Mimesis: RESILIENZE
Filosofia del rock demenziale. Gli Skiantos e i loro figli illegittimi e non
Andy Rivieni II
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 88
Un viaggio nel tempo disperato ed elettrizzante elettrificato in cui tutto o quasi era possibile, cambiare il mondo, cambiare nome, non cambiarsi per settimane, pubblicare dischi senza saper suonare o finire fulminati da un proiettile in mezzo alla strada. Un viaggio fatto a bordo della scassatissima macchina del Rock demenziale e dei suoi fondatori: gli Skiantos, e dei semi che hanno germogliato intorno a loro o, a volte, lontanissimo da loro.
Lei. Donne contro
Giacomo D. Ghidelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 160
Sei racconti, sei episodi dell’Antico Testamento sconvolti da un’ottica femminile e anti-patriarcale. Eva coglie la mela per desiderio di conoscenza; quando Dio l’accusa di averlo fatto per voglia di potere, lei lascia spontaneamente l’Eden. Eva risponde con il silenzio al silenzio di Dio e al suo incomprensibile comportamento verso Caino. La moglie di Noè si oppone a Dio accusandolo di aver realizzato un ingiustificato genocidio. Sara, moglie di Abramo, si erge contro il marito che accetta senza discutere la richiesta di Dio di sacrificargli il figlio. Bilha prende prigioniero il primogenito di Giacobbe che l’aveva violentata, accusando poi Giacobbe e sua moglie di comportamenti ingannevoli e disumani. Raab, la prostituta di Gerico, celebra con odio la morte di Giosuè che, dopo averla salvata dalla strage di Gerico, la usa come sua “prostituta privata”. Conclude il volume Il suicidio di Lucifero: un dialogo tra Dio e Lucifero che si contestano il reciproco desiderio di onnipotenza.
La malattia di Kraepelin
Silvio Scarone
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 202
Questo libro vuole riportare l’attenzione della clinica e della ricerca psichiatrica su quei pazienti gravi e gravissimi, diagnosticati come schizofrenici, che non rispondono o rispondono male a qualsiasi tipo di intervento terapeutico con un esito sfavorevole in termini di qualità di vita. Il percorso culturale, clinico e scientifico dalle prime descrizioni di Kraepelin alla nosografia attuale e descritto dall’Autore in modo critico, ha portato, con la scomparsa del concetto di Demenza Precoce, anche all’emarginazione dai progetti di ricerca clinica, di questi pazienti, in tutto simili, per non dire identici, a molti dei quadri clinici descritti da Kraepelin come dementi precoci. Il riproporre, provocatoriamente, la “Malattia di Kraepelin” avrebbe la pretesa di richiamare i Neuroscienziati, i Genetisti e i Biologi molecolari, a proporre qualche progetto di ricerca innovativo specificatamente dedicati a questo piccolo ma significativo numero di pazienti particolarmente sfortunati.
Questo sogno che resta
Francesca Corrao
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 128
Francesca Corrao pubblica un corpus di poesie. Una raccolta connotata da un modo coerente e confortante. Poesie nelle quali si riconosce la grande traduttrice di testi arabi dell'Autrice, la sua raffinata cultura, l'anima grande e materna della figlia di una Sicilia matriarcale e beneducata. Sono trame mediterranee quelle che intessono le brevi poesie. Perché si tratta di pattern: brani di un grande e complesso disegno. Elementi componibili che delineano - come i rombi sulla superficie del mare - il grande mantello dell'esistenza. Alle persone sensibili la capacità di dire in questo modo, così da costruire un mondo con la grazia delle poche parole.
La responsabilità dello spettatore. Un itinerario raccontato attraverso l'arte di Mario Fallini
Luca Busi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 236
L'arrivo del nuovo millennio ha determinato una trasformazione nell'arte contemporanea che investe soprattutto la sua funzione sociale ed instaura un nuovo rapporto con lo spettatore. Con l'irrompere prepotente sulla scena di nuovi strumenti di comunicazione, l'avvento dei social e di forme d'arte che ne sfruttano le nuove potenzialità, occorre sorvegliare con attenzione ciò che si acquista e ciò che si perde con queste attuali forme di intermediazione. Attraverso l'esperienza artistica di Mario Fallini, che lavora soprattutto sulla relazione tra parola e immagine, e l'analisi delle sue opere, questa proposta intende individuare e misurare il nuovo rapporto che si instaura nei meccanismi di produzione tra artista e spettatore, alla luce di un processo di democratizzazione del fare intellettuale cui si è assistito negli ultimi trent'anni e, contestualmente, rilevare criticamente gli aspetti più inquietanti che ne derivano. Da qui un nuovo assetto del lettore-spettatore e delle sue nuove sfide nella gestione della libertà e della responsabilità.
Racconti africani. Un percorso nelle vie dell'accoglienza
Maurizio Barenghi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 108
Il libro racconta, in modo molto intimo, i due anni durante i quali l’autore offre aiuto e sostegno a un gruppo di ragazzi africani immigrati, ospitati, finché possibile, al Centro di Accoglienza di Tradate gestito dalla Croce Rossa Italiana. Queste pagine esprimono compiutamente l’“imprinting” pedagogico che ha sempre guidato Barenghi, prima nel percorso educativo dei figli, ora nelle relazioni con i nuovi “figli aggiunti”. L’insieme di queste storie prende avvio dall’incontro col primo di questi, già espulso dal Centro di Accoglienza quando la Croce Rossa è costretta a dimezzare i posti disponibili. Il ragazzo viene allora ospitato dal figlio maggiore dell’autore per alcuni mesi, durante i quali si stabilisce un legame forte e duraturo con tutti i membri della famiglia. “Capo carismatico” della comunità di immigrati, è proprio lui a suggerire il nome di Barenghi quando i suoi compagni gli chiedono indicazioni per sostenere le loro rivendicazioni all’interno del Centro di Accoglienza. “In un certo senso è merito suo se la mia vita ha avuto questi sviluppi e se l’anno di lockdown è divenuto, paradossalmente, uno dei più ricchi della mia esistenza.”
La peste: il male? Leggere Tucidide e Lucrezio ai tempi del covid
Remo Viazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 160
Questo libro, muovendo dalla descrizione della peste di Atene narrata da Tucidide e Lucrezio, tratta il tema del male e della fede. Fede nell'uomo, nella meravigliosa infinita fortuna che tutti gli uomini hanno. Esseri senzienti in questo universo che è un miracolo esista e ci permetta ogni giorno di agire per il bene. Analizzare un "Male" così pervasivo come la peste, tuttavia, aiuta a comprendere questo infinito bene (l'esistenza dell'universo, della vita, della nostra umanità) in definitiva aiuta a dare la giusta dimensione al male stesso: elemento necessario per la comprensione del bene, elemento minimo, rispetto alla positività dell'esistenza, elemento da combattere ogniqualvolta lo si incontri, con l'atto e con l'intenzione. Questo per noi è resilienza. Prefazione di Carlo Angelino.
Gaviese. Un vocabolario
Bruno Arecco
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 477
«Le lingue, nel nostro tempo, stanno vivendo momenti difficili ovunque sulla Terra, dal Nord del mondo opulento, ma in crisi, al Sud sempre più povero e senza speranza. Secondo l'Atlante Unesco delle lingue, "su circa 6.000 lingue esistenti nel mondo, più di 200 lingue si sono estinte nel corso delle ultime tre generazioni, 538 sono in situazione critica, 502 seriamente in pericolo, 632 in pericolo e 607 vulnerabili... In Italia le lingue a rischio sono 31: 5 sono seriamente in pericolo (Thitschu, Croato del Molise, Griko del Salento, Griko della Calabria e Gardiol); 22 in pericolo (Occitano, Franco-provenzale, Piemontese, Ligure, Lombardo, Mocheno, Cimbro, Ladino, Sloveno, Friulano, Emiliano-romagnolo, Faetano, Arbéreshé-Albanese, Gallo-siciliano, Campidanese, Logudorese, Catalano-algherese, Sassarese e Gallurese, Corso), 4 sono vulnerabili (Walser-Germanico, Veneto, Napoletano-Calabrese, Siciliano)". È questo uno degli effetti della globalizzazione che tende a promuovere soltanto le lingue che sono funzionali alla universalizzazione del mercato e della società dei consumi, spacciando questa operazione come un processo di unificazione pacifica e democratica del mondo. E in questo clima di abbandono linguistico le parlate locali sono ovviamente le più penalizzate, se persino la maggior parte delle lingue nazionali rischiano di diventare subalterne, come in passato è successo ai dialetti, rispetto alle lingue scelte dal mercato. Ma in questa subalternità delle lingue nazionali c'è una responsabilità da parte delle élite di governo dei vari stati che spesso sono le prime ad abdicare all'uso della propria lingua. Facciamo un esempio: tra le iniziative assunte dai recenti governi italiani per migliorare i conti dello Stato, i legislatori ne hanno introdotto una denominata "spending review" che, al di là degli incerti risultati, vuole dire "revisione della spesa" che in italiano suona benissimo ed è chiaro per tutti gli interessati, cioè i cittadini italiani. Ma gli apparati hanno bisogno di adeguarsi al linguaggio formale della burocrazia planetaria e lo fanno quasi per forza d'inerzia, come certi politici italiani che usano parole straniere o latine che non conoscono inciampando in clamorosi strafalcioni. In questa situazione di moria linguistica, ben venga dunque un'opera come quella di Bruno Arecco, appassionato cultore del dialetto gaviese e della cultura paesana. Un'opera che ritengo importante per la vastità dei lemmi trattati e per le spiegazioni che fornisce in modo chiaro e preciso per ciascuno di essi e in particolare per quelli che maggiormente attengono alla tradizione non solo linguistica, ma anche socioeconomica dei nostri territori. Qual è stato il suo intento nell'accingersi alla compilazione di questo dizionario Bruno ce lo spiega in alcuni pensieri in dialetto che concludono la sua introduzione e che esprimono compiutamente la sua filosofia linguistica dialettale. Uno di essi, il primo, credo sia la perfetta sintesi di che cosa significa il dialetto per un madrelingua dialettale: una sorta di liquido amniotico entro il quale si muove a suo agio, naturalmente, senza inibizioni, al di fuori del quale si sentirebbe sperduto e la sua parlata ne risentirebbe in spontaneità riflessiva ed emotiva. Perché chi è abituato a pensare in dialetto ci pensa tutto, dalla filosofia alle cose spicciole, e il pensiero non ne risente affatto, anzi, in un certo senso se ne giova. E se ne giova proprio perché il dialetto ha una radice popolare contadina, abituata all'essenzialità e alla sintesi, a concentrare in espressioni idiomatiche particolari certi passaggi del ragionamento...» (Prefazione di Gianni Repetto)
Padiglioni invisibili. La rigenerazione dello spazio ipogeo come infrastruttura resiliente
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 340
"Padiglioni invisibili" nasce dall'omonimo progetto dedicato alla rigenerazione dell’architettura scavata e ipogea di Matera. Le attività di recupero e di restituzione pubblica degli spazi sotterranei di Palazzo Viceconte e delle antiche cisterne per la raccolta dell’acqua, risalenti al XV secolo, hanno evidenziato il carattere innovatore e sistemico, archetipico e futuristico del “mondo di sotto”. In che modo i valori identitari assegnati ai luoghi influiscono nella costruzione dell’immaginario sociale attuale? Come ripensare il patrimonio ereditato in termini di sperimentazione e di creazione di contenuti e di strumenti linguistici e cognitivi?