Electa
Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il volume è il catalogo della mostra allestita al Palazzo Ducale di Genova dal 25 aprile al 1° settembre 2024. Nel 1688 lo studente di origine alsaziana Johannes Hofer si laureò in medicina a Basilea discutendo la tesi su una patologia sino ad allora ignorata, per la quale coniò una nuova definizione: nostalgia, ossia la "tristezza ingenerata dall'ardente brama di ritornare in patria". Attraverso le suggestioni formali e iconografiche di un percorso artistico che parte dal Rinascimento e approda ai giorni nostri, si raccontano qui le diverse espressioni della nostalgia e se ne ricostruisce la storia. Si documentano così archetipi e protagonisti di questo disturbo medico che progressivamente si è trasformato in un sentimento ambivalente e contraddittorio, individuale e collettivo, presente nella storia dell'umanità sotto tutte le latitudini geografiche e culturali.
Torre Allianz. Milano. Ediz. italiana e inglese
Arata Isozaki, Andrea Maffei
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 240
Il volume che ripercorre il processo progettuale e costruttivo della Torre Allianz di Milano, emblematica testimonianza a livello internazionale di corporate architecture. Con i suoi 207 metri di altezza a livello della copertura, la Torre Allianz è il grattacelo più alto di Milano e d'Italia per numero di piani (cinquanta in totale) e rappresenta - insieme alla nuova sede della Regione, al Bosco Verticale, alla torre UniCredit e agli altri grattacieli di CityLife - una delle novità di maggior rilievo che hanno impresso accenti verticali nello skyline consolidato del capoluogo lombardo. L'elegante struttura terziaria, ispirata nella ripetitività modulare alla celebre Endless Column ideata e modellata in molteplici versioni dallo scultore rumeno Constantin Brâncuşi tra il 1917 e il 1937, è l'esito di un fortunato sodalizio tra creatività internazionale ed efficienza tecnico-esecutiva made in Italy. Lo styling limpido ed essenziale dell'opera è, infatti, firmato a quattro mani dal famoso maestro giapponese Arata Isozaki - insignito nel 2019 del Pritzker Prize - e dall'architetto italiano Andrea Maffei; il concept strutturale si deve invece all'ingegnere nipponico Mutsuro Sasaki - già al fianco di Isozaki nell'innovativa proposta di concorso per la stazione TAV di Firenze del 2002 - mentre alla messa a punto e alla produzione delle speciali facciate in vetro curvato e di altre importanti soluzioni e dettagli costruttivi ha contribuito l'apporto specialistico di Arup Italia e del General Contractor Colombo Costruzioni. Il libro è corredato da un portfolio con fotografie selezionate, che offre al lettore una rappresentazione plastica della qualità architettonica della Torre, nonché della funzionalità dell'interior design applicata a beneficio di chi ogni giorno lavora nella Torre o la visita in occasione di incontri ed eventi. Infine, una sezione è dedicata alla vita all'interno della torre con storie, momenti di vita quotidiana ed eventi che coinvolgono tanto i dipendenti quanto l'intera città. Progetto grafico a cura di Tassinari/Vetta.
Fratelli Toso. Forme e colori del '900. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 168
Il volume accompagna la mostra allestita a Murano, presso il Museo del Vetro, dal 12 luglio al 24 novembre 2025. Tra la rinascita ottocentesca e le innovazioni del Novecento, la Fratelli Toso ha attraversato la storia del vetro come riflesso di epoche storiche e artistiche diverse. Una fornace, una famiglia, un archivio: disegni, murrine, forme e visioni si intrecciano in un racconto continuo. Un caleidoscopio di luce e materia che, generazione dopo generazione, è stato parte integrante della storia di Murano. Volume bilingue in italiano e in inglese. Traduzione di Oona Smyth per Scriptum, Roma.
Roberto Salbitani. Echi di strade perdute. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 192
Questo volume riunisce per la prima volta in maniera organica la ricerca di Roberto Salbitani, maestro della fotografia italiana contemporanea, attraverso una selezione di immagini - molte delle quali inedite - che raccontano il suo viaggio nel paesaggio urbano e nei suoi territori di confine. Dai centri metropolitani alle periferie, dagli spazi dimenticati tra città e campagna, il volume ripercorre quattro progetti fondamentali della sua carriera: La città invasa (1978), Autismi (1997-2006), Il punto di vista del topo (1992) e Viaggio in terre sospese (1975). Salbitani possiede una rara capacità di tradurre in fotografia la complessità del reale con uno sguardo libero da sovrastrutture culturali e ideologiche, restituendo immagini di straordinaria potenza simbolica. La sua fotografia, al tempo stesso visionaria e naturalistica, invita a una rilettura profonda del visivo, alla riscoperta degli elementi essenziali del linguaggio fotografico. Con Luigi Ghirri e pochi altri della sua generazione, Salbitani è stato tra i protagonisti del rinnovamento della fotografia italiana a partire dagli anni Settanta, contribuendo a ridefinire il paesaggio come soggetto di indagine, al di là di ogni visione precostituita. Il suo lavoro ha saputo superare i confini dei generi e delle funzioni illustrative, trasformando la fotografia in un'esperienza di ricerca e rivelazione. La sua poetica si fonda su una nuova etica della semplificazione, in cui il disvelamento dei segni diventa un atto di verità e di consapevolezza.
Zavattini A-Z
Guido Conti
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 336
Ci voleva la dimensione corale di un volume della collana A-Z per cogliere le diverse sfaccettature della vita frenetica, all'insegna di una rivoluzione continua, di Cesare Zavattini (lui che, tra l'altro, si firmava ZA): scrittore e inventore di collane di libri, umorista, giornalista e inventore di giornali, sceneggiatore di cinema e fumetti, scrittore per bambini, pittore, critico, editore, collezionista d'arte, teorico di cinema, di fotografia e letteratura, poeta e diarista, autore di teatro, regista, scopritore di talenti, creatore di iniziative culturali, di marketing pubblicitari.... Con un approccio critico innovativo, questo volume a cura di Guido Conti rilegge il suo lavoro di intellettuale all'avanguardia, radicato a Luzzara ma con una dimensione europea e mondiale, capace di influenzare le cinematografie di mezzo mondo. Amico di García Márquez, con il suo "realismo visionario" ha gettato le basi per il "realismo magico" sudamericano. Attraversando un secolo segnato da due guerre mondiali e da invenzioni tecnologiche come il cinema, la radio, la televisione in bianco e nero e a colori, il magnetofono, le nuove tecnologie di stampa, Zavattini sperimenta, innova, inventa. La sua figura sfugge a qualunque etichetta perché ne ha troppe. Testi di: Amedeo Anelli, Luisa Marinho Antunes, Roberto Barbolini, Paolo Barbaro, Giorgio Boccolari, Giorgio Casamatti, Maria Carla Cassarini, Roberto Chiesi, Guido Conti, Andrea Cortellessa, Gualtiero De Santi, Alberto Ferraboschi, Vanni Codeluppi, Michele Guerra, Cristina Jandelli, Daniela Marcheschi, Stefania Parigi, Gino Ruozzi, Lisa Sanguineti, Silvia Tomasi.
Diari di bordo. I libri d'artista di Renata Boero
Elena Di Raddo
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 96
Renata Boero è conosciuta soprattutto per i suoi Cromogrammi: grandi teli, recuperati al porto di Genova, liberi dal telaio, ricoperti di materiali naturali, che rinnovano negli anni Settanta la pittura. Non molti sanno però che tali lavori hanno origine dai suoi libri d'artista, o meglio, dai Brogliacci, che presentano la tela piegata in forma di libro. Da questi primi lavori fino ai Cromolibri, il volume affronta i principali temi dell'arte di Boero attraverso una lettura critica e insieme biografica dei suoi principali libri d'artista. Libri realizzati seguendo un preciso "rituale" stilistico, immergendo in modo programmato le varie "pagine" secondo tempi controllati di immersione nella materia e tempi di assenza, di vuoto, nella piega, altrettanto importante nella partitura idealmente creata. Una tecnica che l'artista studia e analizza anche dal punto di vista simbolico per esplorare la materia del colore, nelle proprietà chimiche dei materiali naturali. Renata Boero nasce a Genova, dove è allieva di Emilio Scanavino. Nel 1959 espone un'opera alla Quadriennale di Roma, manifestazione a cui partecipa anche nel 1986 e nel 1999. Negli anni Sessanta collabora come restauratrice con Caterina Marcenaro. Da quest'esperienza prende avvio l'idea che la tela, per dialogare con lo spazio, deve essere libera dal telaio; inoltre inizia un appassionante lavoro di documentazione sulle sostanze naturali che darà origine ai Cromogrammi. Nel 1974 inaugura la serie degli Specchi , con queste opere, una delle quali esposta per la prima volta nel 1978 all'International Cultureel Centrum di Anversa, è invitata alla Biennale di Venezia nel 1982. Dagli anni Ottanta continua la sua ricerca artistica che la vede impegnata in diverse serie: Blu di legno, Architetture, Enigmi, Crani, Acquerelli di San Diego, fino a quella attuale con le Germinazioni. Vive e lavora a Milano.
La Gae. Gae Aulenti (1927-2012)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 880
La monografia, che nasce dall'esperienza della mostra tenutasi tra il 2024 e il 2025 presso Triennale Milano, è un ritratto inedito e sorprendente di Gae Aulenti (1927-2012). La mostra e il libro sono state realizzati in collaborazione con Archivio Gae Aulenti. La spina dorsale è costituita da una cronologia, che dal 1927 al 2012 segue l'architetto in un intreccio ininterrotto di testimonianze dove la vita personale e quella professionale sono inestricabilmente connesse. Il testo è affiancato, pagina dopo pagina, da un'iconografia totalmente rinnovata, la cui sequenza segue passo passo il filo delle parole, l'entrata in scena dei progetti, il farsi e disfarsi degli spettacoli, l'aprirsi e il chiudersi dei cantieri. Gli accostamenti alla protagonista cambiano nel corso delle pagine: ai primi piani si alternano scene di massa, dove lei è solo un elemento; alle zoomate fanno seguito i voli d'uccello, cosicché la maglia cronologica perde la sua rigidità e lascia il posto ad approfondimenti. Non mancano una cronologia degli scritti dell'architetto e un regesto degli oltre ottocento progetti. Infine, l'indice dei nomi trasforma il libro in un portolano della cultura, non solo architettonica, della fine del Novecento. In questa cavalcata i generi, storiografici e letterari, si mischiano: e la Gae che ne esce è ben diversa da quella che si crede di conoscere, per sentito dire o per luoghi comuni.
Italia, o cara. Con la cultura si diventa grandi
Maria Vittoria Marini Clarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il saggio esamina il contributo dell'Italia alla cultura contemporanea e le sue prospettive future ricorrendo a un punto di vista interdisciplinare, che combina gli approcci filosofico, storico, artistico ed economico. L'autrice, Maria Vittoria Marini Clarelli, storica dell'arte e per oltre vent'anni dirigente del Ministero della cultura, inizia evocando due scenari estremi. Il primo è impossibile: "Immaginiamo che l'Italia non sia mai esistita: quali sarebbero gli effetti di questa assenza geografica sulla storia e sulla cultura del mondo? Tali e tanti da risultare quasi incalcolabili. Non cambierebbero solo l'arte, la letteratura, la musica ma anche la geografia e il diritto, la scienza e la tecnica". L'altro è distopico: "Immaginiamo invece che l'Italia sprofondi nel mare adesso, 'nel corso di un giorno e di una notte', come Atlantide. Quali sarebbero le conseguenze per il resto del mondo?". Partendo da queste premesse, Marini Clarelli conduce il lettore in un viaggio attraverso le politiche culturali di un paese che ha una tale abbondanza e varietà di risorse, da rendere complessa la loro condivisione e trasmissione facendole anche fermentare per il futuro.
Felipe Assadi. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 240
Il volume è dedicato all'opera dell'architetto cileno Felipe Assadi (1971), figura di spicco dell'architettura contemporanea latino-americana, noto per la sua capacità di fondere in modo magistrale estetica minimalista e soluzioni strutturali innovative. Il suo lavoro si distingue per un uso espressivo di materiali come il cemento e il vetro, attraverso i quali crea architetture che sembrano sfidare le leggi della gravità, dando vita a un linguaggio architettonico che è allo stesso tempo potente e raffinato. L'opera di Assadi si caratterizza inoltre per un forte dialogo con il contesto paesaggistico in cui i suoi progetti si inseriscono. Le sue costruzioni si fondono con l'ambiente circostante pur mantenendo una presenza imponente e scultorea. L'architetto cileno gioca costantemente con i concetti di peso e leggerezza, sviluppando progetti in cui la massa costruita sembra sfidare equilibri visivi e strutturali. Il volume è introdotto dai saggi di Fabián Barros e Michelangelo Pivetta che offrono letture inedite sul percorso e sull'evoluzione del lavoro di Assadi. La struttura del volume documenta una ricca selezione delle opere realizzate da Assadi, ciascuna accompagnata da dettagli tecnici, planimetrie e fotografie. La monografia non si limita a descrivere le opere, ma esplora anche il processo creativo e le sfide architettoniche incontrate durante la realizzazione di ciascun edificio. Tra quelle presenti nel volume, oltre al famoso Hotel Awasi Patagonia, numerose residenze private, tra le quali Casa Schmitz, Casa H e Casa Caruz che incarnano, più di ogni altra, il suo stile distintivo fatto di forme monolitiche e trasparenze che dissolvono i confini tra interno ed esterno. Volume bilingue in italiano e in inglese, traduzioni di Guido Musante, Richard Sadleir e Nicole Soek con Anita di Marco.
I marmi del Re. Palazzo Madama a Torino. Il restauro della facciata di Filippo Juvarra
Gianfranco Gritella
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 384
Il volume illustra il recente restauro della facciata di Palazzo Madama a Torino, progettata da Filippo Juvarra nel XVIII secolo, simbolo storico e architettonico della città e patrimonio Unesco. Situato in piazza Castello, il Palazzo riassume la millenaria storia di Torino, dalle origini romane al ruolo di residenza sabauda e sede del Senato Subalpino. L'opera si concentra sull'intervento di consolidamento e restauro della facciata, Attraverso un'approfondita indagine filologica e storica, riccamente illustrata con immagini d'epoca, il libro esplora le vicende costruttive e i restauri precedenti tra Ottocento e Novecento. Ampio spazio è dedicato alla documentazione archivistica e iconografica relativa al progetto, dalle tecniche costruttive settecentesche alle peculiarità architettoniche e strutturali della facciata. Il restauro, condotto con un approccio interdisciplinare, è documentato in tutte le sue fasi: dall'analisi strutturale della facciata e del salone retrostante alle tecniche di consolidamento adottate. L'opera si avvale di centinaia di immagini, modelli tridimensionali e ricostruzioni virtuali, ottenute con le più recenti tecnologie di digitalizzazione. Attraverso una narrazione che intreccia passato e presente, il volume restituisce l'immagine della facciata restaurata come testimonianza vivente della storia e dell'identità di Torino.
Bernard Berenson e l'arte contemporanea. Storia, critica, editoria
Michele Dantini
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 176
Il saggio di Michele Dantini fa parte della collana Pesci d'oro, con cui Electa celebra i suoi ottanta anni, ed è dedicato a Bernard Berenson (1865-1959), lo storico dell'arte sotto il cui impulso si avviano le prime pubblicazioni della casa editrice nel dopoguerra. Il libro indaga i suoi interessi militanti per l'arte coeva, gli aspetti meno noti, dimenticati o volutamente rimossi dalla critica dopo la sua scomparsa, insieme al suo contributo alla formazione di un gusto modernista. Nel mettere a fuoco gli interessi contemporaneistici di Berenson, i suoi profondi rapporti con la letteratura e il profilo pubblico della sua attività, Dantini si muove tra piani diversi, ciascuno relativo a un aspetto particolare della molteplice personalità di Berenson, e torna a tessere tanti fili laceri o strappati. Ne viene fuori un "ritratto" nuovo e convincente, tale da suggerire ricerche ulteriori e sollecitare contributi a venire; che reinsedia Berenson nel ruolo che gli spetta entro la cultura italiana e europea della prima metà del Novecento; e ripara a rimozioni e amnesie in gran numero, ideologiche, sul suo conto. Anche la grande fortuna italiana di Longhi e il suo ambivalente apprezzamento di Berenson hanno senz'altro avuto parte nell'oscurare progressivamente la sua importanza come critico "militante" e nel trasformarlo in semplice "predecessore" di Longhi. Nella ricostruzione di questa vicenda, oltre al testo curatoriale, il Pesce d'oro offre un'antologia di testi: alcuni di Berenson, altri di artisti, storici, critici e scienziati sociali spesso inediti, tradotti per la prima volta in italiano. Dal testo di Dantini emerge l'influenza che Berenson esercita nella cultura italiana sia nel periodo tra le due guerre, in seno all'antifascismo "aristocratico-liberale"; sia, in seguito, nel corso della Resistenza e negli anni della Ricostruzione: quando è proprio lui a suggerire l'importanza, in arte, del rapporto tra Antico e Moderno e a delineare un'"identità" forgiata dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo e incentrata sull'eredità culturale e il patrimonio della penisola. La collana Pesci d'oro, è la versione celebrativa, nata in occasione dell'ottantesimo compleanno di Electa, della collana Pesci Rossi. I Pesci d'oro si distinguono dalla serie per il colore oro della copertina, eco della più illustre tradizione dei libri d'arte, e per il dialogo che instaurano tra eredità e futuro. Con l'intento di ripercorrere le radici della casa editrice e suggerirne gli orientamenti di sviluppo.
Marco Vallora. Scritti. Come se la parola dipingesse
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 528
Il terzo volume della nuova collana "Scritti" è dedicato a Marco Vallora (1953-2022). Scrittore poliedrico, capace di perlustrare - e dominare - un'impressionante varietà di campi, dal cinema all'operistica, dalla critica d'arte e stilistica all'ermeneutica letteraria, sembra essersi trovato ovunque gesti artisticamente unici necessitassero di tramutarsi in scrittura. Deriva sostanzialmente dall'elezione di questa peculiarità a criterio di scelta la prima significativa raccolta dei suoi più importanti contributi. Attraversando gli scritti inclusi nel volume, sembra di poter dire che, tra i saggisti della generazione successiva agli anni Cinquanta, Marco Vallora sia stato colui che più di tutti ha raccolto l'eredità longhiana, ricalibrandola però sui timbri e gli spigoli di un mondo più contaminato ed incostante, dove l'aggettivazione si arricchisce di (anche vernacolari) soprese, la prosa si fa talora neghittosa e talatra sferzante, oppure singhiozza e arranca quando ci si aspetterebbe che scorresse, mentre invece si sfoga e trascina anche i propri detriti come un torrente in piena quando ci si immagina di poter fermarsi a prender fiato. Sembra, cioè, di leggere un Longhi corretto Arbasino, dove deviazioni e giocose divagazioni si moltiplicano labirinticamente; eppure non c'è gesto, nel più seducente sodalizio tra spirito e lettera, che non sia trasfigurato in stile.