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Marsilio: Nordest Europa.it

Innovatori di confine. I percorsi del nuovo Nord Est

Innovatori di confine. I percorsi del nuovo Nord Est

Daniele Marini

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2012

pagine: 100

Il Nord Est del futuro lo si potrà costruire solo adottando nuove categorie interpretative. Immaginando nuove modalità di sviluppo in modo complesso, considerando assieme le peculiarità di questi territori: l'identità manifatturiera assieme a quella ambientale, culturale e turistica. In altri termini, mirando alla crescita di un Nord Est qualitativo. Per questi motivi si può sostenere che è vero: il Nord Est (del passato) non c'è più. Se continuiamo a leggerlo, però, con le lenti di ieri. Ma se inforchiamo nuovi occhiali, che ci aiutino a mettere a fuoco meglio i fenomeni che lo attraversano, allora saremmo in grado di coglierne le metamorfosi. C'è un nuovo Nord Est da raccontare: quello che abbiamo conosciuto sta lasciando il passo a un altro Nord Est. E vale la pena continuare a seguirlo, analizzarlo e raccontarlo.
10,00

La classe dirigente del Nord Est: proposte per la leadership del futuro

La classe dirigente del Nord Est: proposte per la leadership del futuro

Daniele Marini, Federico Ferraro

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2008

pagine: 128

Il libro-intervista a Renzo Rosso, patron della Diesel, parte dalle note biografiche sull'imprenditore, aneddoti e curiosità su quel periodo poco raccontato, e poi il decollo con l'azienda di Molvena e il lancio del marchio Diesel nel mondo. Il caso Diesel come esempio di multinazionale tascabile, modello da studiare e mutuare nel contesto di internazionalizzazione del territorio Nordest.
7,00

La bottiglia in borsa. Il caso dell'Amarone Masi e la finanza innovativa di Sandro Boscaini

La bottiglia in borsa. Il caso dell'Amarone Masi e la finanza innovativa di Sandro Boscaini

Erminia Della Frattina

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2008

pagine: 91

Un imprenditore veronese che assieme ai tannini del suo vino esporta anche i geni del "venetian style of life" per farli conoscere in tutto il mondo, può fermarsi davanti al nodo cruciale del ricambio generazionale? La risposta è no. Ecco la ricetta di Sandro Boscaini, patron della Masi agricola e protagonista di un'operazione finanziaria innovativa, soprattutto per il mondo del vino, con la quale si è assicurato un "passaggio dolce" alla managerializzazione dell'azienda, un prossimo ingresso in Borsa, molte richieste per condurre seminari rivolti agli altri imprenditori, e tanta gloria. Ma Sandro Boscaini è anche l'inventore del Premio Masi, giunto oggi alla sua 26esima edizione. Il riconoscimento, che ha raggiunto ormai notorietà internazionale, si propone di far conoscere appunto i "geni" delle Venezie. Sia nel senso dei cromosomi veneti, sia di persone che si sono distinte in tutti gli ambiti, dalla letteratura, all'arte, alle professioni.
5,00

Il lusso prêt-à-porter. Morellato & Sector orologi, gioielli e idee vincenti

Il lusso prêt-à-porter. Morellato & Sector orologi, gioielli e idee vincenti

Roberta Paolini

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 96

Sono bastati sette anni a Morellato&Sector per raggiungere l'Olimpo del fashion jewellery italiano. Un successo non solo sul versante dei numeri, ma del progetto imprenditoriale. Questo libro racconta un Nordest nuovo, che si sgancia dall'universo del distretto per esperire nuove possibilità di sviluppo. Per nuotare nel "mare aperto" del mercato. Morellato inizia la sua ascesa proprio Mentre le aziende del settore orafo-argentiero si piegano sotto i colpi delle economie emergenti: India, Cina e Turchia. E lo fa rompendo con gli schemi e le regole che avevano fatto il successo del comparto orafo italiano. Massimo Carraro , amministratore delegato, della compagnia agisce da outsider. Fino a pochi anni prima la sua azienda faceva Cinturini per orologi. Nel 2000 si inventa da zero il gioiello "easy to wear". È un successo. In meno di due anni Morellato conquista Sector, la società dell'orologio "no limits" e Dip, prima catena di gioielleria in franchising d'Europa. Il nuovo Gruppo, Morellato&Sector, è pronto per ampliare il proprio orizzonte e per misurarsi con i giganti del lusso.
5,00

Manifesto per la metropoli Nordest

Manifesto per la metropoli Nordest

Gigi Copiello, Aldo Cibic

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 95

"Mi venne da dire che ero stato in cima al Summano e avevo visto l'America. L'America avevo visto, altro che Venezia! Avevo visto che era tutto un irradiarsi, un connettersi, un toccarsi, un riempire. Addio paesi, addio campagne. Come a Los Angeles, dissi, tra un po' di tempo. Era "ancora" presto. Probabilmente. Ma ormai era fatta: ancora fabbriche, ancora case, ancora negozi, ancora strade, ancora lavoro, ancora "schei". Chiese, no. Basta". Il Nordest è proteso verso questo modo di "vivere". Buttato giù da un mondo che non c'è più, da un piccolo mondo antico consegnato ad oblio e musei, scivola, corre verso la "città infinita". Eppure il Nordest è ancora in tempo a fermare la corsa, ad arrestare lo scivolamento. Il "policentrismo" è la bestia nera della grande livellatrice. Ha impedito la metropoli. Ha impedito ogni forma metropolitana qui a Nordest. Può essere, nel suo velleitarismo, seppellito nella "città infinita". Ma la può mettere in crisi e può disegnare un altro vivere.
5,00

Lettere da un sistema mai nato

Lettere da un sistema mai nato

Alessandra Carini

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 96

"Il dubbio che Alessandra Carini alimenta è che un "modello" dello sviluppo del Nordest non esista e piuttosto si tratti di una serie niente affatto coerente di opportunità e di occasioni che si sono reciprocamente favorite e che successivamente si sono anche contraddette, mentre il "disegno" politico restava drammaticamente assente. La questione, sembra dire l'autrice, non è che si è perso il modello che c'era, ma che negli anni delle vacche grasse, dei "tassi di sviluppo da capogiro", nessuno si è preoccupato di costruirne uno autentico". (dalla prefazione di Cesare De Michelis)
5,00

Un corridoio tutto da inventare. L'alta velocità per fare crescere città e distretti

Un corridoio tutto da inventare. L'alta velocità per fare crescere città e distretti

Franco Migliorini

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 112

L'Europa va assumendo la forma di un grande mercato, dal quale tanto le attività singole che le realtà territoriali possono trarre vantaggi o svantaggi, secondo il modo in cui si dispongono al cambiamento dell'economia, dei consumi, della mobilità, degli stili di vita. Il potenziale di cambiamento che a tutti interessa è quello che si riflette sui territori, per quanto l'organizzazione di un territorio possa giungere a condizionare, interpretare, indirizzare, riassumere o suggerire il cambiamento atteso. Il territorio è una forma di soggettività prodotta dagli attori presenti e dalla loro capacità di concepire e attuare visioni comuni. Il Corridoio 5 ferroviario è un progetto ambizioso non per la infrastruttura in sé ma per le relazioni che essa apre. A livello europeo e locale. Città e distretti, non solo quelli dell'economia industriale, sono i più autorevoli interpreti dei destini del Nordest imprenditori collettivi del cambiamento, attori di una geografia volontaria chiamata a misurarsi col futuro europeo. L'ipotesi di cui si ragiona, quella metropolitana, non è un cambio di pelle, né un atto contro natura, ma un modo disincantato di guardare a ciò che sta intorno a noi. Da oggetto di trasformazioni profonde a soggetto di un cambiamento condiviso. È questo il Nordest di cui qui si parla.
5,00

Di nordest non ce n'è uno. Materiali di lavoro per le nuove classi dirigenti

Di nordest non ce n'è uno. Materiali di lavoro per le nuove classi dirigenti

Francesco Jori

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 96

Cosa intendiamo davvero con il termine Nordest che negli anni Novanta si è imposto come un brand affermato, ma al tempo stesso equivoco? Ce n'è uno geografico e uno sociale, uno politico e uno economico, uno anagrafico e uno storico; senza però che alla base ci sia un concetto condiviso. E proprio da qui nascono i suoi veri problemi: senza mettere mano alla ricerca di un'identità basata su un "idem sentire", il Nordest rischia di fallire nel suo compito più impegnativo, e cioè dare vita a un nuovo modello di sviluppo dopo la lunga, felice ma ormai sorpassata stagione del "fai da te". Il libro affronta questo nodo sotto il profilo delle tre domande più classiche: chi siamo (che volto presenta il Nordest di oggi, con i suoi pregi e i suoi limiti), da dove veniamo (lo straordinario percorso di un secolo che l'ha portato dalla miseria al benessere), e soprattutto dove stiamo andando (su quali presupposti costruire quello che vuole diventare). Un insieme di spunti, di interrogativi, di provocazioni, senza nessun intento di fornire risposte: solo il tentativo di mettere sul tavolo materiale di lavoro su cui impegnare quelli che una volta si chiamavano "tutti gli uomini di buona volontà".
5,00

Un fenomeno di normalità

Un fenomeno di normalità

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

5,00

Il Nordest e i porcospini di Schopenhauer. Cronache del capitalismo post-distrettuale

Il Nordest e i porcospini di Schopenhauer. Cronache del capitalismo post-distrettuale

Giovanni Costa

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2006

pagine: 111

L'apologo dei porcospini di Schopenhauer che dà il titolo al libro bene si adatta agli imprenditori del Nordest, quando ripetono, più per convincersi che per convincere, che bisogna fare squadra, fare sistema. Ma poi tengono le debite distanze uno dall'altro. Sullo sfondo si stagliano i problemi che hanno aperto il nuovo secolo del nuovo millennio: la crisi dei distretti, il difficile dialogo tra ricerca, università e attività produttive, le croniche carenze infrastrutturali di un territorio massacrato dai capannoni, un peso politico del tutto inadeguato alla ricchezza prodotta, una popolazione incerta tra crescita zero e ibridazione, la delocalizzazione d'attività e occupazione in Paesi a minor costo del lavoro, la rilocalizzazione del controllo azionario di giornali, banche, servizi. Problemi vissuti con particolare ansia che in alcuni alimenta più la paura che la volontà di creare alternative sostenibili, e in altri l'impegno febbrile a cercare la difficile strada della modernizzazione. Giovanni Costa (1942) è docente di Organizzazione aziendale e Strategia d'impresa alla Facoltà di Economia dell'Università di Padova dove presiede il Corso di laurea specialistica in Economia e direzione aziendale. È editorialista economico del "Corriere del Veneto", dorso regionale del "Corriere della Sera".
5,00

Dove va il Nordest. Vita morte e miracoli di un modello

Dove va il Nordest. Vita morte e miracoli di un modello

Enzo Rullani

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2006

pagine: 111

Il Nordest è diventato, in passato, un modello per una invenzione inconsapevole, una sorta di astuzia della storia che lo ha fatto trovare al momento giusto al crocevia che si apriva con la crisi del fordismo. Oggi può tornare ad essere qualcosa, dando alle proprie imprese una marcia in più nella concorrenza internazionale, investendo a rischio sulle proprie capacità. Che non poche e non sono affatto «bollite». Ma restano quasi sempre nascoste, sotterranee. Si deve investire nella formazione di nuovo capitale intellettuale e relazionale, rigenerando le conoscenze e le relazioni che il sistema dell'impresa diffusa ha ereditato gratuitamente, o quasi, dalla storia. Enzo Rullani insegna Strategie d'impresa all'Università Ca' Foscari di Venezia e all'Università San Raffele di Milano.
5,00

I nuovi distretti produttivi: innovazione internazionalizzazione e competitività dei territori

I nuovi distretti produttivi: innovazione internazionalizzazione e competitività dei territori

Giancarlo Corò, Stefano Micelli

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2006

pagine: 110

Dopo essere stati a lungo elogiati come modello di sviluppo, i distretti industriali vengono oggi accusati di avere accentuato le molte debolezze dell'economia italiana. Senza sottovalutare tali critiche, l'ipotesi di questo libro è molto diversa. Il punto di partenza è che l'industria italiana sta oggi vivendo una fase difficile quanto necessaria di trasformazione, all'interno di uno scenario competitivo che negli ultimi dieci anni è profondamente cambiato. In questo processo di transizione anche molte piccole e medie imprese distrettuali stanno facendo la loro parte, cercando di introdurre innovazioni nei prodotti e nei processi, accrescendo il contenuto di conoscenze e servizi nella produzione e riorganizzando le catene del valore a scala internazionale. Prestare attenzione a tali processi risponde all'esigenza di guardare con realismo alle possibilità concrete di evoluzione di una parte importante dell'economia italiana. Attraverso la discussione di evidenze empiriche e il richiamo alla letteratura internazionale il libro giunge così alla conclusione che il modello dei distretti è ancora oggi vitale, anzi si propone come una delle forme di organizzazione più efficaci per competere nell'economia della conoscenza.
5,00

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