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Orthotes: Germanica

La missione del dotto

La missione del dotto

J. Gottlieb Fichte

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 150

Chi è il dotto? Qual è il suo ruolo nella società? Quali sono le sue competenze specifiche e la sua funzione? E cosa s’intende quando si parla di una sua missione o destinazione? Sono queste le domande che Fichte affrontò in un corso di lezioni tenute all’Università di Jena nel 1794. Il successo straordinario tra il pubblico del tempo mostra non solo il sèguito che Fichte era capace di suscitare ma anche il fatto che il tema affrontato non era unicamente destinato a specialisti. Nel delineare la figura del dotto Fichte approfondisce la propria idea di società (e la differenza rispetto allo Stato) come un’articolazione dinamica che funziona grazie alla cooperazione tra diverse professionalità. Inoltre ci parla del modo in cui il soggetto costituisce la sua identità, della relazione tra ragione e sensibilità, della concezione aperta e progressiva della storia, di un innovativo modello di cultura, e infine della critica mossa a Rousseau. Quel che ne risulta è uno scritto limpido e agile che fornisce uno spaccato magistrale del pensiero filosofico di Fichte ma insieme spunti stimolanti per continuare a riflettere sulla funzione educativa e su quella intellettuale.
17,00

Sdoppiamenti. L'ermeneutica politica di Joachim Ritter nella Germania del Novecento

Sdoppiamenti. L'ermeneutica politica di Joachim Ritter nella Germania del Novecento

Omar Brino

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 350

Hegeliano di sinistra durante la Repubblica di Weimar e non esente da un ferale hegelismo politicamente di destra durante il terzo Reich, Joachim Ritter (1903-1974) sviluppò, nel secondo dopoguerra, uno specifico hegelismo di “centro”, insistendo sulle scissioni reciprocamente supportive, nel moderno mondo liberale, tra società civile e stato, tra esistenze soggettive e norme oggettive, tra tradizioni storiche e politica contemporanea. Nella Germania Ovest della ricostruzione tali posizioni furono particolarmente utili per declinare in un senso democratico-liberale rapporti tra esistenziale, sociale e politico che erano stati precedentemente asserviti in modo totalitario. D'altro lato, le “scissioni” impostate da Ritter mantenevano degli aspetti irrisolti e potevano costituire degli ambigui sdoppiamenti omissivi verso il passato, come autori della generazione a lui successiva – quali Blumenberg, Habermas, Tugendhat – non hanno mancato di rilevare. Studiare gli scritti di Ritter, nella loro correlazione con le diverse situazioni politiche che hanno attraversato significa affrontare questioni non marginali dei dibattiti novecenteschi sui rapporti tra politica ed ermeneutica storica.
26,00

Il cerchio del possibile. Identità, organismo e persona nella Philosophie der Natur di Nicolai Hartmann

Il cerchio del possibile. Identità, organismo e persona nella Philosophie der Natur di Nicolai Hartmann

Carlo Brentari

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 332

Nella "Philosophie der Natur" di Nicolai Hartmann (1882-1950), la natura è un processo unitario che si snoda nel tempo. Al suo interno innumerevoli sotto-processi si dipanano, si modificano, si influenzano a vicenda. In questa incessante trasformazione i singoli enti si danno una e una sola volta, con tratti di radicale contingenza, e contendono gli uni con gli altri per durare nel processo – per continuare, scrive Hartmann, a far parte del cerchio del possibile. Elementi inorganici, sistemi atomici e planetari, specie biologiche e organismi, esseri umani (di volta in volta intesi come centri psichici, soggetti conoscenti e persone), tendenze storiche e istituzioni: a seconda dello strato ontologico a cui appartengono, le entità reali dispiegano varie strategie di permanenza. Tra queste ultime spicca per Hartmann la dinamica della Konsistenz, ossia il processo di attivo mantenimento e ripresa della propria identità da parte dell’Io e della persona morale. In questo punto del pensiero hartmanniano, ontologia naturale e riflessione etica convergono. La stabilità della persona è infatti il presupposto della realizzazione concreta dei valori morali.
30,00

Ontologia naturale e storia. La genesi della «Dialettica negativa» di Adorno

Ontologia naturale e storia. La genesi della «Dialettica negativa» di Adorno

Mario Farina

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 268

«Di fronte alla possibilità concreta dell’utopia» si legge nell’Introduzione della "Dialettica negativa" «la dialettica è l’ontologia della condizione falsa». Con queste parole Adorno presenta la sua opera di maggior respiro teoretico e lo fa prestando volontariamente il fianco a tutte le critiche che a partire dagli anni immediatamente successivi alla seconda Guerra sono piovute sul suo pensiero: ai filosofi puri, che lo criticavano per la sua commistione con il mondo delle cose, ai marxisti ortodossi, che lo tacciavano di astratto utopismo, e alla nascente filosofia analitica, che vedeva nella dialettica un’astrusa riproposizione dei vizi argomentativi del pensiero metafisico. La Dialettica negativa assume allora i tratti di un’opera eretica, che si stacca da ogni tradizione e si pone di traverso rispetto alle correnti egemoni. E come tale è stata letta fin da subito. Questo libro ha invece l’obiettivo di mostrare la continuità che lega la "Dialettica negativa" alla tradizione filosofica del primo Novecento e il grande debito che Adorno ha contratto con quelli che, da amici o da nemici, ne hanno segnato il pensiero.
20,00

Rileggere Hegel. Tempo, soggetto, negatività, dialettica

Rileggere Hegel. Tempo, soggetto, negatività, dialettica

Roberto Morani

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 388

Qual è il significato attuale dell’eredità hegeliana? A questa domanda tenta di rispondere Rileggere Hegel, proponendo al lettore un percorso di approfondimento nel pensiero e nelle opere del filosofo tedesco che va al di là del canone ermeneutico dominante. Collocati fuori dagli schemi storiografici consueti (razionalismo metafisico, ottimismo ontologico, giustificazione dell’esistenza, conservatorismo politico ecc.), i concetti fondamentali della filosofia hegeliana – il tempo, il soggetto, la negatività, la dialettica – vengono sottoposti, nei dodici saggi che compongono il volume, a un’intensa attività di “rilettura” che conduce a un risultato per certi aspetti sorprendente: il pensiero di Hegel, lungi dal mostrarsi avulso dai nodi del presente, appare come un dispositivo teorico ancora capace, nonostante la distanza temporale, di gettare luce sulle oscurità del nostro tempo e sulle contraddizioni della nostra esistenza storica.
30,00

La presenza degli dèi. Filosofia e mito in Friedrich Nietzsche e Walter F. Otto tra verità e bellezza

La presenza degli dèi. Filosofia e mito in Friedrich Nietzsche e Walter F. Otto tra verità e bellezza

Francesco Cattaneo

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 274

È anzitutto con la voce dei suoi miti – miti di dèi ed eroi – che la civiltà greca antica parla a Friedrich Nietzsche e a Walter F. Otto; ed è per mezzo dell’ampiezza del domandare filosofico che entrambi i filologi intendono guadagnare una consona via d’accesso all’esperienza ellenica, cogliendola al di fuori di strutture teorico-concettuali che non le appartengono. Lungi dall’essere confinato nell’ambito letterario e retorico, il mito viene incontrato – insieme al culto – in tutta la sua forza creativa, secondo un’indagine ove, in vari modi e momenti, filosofia, filologia, scienza della religione, antropologia culturale ed etnologia si intrecciano in un complesso ordito. Un retaggio romantico persiste nel discorso di ambedue gli autori: se da una parte Nietzsche lo porta al collasso facendo emergere il fondamento dionisiaco dell’esistere nei termini di un’affermazione incondizionata del divenire e della volontà, dall’altra Otto ne riabilita la centralità assegnata alla religione quale momento chiave dell’esistenza e della storia, ma marginalizzando la dimensione «mistico-misterica».
22,00

Lezioni monachesi e altri scritti

Lezioni monachesi e altri scritti

Friedrich W. Schelling

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 320

Gli anni del secondo soggiorno di Schelling a Monaco (1827-1841) sono quelli in cui il filosofo poté godere di un successo riconosciutogli pubblicamente. Gli incarichi ufficiali da lui rivestiti avevano come perno l’attività di insegnamento all’Università, finalmente da poco trasferita nella capitale bavarese. Qui Schelling elaborerà le ben note Lezioni sulla storia della filosofia e L'esposizione dell’empirismo filosofico, nonché l’impianto delle teorie che da ultimo insegnerà a Berlino. Il volume accoglie, tutti in nuova traduzione, i testi filosoficamente più rilevanti, ma anche la significativa Prefazione a uno scritto del filosofo Victor Cousin, la lezione inaugurale tenuta a Monaco nel novembre del 1827 e il discorso agli studenti della fine del 1830. È quindi documentata la ricca attività monachese, che consente di leggere non solo il giudizio espresso dallo stesso Schelling sulla propria precedente filosofia, su Hegel e su Jacobi nel contesto di una ricostruzione della storia della filosofia moderna, ma anche di percepire l’impatto pubblico del suo insegnamento. La conclusione è affidata allo Schema antropologico, anch’esso pubblicato solo dopo la morte del filosofo.
20,00

Manoscritti economico-filosofici del 1844

Manoscritti economico-filosofici del 1844

Karl Marx

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 284

Quando nel 1932 furono pubblicati gli appunti che il giovane Marx aveva preso un secolo prima a Parigi dalle sue letture di economisti e di filosofi, questo evento editoriale fu salutato con grande entusiasmo. I "Manoscritti" provocarono una profonda revisione dell’immagine che fino allora si era avuta dell’autore del Capitale. La definizione dell’essenza umana come vita produttiva, l’analisi del rovesciamento che subisce a causa dell’alienazione del lavoro, la prospettiva di un comunismo umanistico – ecco alcuni temi da cui furono attirati gli intellettuali progressisti fino agli anni Sessanta e Settanta. I seguaci dell’ortodossia marxista, nei paesi dell’est, tentarono di rimuovere lo scandalo dei "Manoscritti", declassandoli a peccato di gioventù di un giovane hegeliano imbevuto di idealismo. Ma in Occidente, e anche tra i dissidenti dei paesi comunisti, divennero la bandiera del marxismo critico. Questa edizione italiana dei "Manoscritti", condotta sulla base della nuova edizione storico-critica (MEGA2), vuole dare un contributo a tale riflessione attraverso il vasto commento che accompagna il testo e che lo rende finalmente intellegibile appieno.
17,00

Karl Jaspers lettore di Cusano. Presupposti interpretativi ed esiti teoretici

Karl Jaspers lettore di Cusano. Presupposti interpretativi ed esiti teoretici

Pavao Zitko

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 130

Il costante impegno di ricerca speculativa di Karl Jaspers giunge a riconoscere nel pensiero metafisico di Niccolò Cusano un'autentica voce filosofica che comunica la possibilità di una rivalutazione dell'istanza antropologica mediante un percorso di crescita spirituale necessario nell'epoca contemporanea dello spaesamento esistenziale dell'umano. Jaspers rinviene in Cusano il concreto esempio storico del felice e fruttuoso connubio della dimensione pratica del vivere nel contesto delle realtà temporali del mondo e di quel continuo esercizio delle capacità spirituali lungo i sentieri della fede ai fini di un potenziamento delle capacità comprensive della mente. Attraverso il recupero del “concreto”, strutturalmente dipendente dalla dimensione metafisica della realtà, si compie un salto qualitativo di coscienza che invera l'agire etico in una prospettiva più alta di interpretazione del reale e di comprensione dell'uomo.
17,00

Il tragico nell'idealismo tedesco

Il tragico nell'idealismo tedesco

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 134

L’arte somma è stata la tragedia classica. "Maggiore bellezza non può esservi né divenire" scrive Hegel nella sua "Estetica". Nella tragedia il dolore trapassa in conoscenza: dalla lacerazione s’impara. La tragedia quasi tocca il concetto, ma non riesce ad afferrarlo, ad articolarlo: non diventa ancora logica. Proprio qui comincia il tentativo della filosofia. Saggi di: Adone Brandalise, Massimo Donà, Gianluca Garelli, Sergio Givone, Marco Moschini, Gaetano Rametta, Francesco Valagussa.
17,00

Il sacro in Martin Heidegger. I «venturi» e «l'ultimo Dio»

Il sacro in Martin Heidegger. I «venturi» e «l'ultimo Dio»

Marco Viscomi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 224

Sembra impossibile parlare del pensiero di Martin Heidegger senza ripetere ciò che la critica ha già acquisito ormai da tempo. D’altro canto, parrebbe superfluo interrogarsi su questioni dalle quali un mondo sempre più secolarizzato e sordo al linguaggio del sacro si mostra deciso a fuggire. E tuttavia, la perenne domanda filosofica sull'essenza dell’umano, del divino e dell’intera realtà, interpella costantemente ogni singola persona che decide di incamminarsi sui sentieri del pensare. È così che la strada dell’originario continua sempre a sporgersi verso le domande prime e ultime, che abitano nel più profondo intimo di ciascuno di noi. Questo volume rappresenta un passo lungo tale via speculativa e di discernimento. L’alveo dal quale si dipana l'impegno di ricerca dell'autore prende avvio dai famosi Contributi alla filosofia del filosofo di Messkirch, stagliandosi però oltre essi, in direzione del nostro presente e di possibili orizzonti futuri. Attraverso la chiarificazione di come Heidegger intende i modi d’essere dell’uomo e di Dio viene così alimentata la fiamma del pensare originario che vive e si innalza dall’interno della nostra coscienza.
20,00

Trascendenze immanenti. Da Kant a Marcuse

Trascendenze immanenti. Da Kant a Marcuse

Jacopo Vignola

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 144

Il volume centra l'attenzione sul sapere filosofico inteso come capacità di superare le pre-stabilite categorie della realtà e del pensiero evitando la dipendenza da un piano che non sia quello concreto-immanente da cui si schiudono le molteplici prospettive di lettura fornite. È infatti solo interpretando la trascendenza come azione del trascendere, del superare, che diventa possibile, per la filosofia, riscattare la verità che le è propria. Dal giudizio estetico kantiano alla «sensibilità radicale» di Marcuse, passando per l'orizzonte energetico del pensiero di Stirner e l'eterno-differire di Nietzsche, l'autore scorge uno spazio problematico comune, in grado di creare connessioni e ponti comunicativi spesso trascurati dalla storiografia tradizionale. In tal senso, sfuggendo ad ogni forma di riduzionismo o di tecnicismo accademico, l'andare-oltre della filosofia rivela il suo incomparabile fascino e la sua sempre più urgente necessità.
17,00

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