva nel 2005 con la retrospettiva al Walker Art Center di Minneapolis. Vive e lavora a Parigi.
10,00

Huang Yong Ping

Huang Yong Ping

Vittoria Martini

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2008

pagine: 107

Huang Ying Ping, nato a Xiamen, Cina, nel 1954, studia all'Accademia di Hangzhou in un'atmosfera di rinnovamento culturale, che gli consente di guardare con attenzione a ciò che sta accadendo nelle arti in Occidente. Nel 1983 fonda il collettivo Xiamen Dada che organizza le prime mostre collettive in Cina. Nel 1989 viene invitato a partecipare alla grande mostra "Magiciens de la Terre" (Parigi, Centre Pompidou), che avvia il dibattito sul postcolonialismo e segna per la prima volta l'interesse occidentale per gli artisti cinesi. Durante la permanenza a Parigi scoppiano i disordini di Piazza Tienanmen a Pechino. Huang Yong Ping, artista scomodo per il governo cinese, decide di stabilirsi a Parigi. Le prime personali risalgono al 1990 in Francia, seguite da altre in gallerie europee e negli Stati Uniti. Da allora i suoi lavori si vedono nelle grandi manifestazioni di tutto il mondo (Manifesta 1996; Biennali di Gwangju e di Johannesburg 1997, Biennale di Venezia 1999). La consacrazione arriva nel 2005 con la retrospettiva al Walker Art Center di Minneapolis. Vive e lavora a Parigi.
10,00

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