Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Nuova Cultura: Interpolis

Riflessioni del terzo dopoguerra. Rise and withering of the «Third chance»

Riflessioni del terzo dopoguerra. Rise and withering of the «Third chance»

AntonGiulio De'Robertis

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2012

pagine: 292

La guerra fredda si concludeva nell'ultima decade dell'interminabile XX secolo con la prospettiva di una pace diversa da tutte le precedenti e in grado di dar vita ad un nuovo ordine internazionale, in cui i rapporti fra gli stati si sarebbero fondati sul rispetto del diritto e su un efficace sistema di sicurezza collettiva. Si trattava di un programma non nuovo perché già annunciato, sia pur senza pieno compimento, nel 1919 e nel 1945. La chance di successo in questa terza occasione procedeva però dal fatto che per la prima volta la parte "perdente" (l'URSS prima e poi la Russia) accettava spontaneamente di fare sacrifici sostanziali rispetto al proprio tradizionale interesse nazionale, considerandoli positivamente perché funzionali alla realizzazione del progetto di instaurazione del nuovo ordine, in cui i rapporti fra gli stati si sarebbero ispirati ai nuovi principi, cui essa stessa teneva.
31,00

L'Italia e il compromesso di Lussemburgo (1965-1966)

L'Italia e il compromesso di Lussemburgo (1965-1966)

Fabio Di Nunno

Libro: Copertina morbida

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 194

Nel 1965, l'Europa visse uno dei momenti più difficili della sua storia recente e, proprio mentre nel secondo semestre di quell'anno l'Italia reggeva la Presidenza di turno delle Comunità, il processo d'integrazione europea rischiò di arenarsi. Fu la cosiddetta crisi della sedia vuota, causata dalla decisione del presidente francese Charles de Gaulle di ritirare i rappresentanti della Francia dai principali organi comunitari in reazione ad alcune proposte della Commissione Europea, presieduta da Walter Hallstein, volte a sviluppare ulteriormente il processo di integrazione tra i sei Paesi fondatori delle Comunità Europee, ma soprattutto determinata dalla volontà della Francia di bloccare l'introduzione della regola della votazione a maggioranza in seno al Consiglio dei Ministri, prevista dal Trattato di Roma per il 1° Gennaio 1966. Invero, la crisi mise in luce la contrapposizione tra due diverse visioni dell'integrazione europea, quella sovrannazionale e quella della cooperazione intergovernativa. Nel Gennaio del 1966, dopo lunghe e difficili trattative che videro l'Italia impegnata in un ruolo di mediazione, nonostante alcuni problemi politici interni, le delegazioni dei sei Stati membri, riunitesi a Lussemburgo, raggiunsero il cosiddetto Compromesso di Lussemburgo. Da tali accordi, secondo alcuni, scaturì un diritto di veto che mutò i rapporti fra i sei Stati membri delle Comunità e rallentò notevolmente il processo decisionale nelle Comunità Europee.
16,00

Maghreb & mondializzazione. Sfide aperte su percorsi incrociati

Maghreb & mondializzazione. Sfide aperte su percorsi incrociati

Loredana Ricci

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 352

La "primavera dei popoli arabi" (dic. 2010-2011) ha colto di sorpresa il mondo occidentale che non aveva saputo prevedere ampiezza e profondità di tali rivolgimenti, percorsi da ferme rivendicazioni di libertà e di dignità sociale. Eppure le forti tensioni che oggi scuotono la regione - e che sono indissociabili dalla dinamica rapida e complessa della mondializzazione erano ben presenti diversi anni prima, come emerge da questo libro apparso la prima volta nel gennaio 2008. Che mette ampiamente in luce quanto nei paesi del Maghreb (Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania), di fronte all'acuirsi della crisi di un intero sistema - crisi di valori e di strutture - si accelerano e si esasperano nelle società malessere e frustrazioni; e si acuisce e si espande il desiderio profondo di un mondo nuovo, in termini di giustizia e libertà verso nuovi modelli di vita e nuovi programmi di sviluppo. Asse centrale, intorno al quale ruota la riflessione, è il rapido processo di mondializzazione (nel suo rapporto inscindibile con lo sviluppo e la creazione di avvenire), sul quale la regione proietta le sue innumerevoli sfide e dal quale ne è ampiamente pervasa.
36,00

Italia d'oltremare. Storie dei territori italiani dalla conquista alla caduta

Italia d'oltremare. Storie dei territori italiani dalla conquista alla caduta

Vanni Beltrami

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 356

Una tradizione vuole che Camillo di Cavour sia stato il primo Uomo di governo del nostro Paese - per il momento limitato al Regno di Sardegna - ad ipotizzare una presenza italiana oltremare. È comunque indubbio che per il Regno, unitario nel 1861, qualche ipotesi di presenza al di fuori dei confini fosse formulata: con grave ritardo rispetto ad altri Paesi Europei, già protagonisti di esplorazioni marittime ed appropriazioni in Africa, in Asia e nelle Americhe e dell'origine del colonialismo. Quei Paesi, seppure nella seconda metà del XIX secolo avevano dovuto rinunciare ad alcuni dei loro territori oltremare, rimanevano largamente insediati in Asia e specialmente in Africa e si preparavano alla Conferenza sulla spartizione coloniale del Continente Nero, convocata dal Bismarck a Berlino del 1884-1885. Alla conferenza partecipò anche una Delegazione del Regno d'Italia: e questo libro narra le premesse e conseguenze di tale partecipazione, legate alle occupazioni italiane nel cosiddetto Corno d'Africa. Un capitolo si occupa poi delle circostanze che portarono all'inizio del secolo XX all'unica presenza italiana in Asia Orientale, la concessione di Tien Tsin.
37,00

Il triangolo e la mezzaluna. I «Giovani Turchi» e la massoneria italiana

Il triangolo e la mezzaluna. I «Giovani Turchi» e la massoneria italiana

Angelo Iacovella

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 122

Il presente volume ricostruisce su base scientifica, attraverso un sistematico spoglio di documenti d'archivio, i contatti che i "Giovani Turchi" ebbero con la massoneria italiana e pertanto il ruolo avuto da quest'ultima nello sviluppo dei rapporti italo-turchi durante il periodo che si estende dalla seconda metà del XIX secolo allo scoppio della guerra di Libia (1911).
18,00

Ritorno a Tirana

Ritorno a Tirana

Settimio Stallone

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 158

21,00

Tradizione, nazionalismo e comunismo nell'Albania contemporanea

Tradizione, nazionalismo e comunismo nell'Albania contemporanea

Paolo Rago

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 264

Lo studio della storia e delle vicende del popolo albanese deve essere considerato alla stregua di un particolare tassello del più grande mosaico che rappresenta la penisola balcanica. Vittime forse più di altri di pregiudiziali categorie interpretative, gli albanesi sono stati immaginati e descritti generalmente con un stile retorico di sapore fantastico-leggendario. Portatori di alcune specificità, di cui la più evidente è forse la convivenza esistente tra diverse religioni presenti nel Paese, essi hanno prodotto il concetto meno noto ma altrettanto importante di "shqiptaria", forma sui generis di nazionalismo, connaturato con lo spirito del popolo albanese, per la sua storia chiuso ad influenze esterne, auto-referenziale e proiettato al suo interno. Fenomeno originale, prodotto di reazione ai rischi esterni, questi si di più proprio carattere nazionalista, la sua comprensione permette di esaminare con maggiore profondità gli eventi salienti del percorso risorgimentale albanese di fine Ottocento, gli anni relativi alla monarchia di Re Zog ed il successivo regime comunista, inquadrandoli in un equilibrio stabile.
29,00

Una relazione «complicata» ma «complementare». Stati Uniti ed Arabia Saudita nelle crisi del Medio Oriente (1977-1985)

Una relazione «complicata» ma «complementare». Stati Uniti ed Arabia Saudita nelle crisi del Medio Oriente (1977-1985)

Paolo Wulzer

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2018

pagine: 242

La security partnership tra Stati Uniti ed Arabia Saudita prese forma dopo la seconda guerra mondiale, si sviluppò negli anni Cinquanta e Sessanta e raggiunse una piena definizione nel corso degli anni Settanta, quando il regime saudita divenne, insieme all'Iran, uno dei due 'pilastri' della politica di 'sicurezza per delega' degli Stati Uniti nel Golfo Persico. Dal punto di vista saudita, il rapporto con Washington rappresentava la garanzia fondamentale per la sicurezza esterna ed interna del regime. Dal punto di vista americano, la protezione dell'Arabia Saudita appariva funzionale al conseguimento di fondamentali obiettivi strategici degli Stati Uniti in Medio Oriente: oil e containment. Il circuito 'armi-petrolio' ha sempre rappresentato il motore fondamentale della relazione bilaterale. Ma si trattava di un rapporto con evidenti contraddizioni interne che ne pregiudicarono a cadenza regolare il percorso, rendendolo spesso meno lineare di quanto la coincidenza di interessi strategici ed economici avrebbe lasciato presupporre.
27,00

Dalla dottrina Eisenhower alla dottrina Carter. Gli Stati Uniti e la «sicurezza per delega» nel Golfo Persico (1956-1980)

Dalla dottrina Eisenhower alla dottrina Carter. Gli Stati Uniti e la «sicurezza per delega» nel Golfo Persico (1956-1980)

Paolo Wulzer

Libro: Copertina morbida

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2016

pagine: 332

Il volume ricostruisce l'evoluzione della politica di sicurezza americana nel Golfo Persico, nel periodo compreso tra la crisi di Suez del 1956 e l'annuncio della cosiddetta dottrina Carter nel 1980. La scelta di questi due riferimenti cronologici si spiega, da un lato, con il valore periodizzante della crisi del Canale sia per gli equilibri del Mediterraneo e del Medio Oriente che per il ruolo regionale degli Stati Uniti. Dall'altro, con gli elementi di discontinuità che il discorso di Carter inseriva nella consueta prassi americana, basata fino ad allora sulla delega nel mantenimento degli assetti pro-occidentali del Golfo prima all'alleato britannico e successivamente ai "clienti" locali. In particolare la monografia si propone di analizzare contenuti ed implicazioni di tre dottrine di politica estera americana che, in tempi e modalità differenti, ebbero un impatto determinante nel plasmare la politica di sicurezza americana nel Golfo e in generale nell'intero Medio Oriente.
35,00

Il genocidio armeno nella storia e nella memoria

Il genocidio armeno nella storia e nella memoria

Maria Immacolata Macioti

Libro: Copertina morbida

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 172

Persecuzioni agli armeni nella Turchia dell'Ottocento, genocidio armeno durante la prima guerra mondiale. Accadimenti insieme dimenticati e ricordati, negati e comunicati. Se ne sono occupati testimoni stranieri, sopravvissuti, studiosi, scrittori. Recentemente sono usciti romanzi, film che ricordano questa epopea. A partire da questi ricchi materiali il testo ripercorre gli anni delle stragi degli armeni, i loro tentativi di sopravvivere, di tramandare il ricordo di quanto subito; quelli, da parte turca, di diminuire la portata di questi fatti, di rovesciarne la responsabilità sulle vittime stesse. Il libro propone, auspica il riconoscimento pieno di quanto occorso, la cessazione delle persecuzioni a chi, in Turchia, parla del genocidio armeno. E quindi uno sbocco possibile, con l'ingresso della Turchia nell'UE, una volta realizzati nuovi, più consapevoli equilibri.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.