Orthotes: Germanica
Dissonanze del moderno. Hegel e la moralità
Federica Pitillo
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 216
Che cosa accade quando la libertà si assolutizza e pretende di trovare soltanto in sé stessa il proprio fondamento? A partire dalla sezione dei Lineamenti di filosofia del diritto dedicata alla moralità, questo saggio attraversa alcune delle opere più significative di Hegel – dalla Fenomenologia dello spirito all’Enciclopedia e alle Lezioni di estetica – per esplorare una questione decisiva della modernità: il rapporto, spesso conflittuale, tra la soggettività morale e l’ordine etico. Hegel non espone una propria dottrina morale, ma offre una diagnosi critica dei rischi sottesi alle concezioni morali più significative del suo tempo: quando la coscienza si chiude in sé stessa, la libertà può degenerare in isolamento, depressione, inazione, egoismo e narcisismo. Il pensiero hegeliano si rivela allora sorprendentemente attuale, perché aiuta a comprendere le tensioni tra individuo e comunità, tra esigenze soggettive e legami storici, tra interiorità e mondo. In un’epoca attraversata da crisi sociali, questo saggio mostra come la filosofia pratica di Hegel possa ancora parlare al presente, fornendo strumenti per ripensare la libertà al di là delle sue deformazioni.
La destinazione dell'uomo di Fichte
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 84
Per la prima volta viene tradotto in italiano il corso che Bergson tenne nel 1898 all’École Normale Supérieure su La destinazione dell’uomo di Fichte. Una lettura diversa di Fichte che serve a Bergson per delineare i principi della propria filosofia. Da un lato, la riscoperta dell’io fichtiano che «non è semplice forma, ma potenza di creare e di produrre». Dall’altro, il riconoscimento che la filosofia di Fichte non è una filosofia della coscienza soggettiva, ma piuttosto la proposta di un rapporto fra l’assoluto e la coscienza, fra l’atto puro impersonale e l’atto soggettivo. Ed è proprio tale rapporto che Bergson rifiuta puntualmente: l’intuizione bergsoniana, diversamente da quella fichtiana, è accesso alle profondità dell’Essere mediante una totale dissoluzione dell’intelligenza nell’oceano della vita. Per cogliere la destinazione dell’uomo, dunque, non c’è bisogno di «costruzione». È la natura stessa ad avervi provveduto con un criterio evidente: la gioia.
Hegel e Spinoza, o della sostanza e del soggetto
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 254
Nella storia della filosofia moderna Spinoza e Hegel incarnano due modalità paradigmatiche, ma concorrenti, di procedere alla fondazione della totalità dell’essere e del sapere in un principio unitario. Spinoza comprende tale fondamento come sostanza infinita, Hegel come soggetto o spirito assoluto. Tuttavia, confrontandosi con Spinoza, Hegel non ne ha semplicemente rifiutato le tesi, né si è limitato a contrapporre la propria filosofia a quella del pensatore olandese. Ha cercato, bensì, di integrare la posizione di Spinoza alla propria in modo da poterla superare speculativamente. Questo esige la “vera confutazione”. I saggi qui raccolti ne esaminano la tenuta argomentativa e le implicazioni allo scopo di rintracciare lo Standpunkt facendo leva sul quale Hegel ha tentato di oltrepassare la "cieca necessità" della Sostanza per raggiungere la “libertà” del Soggetto. Saggi di: Stefania Achella, Massimo Adinolfi, Gaetano Basileo, Emanuele Cafagna, Alessandra Campo, Klaus Düsing, Giulio Goria, Pierre Macherey, Lucia Maria Grazia Parente, Gaetano Rametta, Rocco Ronchi.
Linguaggio, storia, verità. Nietzsche 150
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il 1873 è un anno cruciale nella biografia intellettuale di Nietzsche: è l’anno della stesura di Verità e menzogna in senso extramorale e della Seconda Inattuale su L’utilità e il danno della storia per la vita. È una fase complessa del pensiero di Nietzsche, ricca di conflitti e contraddizioni: le posizioni della Nascita della tragedia vengono via via abbandonate ma non sono ancora apparse le novità teoriche che emergeranno in Umano troppo umano. A centocinquant’anni di distanza da quel momento inquieto e gravido di sviluppi futuri per il pensiero di Nietzsche, il presente volume si propone di approfondirne la contraddittorietà e la ricchezza, indagando temi decisivi quali il tempo e la storia, il linguaggio e la verità, il senso della Bildung, il ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea, il filisteismo culturale, il senso dell’umanismo, la questione della memoria e dell’oblio. I saggi qui raccolti ricostruiscono così, da differenti prospettive interpretative, le principali linee di lavoro che scaturiscono dai testi nietzschiani degli anni Settanta. Saggi di: Eleonora Caramelli, Domenico M. Fazio, Gianluca Garelli, Carlo Gentili, Roberto Morani, Saša Hrnjez, Fiorenza Toccafondi, Vivetta Vivarelli.
Linguaggio, concetto e realtà. L'ontologia relazionale di Hegel
Silvia Pieroni
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 248
L’odierno interesse per il tema del linguaggio mostrato nell’ambito degli studi hegeliani affonda le proprie radici nel cosiddetto linguistic turn che ha contraddistinto buona parte della filosofia del Novecento. Questo interesse oggi deve essere ricompreso all’interno del dibattito sull’eredità di Hegel, sulla capacità, cioè, del suo pensiero di fornirci strumenti concettuali efficaci per interpretare la realtà. Il presente studio propone una rilettura del sistema hegeliano con il duplice obiettivo di misurare l’impegno ontologico che Hegel si è assunto con la sua filosofia speculativa e di delineare l’influenza che su di essa ha esercitato la linguistica sette-ottocentesca (soprattutto Herder e Wilhelm von Humboldt). Infatti, riflettendo sulla capacità relazionale del segno e, di conseguenza, sulla funzione di mediazione svolta dal linguaggio tra pensiero ed essere (tra soggetto e oggetto) Hegel ha elaborato quella che possiamo definire un’ontologia relazionale. Quest’ultima appare una risorsa concettuale valida anche a livello teorico per pensare sia il carattere marcatamente interattivo e intersoggettivo del rapporto fra soggetto e realtà, sia l’istanza inclusiva che anima la filosofia hegeliana, stando alla quale la costruzione della realtà comporta una costante apertura all’alterità.
Alterità, critica, intersoggettività. Il contributo della «Scienza della logica» di Hegel alla Teoria critica
Giovanni Andreozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 382
Gli esiti del pensiero contemporaneo pongono la necessità di ripensare la relazione tra i soggetti in modo da conservare sia l’istanza individuale – l’autorealizzazione – sia la reciprocità universale – ciò che impedisce a quell’istanza di convertirsi in irrigidimento e chiusura del sé. In termini propriamente speculativi, ci troviamo di fronte al problema di “comprendere l’alterità” e dunque, al contempo, il suo rapporto con la dialettica. Dialettica e alterità possono esser pensate solo nel loro rapporto e quindi nella reciproca limitazione. La logica speculativa intende offrire una configurazione di questo rapporto mostrando come la realizzazione di ogni singola determinazione logica-ontologica possa avvenire solo nella relazione-ad-altro. Comprendere l’alterità attraverso la Scienza della logica significa situarsi a un livello diverso da quello delle prospettive anti-dialettiche – l’esplosione delle differenze – o dalle prospettive dialogiche – l’alterità come sfondo reiterativo dell’argomentazione. Significa comprendere l’alterità come strutturazione logico-ontologica delle determinazioni, che Hegel denomina negatività autoriferita. Prefazione di Christoph Menke.
Lukacs in questione. Storia e coscienza di classe cento anni dopo
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 172
Pubblicata nel 1923, in un periodo storico di forti turbolenze sociali e animato da grandi speranze di cambiamento dell’assetto politico mondiale, Storia e coscienza di classe di György Lukács è l’opera di filosofia marxista che ha maggiormente segnato la cultura del Novecento, suscitando vivaci dibattiti e influenzando numerose generazioni di intellettuali con il suo innovativo apparato concettuale, a partire dalla categoria della reificazione (Verdinglichung). I saggi qui raccolti per celebrarne il centenario intendono focalizzare i temi e i motivi più qualificanti dell’eredità di questo capolavoro filosofico del ventesimo secolo: la rivalutazione del pensiero di Hegel, il ritorno all’originaria prospettiva di Marx per rinnovare il marxismo al di là dei fraintendimenti della Seconda Internazionale, l’innalzamento della nozione di totalità a ratio essendi della dialettica marxista. Osservato da diverse prospettive, il volume di Lukács si rivela così un laboratorio filosofico, politico, culturale di primaria grandezza, il cui disegno programmatico di valorizzare la dialettica come chiave di comprensione della realtà storica oltrepassa l’epoca della sua genesi e raggiunge il presente dell’attuale società capitalistica. Saggi di: Attilio Bruzzone, Gianluca Garelli, Roberto Morani, Gaetano Rametta, Salvatore Tinè.
Fondazione dell'intera dottrina della scienza
J. Gottlieb Fichte
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 286
Il manoscritto distribuito da Fichte in forma di dispense agli «uditori» delle sue lezioni nel giugno 1794, e poi dato alle stampe in due emissioni successive con il titolo di Fondazione dell’intera dottrina della scienza, fu accompagnato alla propria uscita dall’acuto disappunto del suo autore. Non un figlio indesiderato, piuttosto una sorta di parto prematuro. Inevitabile, sì, ma non per la nascita dell’auspicato sistema. Con le posteriori esposizioni della sua «dottrina della scienza», quasi preso da una febbre divorante e caparbia Fichte avrebbe cercato un nuovo metodo, un altro punto di partenza, anche una terminologia filosofica inaudita, un’ulteriore struttura epistemologica di cui dotare il sapere trascendentale. Per noi quella prima Fondazione, trascinata a valle dal flusso inarrestabile delle versioni successive, si erge nella sua fisionomia solitaria, interpellante come un masso erratico. Opera capitale e innovatrice, che parla al pensiero stesso ma destinata infine a dare ragione dello sforzo di libertà nell’esperienza intersoggettiva del mondo, rivolge al lettore contemporaneo pagine che rimangono tra le più impervie della tradizione filosofica occidentale. Ascoltarvi il timbro di una voce singolare nel «teatro del nostro spirito» è una delle sue consegne.
Ai limiti del concetto. Genesi e forma della singolarità nella logica di Hegel
Alessandro De Cesaris
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 482
Malgrado la nozione di singolarità sia un elemento ricorrente e spesso centrale all’interno delle sue opere, Hegel è stato considerato a lungo come il filosofo dell’universalità per eccellenza. Molti tra i suoi critici lo hanno accusato di aver creato un sistema in cui non c’è spazio per il singolare e in cui l’individuo viene riassorbito senza scampo nell’intero. Per ribaltare questo paradigma interpretativo, sedimentato da tempo nella letteratura critica, il presente volume offre una ricostruzione del significato e della rilevanza della nozione di singolarità nella logica di Hegel. Questa nozione viene impiegata come chiave interpretativa per analizzare gli scritti hegeliani fino alla Fenomenologia dello spirito, e poi per sviluppare una rilettura sistematica della Scienza della logica. L’obiettivo è mostrare in che senso è possibile proporre un’interpretazione complessiva del pensiero hegeliano come una filosofia della singolarità.
Lezioni sul metodo dello studio accademico
Friedrich W. Schelling
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 158
Le "Lezioni sul metodo dello studio accademico" appartengono a uno dei periodi più intensi della produzione filosofica di Schelling, a quella vera e propria fioritura di scritti che segue il Sistema dell’idealismo trascendentale e si concentra tra gli anni 1802-1804. La sponda raggiunta dopo l’abbandono della filosofia di Kant e di Fichte è in realtà il limitare di un continente nuovo: la filosofia è divenuta organo “per tutti i possibili oggetti del sapere” e aspira a farsi “sistema di tutto il sapere”. In queste Lezioni – che si possono considerare il vero e proprio manifesto della nuova filosofia speculativa – Schelling sottopone a una critica demolitrice il modo con cui i principali settori del sapere erano stati, ed erano, coltivati. Inoltre il fatto che la loro redazione cada nel periodo della più stretta collaborazione tra Schelling e Hegel attribuisce a esse un interesse supplementare.
Genesi e struttura della «Fenomenologia dello spirito» di Hegel
Jean Hyppolite
Libro
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 716
Genesi e struttura (1946) di Jean Hyppolite è il maggior commento esistente della Fenomenologia dello spirito di Hegel. In quest’opera Hyppolite – che aveva reso per la prima volta disponibile in francese la traduzione integrale della Fenomenologia – non si propone di suggerire un’interpretazione selettiva e a tesi della grande opera hegeliana ma di sviluppare un commento e una parafrasi che seguono con fedeltà il testo hegeliano, con l’intento di renderlo più perspicuo ed evidente. Ogni appiglio interno al testo viene quindi sfruttato con estrema finezza per chiarire le varie connessioni di un’opera che ha esercitato su generazioni di studiosi un fascino suggestivo pari solo alle difficoltà intrinseche che l’accompagnano. Le indicazioni più precise fornite da Hegel vengono così utilizzate con grande sapienza per gettar luce sulle zone più oscure dell’opera e per ricavarne un disegno complessivo il più convincente possibile. Hyppolite s’immedesima con l’opera di Hegel per sfruttarne tutti gli elementi interni, per riannodare il maggior numero di fili sparsi, per cavare il massimo di luce dai pochi luoghi in cui essa emerge. V’è una ragione che milita a favore del metodo globale seguìto da Hyppolite nella sua analisi sequenziale, pagina per pagina, della Fenomenologia: non considerarla un testo sviluppato in maniera unitaria. L’obiettivo è cioè quello di usare tutta la Fenomenologia per intendere tutta la Fenomenologia, attraversandola con un’indagine di esperienza per conseguire risultati più sicuri e limpidi.
La scienza della logica
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 458
«La logica è la scienza dell’idea pura, dell’idea dell’elemento astratto del pensiero. L’utilità della logica riguarda il rapporto al soggetto, nella misura in cui il soggetto si procura una certa formazione per altri scopi. La logica forma il soggetto, poiché lo esercita a pensare, essendo questa scienza pensiero del pensiero, e poiché porta ad acquisire elementi di pensiero ed anche in forma di pensiero».