Lindau: I leoni
La vita in uno sguardo. Le vittime del grande terrore staliniano
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2012
pagine: 229
Quelle contenute in questo libro sono fotografie segnaletiche di condannati a morte. Negli anni del Grande Terrore staliniano migliaia di semplici cittadini furono arrestati e accusati dei più inverosimili delitti: spionaggio, terrorismo, trame controrivoluzionarie. E nel giro di pochi giorni, senza processo, fucilati. Molti di loro sono stati seppelliti in fosse comuni a Butovo, alla periferia sud di Mosca, ma nessun documento ne dà notizia. Col tempo, di Butovo si sono perse le tracce, e gli autori delle fucilazioni sono morti portando con sé il proprio segreto. Anche delle vittime si sono perse le tracce, dei loro nomi come dei loro volti. Per decenni ai parenti sono stati consegnati falsi certificati di morte che parlavano di lager e di decesso per polmonite o arresto cardiaco. Solo dopo la caduta del regime è stato possibile rintracciare questo luogo di morte, i fascicoli giudiziari, le foto segnaletiche. Ora sappiamo che tra l'agosto 1937 e l'ottobre 1938 a Butovo sono stati fucilati e seppelliti 20.765 innocenti. Le fotografie qui raccolte sono state fatte poco prima della fucilazione, e sono l'ultima immagine di queste persone. Vediamo volti di uomini e donne sconvolti dall'improvvisa catastrofe, spezzati dall'enormità delle accuse, prostrati dall'incertezza e dal timore della morte. E il mistero dell'uomo che ci fissa da queste immagini, un mistero che fa risaltare per contrasto l'oscenità dell'arbitrio che ha cercato di schiacciarlo.
Il dilemma moderno. Senza il cristianesimo l'Europa ha un futuro?
Christopher Dawson
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2012
pagine: 91
Negli anni '30 del secolo scorso, lo storico inglese Christopher Dawson (1889-1970) alternò alla stesura delle sue opere più ponderose un'intensa attività giornalistica ed editoriale. Fra le iniziative da lui curate spicca una collana di piccoli saggi in edizione economica. Alla serie, che comprendeva opere di autori come Jacques Maritain, Nikolaj Berdjaev, Carl Schmitt, Rudolf Allers, contribuì con "Il dilemma moderno", uscito nel 1932, quando già era riconosciuto come uno dei maggiori studiosi della civiltà occidentale. In questo volume, Dawson analizza e discute la crisi culturale, prima che politica, che ha portato l'Europa a una condizione di guerra civile acuita dagli esiti della prima guerra mondiale -, all'instabilità sociale e alla perdita della leadership mondiale. Tale crisi è dovuta, secondo l'autore, al rifiuto del cristianesimo proprio negli ambiti in cui maggiore è stato il contributo europeo: il pensiero e le istituzioni politiche da una parte, e la ricerca scientifica con le sue ricadute tecnologiche dall'altra. A suo giudizio, solo la riscoperta delle radici cristiane di una democrazia correttamente intesa e di una scienza e di una tecnica non più autoreferenziali potrà salvare la nostra civiltà dall'alternativa fra dittature rivoluzionarie e tecnocrazie irresponsabili, differenti nella forma ma ugualmente totalitarie. Il recupero della sua anima e della sua vocazione consentirà all'Europa di svolgere un ruolo di progresso e pacificazione.
Apologia della tradizione. Poscritto a «Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta»
Roberto De Mattei
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2011
pagine: 167
Dopo "II Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta", Roberto de Mattei offre in queste pagine alcuni elementi di riflessione storica e teologica per chi desideri approfondire i problemi che il vivace dibattito sulla sua opera ha sollevato: si possono discutere persone ed eventi che appartengono alla storia della Chiesa, mettendone in luce eventuali limiti e ombre? Si può dissentire (e quando? e in quale misura?) dalle decisioni delle supreme autorità ecclesiastiche? Qual è la 'regula fidei' della Chiesa nelle epoche di crisi e di confusione? Per Roberto de Mattei la via maestra da ritrovare è la Sacra Tradizione di cui, in questo volume, propone una documentata apologia.
Bioetica come storia. Come cambia il modo di affrontare le questioni bioetiche nel tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2011
pagine: 248
I problemi bioetici che il progresso delle tecnoscienze ci impone di affrontare sembrano, a un primo sguardo, nuovissimi, ed è proprio il loro apparirci totalmente inediti che rende così difficile trovare una soluzione giusta ed equilibrata. I saggi contenuti in "Bioetica come storia", di cui sono autori E. Colombo, G. Galeotti, L. Gattamorta, A. Possieri e E Tanzilli, mostrano come tali questioni abbiano, in realtà, profonde radici nel nostro passato, più o meno recente. Scoprire come siano state affrontate situazioni non molto diverse da quelle di oggi, oppure chiedersi quando e come si siano prospettati per la prima volta i problemi attuali (dal ricorso all'eutanasia al rapporto con l'handicap, dalle politiche di controllo delle nascite al dibattito filosofico sull'animazione dei corpi), ci aiuta a comprendere come stiamo cambiando, e a quali pressioni è sottoposta la nostra facoltà di decisione etica. In particolare, ci rende consapevoli dello "slittamento morale", cioè della tendenza ad accettare in modo acritico le innovazioni tecniche dopo un certo lasso di tempo, anche se, all'origine, erano state oggetto di condanna generale, tipico delle società tecnologiche. Scritto come agile introduzione destinata anche al lettore non specialista, "Bioetica come storia" sollecita ad approfondire e comprendere la materia in modo appropriato, e ci fa capire che le questioni bioetiche non devono essere demandate agli "esperti", ma possono e devono essere affrontate da tutti.
I cattolici che hanno fatto l'Italia. Religiosi e cattolici piemontesi di fronte all'Unità d'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2011
pagine: 249
I saggi raccolti in "I cattolici che hanno fatto l'Italia" affrontano il tema "cattolici e Risorgimento" da un punto di vista nuovo, che va oltre i conflitti istituzionali per guardare alla collaborazione che molte congregazioni di vita attiva - soprattutto quelle di origine piemontese come i salesiani e le figlie di Maria Ausiliatrice, o le suore carcerarie della marchesa di Barolo - hanno realizzato con i governi che si sono susseguiti al potere nei primi decenni dell'Italia unita. Queste iniziative hanno avuto il merito di anticipare, nella maggior parte dei casi, la conquista dei diritti fondamentali della donna e dell'uomo in un periodo in cui la preoccupazione della società civile era quella di formare una coscienza ai propri cittadini. I religiosi si sono rivelati insomma preziosi collaboratori di chi voleva "fare gli italiani" dopo che l'Unità della Penisola era stata raggiunta. D'altra parte, se pure si vuole tentare un bilancio del conflitto che ha a lungo opposto Stato e Chiesa, attraverso questi saggi si può concludere che, nonostante indubbie violenze e prevaricazioni nei confronti dei cattolici, la Chiesa non è stata indebolita da tale battaglia, ma ne è uscita più forte, purificata e anche fortemente modernizzata.
L'ultimo sultano. Come l'impero ottomano morì a Sanremo
Riccardo Mandelli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2011
pagine: 391
Il 20 maggio 1923, in treno e sotto scorta, l'ultimo sultano-califfo dell'Impero ottomano arriva a Sanremo e si installa, per quella che crede la parentesi di un breve esilio, nella villa già abitata da Alfred Nobel. Maometto VI coltiva la speranza di tornare in patria da vincitore e attende il crollo di Mustafa Kemal, il generale che lo ha detronizzato e ha fondato una nuova Turchia. Per tre anni l'esule lavora alla realizzazione del suo obiettivo. La sua corte è popolata da spie, mogli infedeli, eunuchi ubriaconi, feroci circassi con il demone della roulette, parenti spericolati e un medico depresso che un giorno viene trovato con un proiettile nella testa. Suicidio o omicidio? A chi toccherà la prossima volta? Cosa sta succedendo all'ombra del grande parco contiguo a quello dove vive il piccolo Italo Calvino? La magistratura italiana inizia caute indagini e i carabinieri intensificano la sorveglianza della villa. Riccardo Mandelli ricostruisce in questo libro una storia in cui si intrecciano le trame britanniche per assicurarsi il petrolio iracheno e abolire l'istituzione panislamica del califfato, le velleità coloniali del fascismo, la strenua lotta di Ataturk per creare uno stato laico. Attraverso la storia di Maometto VI Vahdeddin e l'agonia del grande impero che da secoli incombeva sull'Europa appaiono in una luce sorprendente le contraddizioni che ancora oggi lacerano il Medio Oriente voluto dalle potenze occidentali dopo la prima guerra mondiale.
Yiddish. Ascesa e caduta di una nazione
Paul Kriwaczek
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2010
pagine: 516
Gli ebrei sono vissuti nell'Europa centrale e orientale per almeno mille anni. In questo lasso di tempo hanno creato una civiltà - con una lingua, una letteratura, leggi e istituzioni proprie - che ha offerto un grande contributo alla storia dell'Occidente. Oggi, però, questa presenza millenaria è ricordata dai più solo per i tragici eventi della seconda guerra mondiale, in quello che fu di fatto l'ultimo scorcio di vita del popolo yiddish. Da qui nasce il valore del lavoro di ricostruzione e divulgazione compiuto da Paul Kriwaczek. Seguendo il suo racconto riscopriamo l'esistenza di una nazione yiddish un tempo prospera e fortunata, anche se periodicamente vittima di attacchi e vessazioni - una nazione che per molti secoli fu vivaio di zecchieri, diplomatici, medici e ingegneri, oltre che insegnanti di musica, poeti e filosofi, presenti e attivi presso le corti reali e i governi d'Europa. Il fruttuoso intreccio fra la cultura ebraica e la storia europea è analizzato in profondità, ma soprattutto vengono esaminate le vicende interne del mondo yiddish: l'organizzazione delle comunità nell'Europa centro-orientale, le figure dell'ebraismo nel Medioevo e nel Rinascimento, il difficile ma proficuo rapporto con la modernità, lo spettro dell'assimilazione legata a una progressiva laicizzazione della società, e infine la diaspora in Inghilterra e negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo.
Le città di Dio. Come il cristianesimo ha conquistato l'Impero romano
Rodney Stark
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2010
pagine: 336
Come riuscì il cristianesimo primitivo a svilupparsi fino a diventare la religione più diffusa nelle trentuno maggiori città dell'Impero romano? Basandosi su dati quantitativi e sui risultati degli studi più recenti, in ambito sia storico sia archeologico, Rodney Stark propone una ricostruzione dei fatti largamente inedita e rovescia molti luoghi comuni. Per esempio, dimostra che: diversamente da quanto sostengono diversi studiosi, lo gnosticismo non fu una forma di cristianesimo più sofisticata o autentica, ma soltanto un tentativo infelice di paganizzare la cristianità. Paolo è stato chiamato l'apostolo dei Gentili, ma per lo più convertì dei giudei. Il paganesimo non fu rapidamente cancellato dalla repressione statale seguita alla conversione di Costantino nel 312, ma scomparì gradualmente perché la gente cominciò ad abbandonare i templi subendo il fascino del cristianesimo. I culti "orientali" prepararono in realtà la strada per la rapida diffusione della cristianità nei territori dell'Impero romano. Il culto misterico di Mitra non costituì affatto una sfida al cristianesimo quale nuova fede dell'Impero, poiché non ammetteva le donne e attraeva solo i soldati. Ancora una volta non è esagerato affermare che l'intero quadro delle interpretazioni ormai consolidate riguardo ai primi secoli del cristianesimo e a come esso sia diventato nel tempo la più importante religione al mondo deve essere profondamente rivisto.
Un unico vero Dio. Le conseguenze storiche del monoteismo
Rodney Stark
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2009
pagine: 352
La storia occidentale sarebbe diversa se non fosse stato per tutti quelli che nel corso dei secoli hanno creduto nell'"unico vero Dio". I grandi monoteismi sono stati i motori del progresso, nel loro nome sono state fatte conquiste, scoperte, invenzioni. Ma perché più di tremila anni fa alcuni uomini - ebrei, persiani o egiziani - iniziarono a venerare un Dio unico? Perché invece di sollecitare i favori di un pantheon di divinità specializzate, questi uomini ricercarono una relazione esclusiva con la divinità? Di cosa sentivano il bisogno? Perché il politeismo non serviva più? La storia dice che vi è una naturale tendenza delle religioni a evolvere verso il monoteismo, di pari passo con il successivo articolarsi delle società umane. Attraverso l'imperativo del proselitismo e della conversione i monoteismi hanno soppiantato i politeismi, si sono dimostrati più organizzati e militanti, più abili a creare mobilitazione. Hanno imposto dottrine, annesso territori, conquistato popoli, resistendo all'azione delle forze avverse (come nel caso della diaspora degli ebrei) e alle tentazioni non meno insidiose dell'assimilazione. Il monoteismo ha creato il mondo moderno, nel quale il pluralismo culturale e sociale, anziché aver sancito la fine delle religioni (come molti pensano), ha dimostrato che le fedi sono compatibili con le norme di civiltà pubblica delle laiche democrazie occidentali.
Il declino della Cristianità sotto l'Islam
Bat Ye'or
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2009
pagine: 576
La conquista islamica è avvenuta all'insegna del jihad e della sharfa, la guerra santa contro i non musulmani e il diritto fondato sul Corano. Quando le popolazioni di religione cristiana, ebraica e zoroastriana che abitavano lungo le rive del Mediterraneo e negli sterminati territori dell'antica Persia vennero sottomesse dagli arabi (nei secoli VII e VIII) e dai turchi (circa quattro secoli dopo), divennero, nei loro stessi territori, dhimmi, privi di diritti e oggetto di una "protezione" (dhimma) che pagavano lautamente. Ma quali forze, secolo dopo secolo, prepararono e imposero la dhimmitudine, modellandosi su un progetto politico di lungo termine teso a sconfiggere le altre religioni? Come è possibile spiegare un'espansione dell'islam così rapida e una sua penetrazione così profonda in paesi tanto diversi tra di loro e spesso sede di culture antiche e profondamente radicate? Che cosa travolse e riplasmò società evolute e articolate, sotto il profilo politico, giuridico ed economico? E perché per lungo tempo la dhimmitudine è stata rimossa o negata nei paesi occidentali? Sulla scorta di una documentazione storica cospicua, Bat Ye'or dimostra che se la dhimmitudine è stata certamente la conseguenza delle conquiste militari, è però stata soprattutto il frutto della cooperazione (in alcuni casi fattiva e consapevole, in altri fondata su tragici malintesi) di élite civili e religiose altamente civilizzate e di maggioranze poco coese e per questo motivo incapaci di reagire.
Storia del cattolicesimo
Jean-Pierre Moisset
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2008
pagine: 514
Come è nato il cristianesimo, dal tronco dell'ebraismo, in un Medio Oriente attraversato da numerosi movimenti messianici? Come si è organizzata la Chiesa, prima in clandestinità e poi, a partire dal IV secolo, quando quella cristiana è divenuta la religione ufficiale dell'Impero? Quali controversie dottrinali hanno lacerato la cristianità nel corso della sua storia, provocando scismi e separazioni che ancora durano? Quali rapporti ha intrattenuto la Chiesa di Roma con gli ebrei e i musulmani? Perché l'autorità del papa si è imposta come una sorta di marchio di fabbrica del cattolicesimo? Che cosa furono realmente le Crociate? E quanto è giustificata la leggenda nera della Santa Inquisizione? Quanto devono al cristianesimo e alla Chiesa l'Occidente e il suo sistema di valori? Come ha reagito la Chiesa di fronte all'irruzione della modernità? Che cosa ha rappresentato il Concilio Vaticano II e perché ancora oggi se ne discute? Come è avvenuta la diffusione del cattolicesimo in Asia, Africa e America, continenti nei quali oggi risiede il maggior numero di fedeli? Anche i cattolici più preparati e consapevoli conoscono in maniera insufficiente la storia della Chiesa cui appartengono. Questo in parte dipende dal carattere "esistenziale" della scelta di fede, in cui storia e cultura possono entrare solo marginalmente, ma è pure la conseguenza della particolare complessità di una vicenda storica ormai bimillenaria.
Il paradiso in terra. Ascesa e caduta del socialismo
Joshua Muravchik
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2008
pagine: 560
II socialismo è stato il tentativo più ambizioso compiuto dall'uomo di soppiantare la religione con una dottrina sedicente scientifica. Ma nonostante le innumerevoli forme assunte via via da questo progetto, il risultato è sempre stato però il fallimento, fino alla caduta del Muro di Berlino e al crollo dell'Unione Sovietica. Joshua Muravchik ci racconta la lunga parabola del socialismo a partire dalla Rivoluzione Francese, soffermandosi sui pensatori e sui leader politici che ne hanno sviluppato la teoria.

