Montag: Gli orizzonti

Il carro è un racconto lungo; lungo come la strada che porta al cimitero. Chi parla guida un carro funebre. Trasporta i morti, li raccoglie, li pensa, li soffre, li ride, li dimentica, non li dimentica. Ne parla per non parlarne, ne parla perché non potrebbe non parlarne. Sussurrato universo di chi è morto prima di morire, dove le cose che accadono vivono nella memoria e nelle membra più che nelle verità presunte. Il carro è tragica parodia di chi vede le cose oltre le cose stesse.

Genova, anni '80. Alcune prostitute con caratteristiche fisiche simili scompaiono. Era già successo trent'anni prima. Qualcuno si sta ispirando all'antico caso giudiziario degli anni '50, quello del macellaio che assassinava delle giovani donne facendole a pezzi nella propria bottega? Roby, un giovane studente universitario di provincia; un commissario di polizia soprannominato "il leone" e la musica sono i tre protagonisti di una storia torbida e cruda in una Genova che di giorno tutto può offrire, ma che di notte altrettanto può togliere. Ed è di notte che si muove l'assassino. Il tempo è davvero poco per sperare che almeno l'ultima preda si salvi.

"Sono nata in un paese lontano e vi sono rimasta fino all'età di quattro anni, sono tornata una sola volta, durante la mia vita, nella mia terra ornata di fiori, di colori, di festa, per percepire e toccare le mie origini di donna vagabonda e libera." Dolce, romantica, tenera, a volte cruda, d'avventura, da leggere. Una storia sul filo di quei ricordi che è impossibile dimenticare.

"Che cosa ti so dare io se non parole? A volte ho la sensazione che tutto questo vociferare mi gonfi a dismisura fino a sfigurarmi nei modi e nelle forme. E di me la sostanza si perde in fronzoli pomposi. Ma io faccio questo di mestiere, addomestico parole e le persone accorrono a guardarle mentre, ammaestrate, dipingono improbabili orizzonti." 28 racconti e un finale. Storie per vivere, sognare, arrabbiarsi e innamorarsi di quella magia che soltanto le parole riescono a regalare.

Chiara non è come tutti noi, è una creatura il cui destino sembra voler riservare solo brutte sorprese. Chiara è in lotta contro l'intera Volta Celeste, vittima di un'intima sofferenza, ma al suo fianco si schiera Binael, Ordinatore dell'Universo, che la condurrà, passo dopo passo, verso l'unico epilogo possibile. Perché quando il destino pretende di strapparti l'anima, non puoi fare altro che lottare.

Come un innocuo guardaroba può diventare luogo di scontro tra ragione e istinto? Chi è l'ospite silenzioso che rovista indisturbato tra gli indumenti di Edoardo Gobetti, professore di biologia, animato da un profondo spirito conservatore e restio ad abbandonarsi alle emozioni e al cambiamento? Nulla viene rubato di ciò che contiene il guardaroba, e molto dovrà lottare Edoardo per stanare l'imperterrito rovistatore. Scoprirlo, equivarrà a scoprire se stesso.

È Milena a raccontarci la sua storia, donna concreta e volitiva che sta cercando di diventare madre tramite la procreazione assistita. Scoraggiata dal fallimento delle gelide tecniche ospedaliere, si trova sul punto di rinunciare a tutto. Un viaggio in Romagna, lontano dal marito e in compagnia della cognata, la mette a confronto con se stessa, con la sua individualità, separata per una volta dal suo ménage familiare. Il sole e il mare di Rimini, ricordi della sua infanzia, la porteranno a ritrovare la speranza, per credere alla forza dei suoi sogni.

Selvaggia, Ashley, Divina, Ilaria, Kristen ed Elianora sono amiche per la pelle da molto tempo. Vivono una vita normale, piena di sfide e di allegria, amore, sogni, canto e amicizia, soprattutto grazie alla più grande, Ashley, che però muore in circostanze inspiegabili. Tutto sembra crollare per le cinque ragazze. Che ne sarà della loro amicizia adesso? Riusciranno a tenerla unita nonostante l'assenza della loro amica, o finiranno per odiarsi tra loro e incolparsi di quanto accaduto? E Ashley è davvero morta?

"Sono i sentimenti più puri, più diretti, quelli che leggiamo: siamo anche noi in quel taxi insieme a Manuel a parlare di politica e a difendere ad ogni costo i nostri ideali, prepariamo la valigia insieme a Giovanni quando deluso da un amore finito decide di mollare tutto e andarsene lontano e tifiamo Roma insieme a quel bambino che sugli spalti dell'Olimpico ritroverà l'amore di suo padre. E ancora incontreremo la crisi del lavoro e dell'identità, la prostituzione, il razzismo, le scelte sbagliate che bruciano una vita. Con uno stile veloce, immediato e semplice Marco Feliciani scatta delle istantanee di vita della gente comune e con un finale sempre inaspettato e spesso crudo e diretto ci induce a domandarci cosa avremmo fatto noi al posto dei suoi personaggi ma anche cosa facciamo di concreto ogni giorno per poterci ritenere tanto migliori."

Un protagonista indimenticabile. L'amore per la musica. La sofferenza del quotidiano. Un personaggio che emerge solo per la sua caparbietà nel ricercare sempre il meglio di sé, mai vantandosi del proprio talento, che ama stravolgere, stupire, trasgredire, ma solo attraverso la musica e il suo inseparabile pianoforte.

L'amore è sacrificio, illusione e, spesso, l'anticamera della disfatta e del tradimento. Esiste per tutti un limite dal quale non si torna indietro, e chi ama lo sa, quando il cuore preso a pugni dalla violenza altrui diventa livido pochi istanti prima di smettere di pulsare. I protagonisti di questa storia sono irresponsabilmente innamorati dell'amore e scopriranno, nelle pagine ancora non scritte del destino, che a volte non serve toccare il fondo per iniziare a risalire.