Officina Libraria: La grande officina
Passion d'Afrique. L'art africain dans les collections italiennes
Egidio Cossa, Jean-Louis Paudrat
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2010
pagine: 224
Renzo Mongiardino. Architettura da camera
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2016
pagine: 223
"Lasciando da parte i fatti personali e sgombrando il campo dai ricordi, la questione Mongiardino non può essere archiviata tra il silenzio degli storici dell'architettura e il culto dei reduci. Diventa necessaria la messa a punto di strumenti con cui sfuggire all'uso di quei superlativi che nascondono il nulla critico. E non si può più nemmeno utilizzare, quasi fosse un passepartout, l'elogio d'obbligo degli artigiani che hanno accompagnato, giorno dopo giorno, la carriera dell'architetto lastricata di successi, a cui ha corrisposto, con un contrappasso di cui non conosco paralleli, una sostanziale estromissione dalla storia. Al massimo qualche menzione tra i fatti di costume. E perché? Per non avere realizzato edifici pubblici? Per non avere frequentato il razionalismo, prima, né il postmodernismo, poi? Per scontare il peccato di avere fatto le case di alcuni dei committenti più potenti della terra? Perché non è successo così per Tommaso Buzzi né sta succedendo così per Peter Marino? Che tema per un Francis Haskell di oggi." (Giovanni Agosti)
L'occhio di Caravaggio
Clovis Whitfield
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2011
pagine: 279
L'occhio di Caravaggio è dedicato ad alcuni anni cruciali dello sviluppo del pittore, alla ricerca degli elementi che lo hanno reso rivoluzionario. L'autore ragiona che questa rivoluzione si deve attribuire al campo della tecnica piuttosto a quello dello stile, e che avrà comportato l'uso sofisticato della camera oscura, e dei specchi detti ustori o parabolici, sfruttando progressi ottenuti nell'ottica e nella lavorazione del vetro. Era proprio l'assenza di un insegnamento artistico per l'iconografia, per il disegno della figura umana, e per la prospettiva, che ha conferito a Caravaggio la possibilità di inventarsi un metodo del tutto nuovo per la creazione delle immagini e di trasformarsi da quello che era un artigiano di bottega di ricordi, in un nome conosciuto in tutta Europa. Gli effetti che Caravaggio otteneva attraverso il suo nuovo metodo erano sensazionali, nonostante il procedimento rimanesse misterioso. Le forze tradizionali reagivano con un'autodifesa vivace alla sfida contro il loro monopolio e al disordine che il suo esempio causava tra i giovani pittori i quali intuivano di poter saltare la lunga preparazione che la pratica della pittura aveva invece richiesto in precedenza. Nello stesso modo in cui Galileo veniva accusato di eresia per le sue scoperte clamorose, la nuova visione del mondo che Caravaggio palesava era (parimente) considerata inaccettabile.
Corti italiane nel Rinascimento. Arti, cultura, politica, 1395-1530
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2010
pagine: 441
L'arte del Rinascimento italiano è indissolubilmente legata allo sviluppo delle corti e della loro cultura. Il mecenatismo delle famiglie al potere nelle piccole città-stato italiane costituisce un fattore fondamentale per la rinascita delle arti figurative e dell'architettura, ma anche della musica, della letteratura e del teatro. Dopo un'ampia introduzione critica del curatore dell'opera, Marco Folin, la prima parte del volume si apre con un importante inquadramento storico-geografico, illustrato da 18 mappe, appositamente realizzate, che danno conto della frammentazione e della complessità politica dell'Italia rinascimentale. Seguono i saggi volti ad indagare l'influenza della committenza dei "principi" nello sviluppo della letteratura e della musica rinascimentali: dal ruolo degli umanisti a corte al legame tra musica e propaganda, dall'importanza delle rappresentazioni teatrali all'affermazione della stampa con la pubblicazione dei più celebri libri del Rinascimento: "Il cortegiano" di Baldassar Castiglione e L'"Orlando furioso" di Lodovico Ariosto. La seconda parte del volume, più estesa, è organizzata secondo una scansione geografica e copre l'intera penisola. Sono illustrate non solo le corti maggiori - Milano, Mantova, Ferrara, Urbino, Napoli, la Roma papale e la cripto-corte medicea di Firenze - ma anche quelle dei centri minori, dalla Casale dei PaleoIoghi alla Rimini dei Malatesta, dalla Carpi dei Pio alla Bracciano degli Orsini.
Passione d'Africa. L'arte africana nelle collezioni italiane
Egidio Cossa, Jean-Louis Paudrat
Libro
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2009
pagine: 224
Questo volume, introdotto da Egidio Cossa riunisce in oltre 120 tavole a colori alcune delle opere più significative delle arti dell'Africa subsahariana, selezionate non soltanto per l'intrinseco valore estetico ma soprattutto perché illustrano la formazione del gusto collezionistico italiano, dall'inizio degli anni cinquanta ai nostri giorni. Il dibattito spesso appassionato che anima oggi la cerchia sempre più ampia degli amatori ha reso necessaria la messa a punto di uno "stato dei fatti", lontana da partiti presi e dalla pretesa di esaustività. Sulla base di una cronologia sinottica che recensisce più di cinquantanni di pubblicazioni, mostre, convegni e aste, Jean-Louis Paudrat, opponendosi al luogo comune che vuole l'Italia un "parente povero" nel collezionismo d'arte africana, evidenzia un dinamismo costante provato sia dalle diverse collezioni private, spesso ricche di opere di grande qualità, sia dalla regolare organizzazione di manifestazioni pubbliche, alcune delle quali senza paragoni. Inoltre forse in Italia più che altrove, grazie a studi eruditi, si è verificata l'integrazione fortemente perseguita delle produzioni plastiche africane nell'ambito di una vera Storia dell'arte. L'opera è accompagnata da un dvd che presenta i filmati di due celebri mostre "Terra d'Africa, Terra d'Archeologia" (Roma, Centre culturel francais, 1990) e "Africa. Capolavori da un continente" (Torino, GAM, 2003-2004).
Voyage à Bandiagara: la mission Desplagnes, 1904-1905. La première exploration du Pays Dogon
Ferdinando Fagnola
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2009
pagine: 384
Questo libro racconta la storia di due lunghi viaggi di esplorazione del continente africano: quello intrapreso da Louis Desplagnes nel 1904-1905 e quello, in più riprese, di Ferdinando Fagnola, sulle tracce dell'esploratore francese. All'inizio del Novecento Desplagnes fu il primo europeo ad esplorare minuziosamente il paese Dogon (Mali) durante un viaggio di oltre 2800 km che lo portò da Timbuctu alle falesie di Bandiagara al lago Faguibine e nuovamente a Bandiagara. Durante il viaggio Desplagnes scattò oltre 400 foto (molte sono qui riprodotte) e fu quindi il primo a documentare visivamente danze, maschere, vita quotidiana e cultura materiale dei Dogon. Nel 1907 pubblicò a Parigi un libro intitolato Le Plateau Central Nigérien, presto dimenticato. L'interesse di Fagnola, scaturito inizialmente dal ritrovare nei taccuini di Desplagnes una statuetta Dogon presente nella sua collezione, si è presto esteso alle vicende di questa prima, mitica esplorazione e alla cultura Dogon. Decine di viaggi in Mali gli hanno permesso di tracciare con precisione l'itinerario di Desplagnes e di fotografare, a cent'anni di distanza, gli stessi luoghi, abitazioni, emergenze monumentali. Ma il libro non è solo il racconto di questo dimenticato viaggio di esplorazione, ma una vivace introduzione alla cultura Dogon, all'arte, ai riti, alla cultura materiali e alla geografia di questo luogo incantato, così importante per tutti quelli che si interessano all'Africa e alla sua cultura.
Andrea Lanzani (1641-1712). Protagonista del barocchetto lombardo
Silvia Colombo, Marina Dell'Omo
Libro: Copertina rigida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2008
pagine: 216
Giovan Battista Moroni. Opera completa
Simone Facchinetti
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2021
pagine: 496
Se a Luigi Lanzi i ritratti di Giovan Battista Moroni sembravano "tuttora spirare e vivere", a Roberto Longhi apparivano così "veri, semplici, documentarii da comunicarci addirittura la certezza di averne conosciuto i modelli". Che un pittore vissuto nel corso del Cinquento abbia continuato a comunicare atraverso i secoli è un fatto piuttosto eccezionale. L'attualità di Moroni spiega anche la sua recente ribalta espositiva, testimoniata dalle fortunate mostre alla Royal Academy of Arts di Londra (2014) e alla Frick Collection di New York (2019). Il lavoro di ricerca è stato condotto nel corso di molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, conservate nel territorio bergamasco e anche disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private. L'opera completa è costituita da un saggio sulla biografia e l'evoluzione stilistica di Moroni, uno sulla sua fotuna critica e il regesto generale dei documenti che lo riguardano(a cura di Giampiero Tiraboschi). Tutte le opere riferibili all'artista sono state schedate, organizzate cronologicamente e riprodotte in fotografie a colori. Il catalogo generale aggiorna e integra quello storico di Mina Gregori, pubblicato nel 1979.