Prospettiva Editrice: Costellazione Orione
La rivoluzione cristiana
Dario Lodi
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 95
La grande evoluzione intellettuale dell'uomo: la centralità del cristianesimo nel processo e i fenomeni di umanizzazione del sovrannaturale in una sintesi estrema ed estremamente originale.
Pinocchio. Le ragioni di un successo
Michele Capitani
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 191
Perché un celeberrimo giornalista dell'Italia risorgimentale, volontario nelle guerre d'Indipendenza, a 55 anni suonati manda all'editore una "bambinata" che parla di un burattino? Quanto c'è dell'interessante vita di Carlo Lorenzini, detto Collodi, nelle "Avventure di Pinocchio?" Perché questo donnaiolo scapolone, che vivrà con la madre anche da anziano, mette una sola donna tra i più di sessanta personaggi del suo capolavoro? E perché la Fata risulta tanto crudele? Perché Pinocchio è di legno? Perché piange per Lucignolo? Perché più di un terzo delle vicende del libro avviene di notte? Perché è del tutto assente la tecnologia, eppure è un'opera attualissima nella nostra post-moderna società dell'amore liquido"? In quanti modi si camuffa il diavolo? Perché nessuno si ricorda del serpente del cap. XX? A tutte queste, e a molte altre domande, vuole rispondere questo saggio, che dà conto di quanto "Le avventure di Pinocchio" sia un testo sempre divertente e fecondo di stimoli, e universale come ogni grande classico della letteratura.
La teoria dei media nel pensiero di Anders
Alessio Nencioni
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 64
Autore poco noto e non sufficientemente apprezzato, Günther Anders ha precocemente intuito i profondi mutamenti antropologici prodotti dai media, di cui coglie tra l'altro la capacità di costruire e sostituire la realtà, di penetrare nelle coscienze e di isolare e passivizzare i soggetti. Ben venga dunque un libro sul suo pensiero che ne mostra il carattere acuto e precursore delle più sofisticate teorie contemporanee dei media, da McLuhan a Bourdieu a Baudrillard.
Buone regole. Il vademecum del brigatista
Gianremo Armeni
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 157
Quando un compagno prende possesso di una casa dell'Organizzazione il suo primo compito è quello di costruirsi, nei dettagli anche minimi, come una figura sociale ben definita. Se ad esempio si è assunto il ruolo di artigiano bisognerà uscire di casa prima delle otto del mattino e non rientrarci fino alle 12:30, riuscire alle 14 e rientrare dopo le ore 19... Se si usa l'automobile guardare costantemente nello specchietto retrovisore e fare dei giri viziosi in strade poco frequentate. Se si usano i mezzi pubblici cambiare almeno un mezzo durante il percorso, scegliendo una fermata dove sia possibile controllare la situazione... I rapporti con i familiari vanno di regola troncati... Regole per la scelta della casa. Regole per l'uso dell'automobile. Regole per gli appuntamenti. Regole di comportamento per la condotta pubblica. Regole per l'abbigliamento. Ogni ambito della clandestinità dei militanti brigatisti era rigorosamente disciplinato da norme, la cui rigida osservanza ha consentito al "partito armato" una decennale longevità. I primi insegnamenti tramandati dalle guerriglie latino-americane.
Il tempio della discordia. Giuseppe Banchetti, ovvero le peripezie di un pastore evangelico socialista (1890-1926)
Luca Contini
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 219
Alla fine dell'Ottocento, oltre ai soldati dei Savoia, ci furono altri piemontesi che discesero la penisola per unificare l'Italia. La piccola e antica chiesa valdese, uscita dal ghetto delle sue valli alpine, si alleò allo stato liberale e si prodigò nel compito immane e illusorio di conquistare la nuova nazione al vangelo della fede riformata. Tra fervide speranze e brucianti sconfitte, in mezzo a diatribe e contraddizioni insanabili, un curioso personaggio ci ha lasciato nel suo carteggio un vivido ritratto di quei tempi. Si tratta di Giuseppe Banchetti, pastore socialista in una chiesa conservatrice, integerrimo fino alla molestia e maldestro sino all'imbarazzo, però amatissimo dagli umili. La sua narrazione brillante e pungente riemerge qui senza piú censure, aprendo uno squarcio illuminante sulla chiesa valdese di quegli anni, ma anche declinando nella vita quotidiana la grande storia che tutti conosciamo, restituendo a un'epoca passata quel calore umano ancora cosí intimo ad ognuno di noi.
La porta sul giallo
Enrico Luceri, Sabina Marchesi
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 234
Quello che in altri paesi viene comunemente denominato il filone poliziesco, da noi in Italia, dove nutriamo una vera e profonda passione per le sfumature di significato, viene chiamato in molti modi diversi, ognuno dei quali identifica un preciso filone derivato dal ceppo originario: il giallo. Si definisce giallo un genere letterario o cinematografico incentrato sul compimento di un'azione criminosa, di solito un omicidio, il cui responsabile viene scoperto e punito dalle forze dell'ordine o più sovente da un investigatore solitario. La differenza dei generi sta tutta nel rilievo che viene dato alle varie fasi dell'azione sul piano narrativo: in alcuni casi il centro della narrazione è la caccia all'assassino, in altri casi si incentra tutto sulle condizioni psicologiche che hanno portato al crimine, altre volte invece l'attenzione è focalizzata interamente sulle indagini e sulle modalità investigative che conducono alla scoperta del criminale, e in altri casi ancora si pone come fulcro della storia il compimento stesso del delitto, che ci viene mostrato dettagliatamente in tutto il suo orrore.
La verità sulla fine dell'U.R.S.S.
Gianni Viola
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 184
Il 17 marzo 1983 sull'International Herald Tribune compariva la Dichiarazione di Ronald Reagan, secondo cui "L'Unione Sovietica è la concentrazione del male nel mondo contemporaneo". Un quarto di secolo dopo, il 25 aprile 2005, il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, dichiarava che "Il crollo dell'U.R.S.S. è stata la più grave catastrofe del XX secolo, un vero dramma per il popolo russo", in ciò confortato dall'analogo giudizio espresso sei anni prima dallo scrittore e filosofo, Aleksander Zinoviev, dissidente, ritornato in Patria dopo 21 anni di esilio, e ora riavvicinatosi sulle posizioni del comunismo. Ma perché l'URSS fu distrutta e da chi? I motivi che ne furono alla base vanno ricercati non già nella questionedei "diritti umani", bensì nell'impedimento obiettivo che l'URSS operava sul proprio territorio contro il sistematico saccheggio di risorse umane e naturali, correntemente praticato sia sul piano nazionale, sia su quello internazionale, attraverso le politiche neo-coloniali dell'imperialismo odierno.
L'ostinazione laica. L'esperienza giornalistica di Arrigo Benedetti
Alberto Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 100
Grande giornalista e direttore di periodici che hanno fatto la storia del giornalismo italiano del dopo guerra, quali l'Europeo e L'espresso, oltre che prolifico romanziere, Arrigo Benedetti (1910-1976) non ha tuttavia goduto di una fama postuma all'altezza della sua levatura intellettuale e morale. Pur essendo riconosciuto come un caposcuola e un innovatore anche dal punto di vista tecnico, il suo nome, a differenza di altri famosi professionisti della carta stampata del nostro Paese, non è divenuto patrimonio collettivo di un pubblico più vasto di quello costituito dagli addetti ai lavori. Eppure, a quasi trentacinque anni dalla sua morte, la figura intellettuale di questo grande lucchese, laico e radicale, coetaneo e amico di Mario Pannunzio, si staglia nell'orizzonte della cultura italiana del XX secolo come uno delle più autorevoli voci liberali. Con questo studio si è inteso soffermarsi su un periodo limitato della sua vastissima produzione giornalistica, quello della collaborazione con Panorama, settimanale per cui, subito dopo il doloroso strappo con Eugenio Scalfari e L'espresso, tenne una rubrica intitolata "I Tempi", dal 1967 al 1969.
I Nisei in guerra. La partecipazione dei nippoamericani alla campagna d'Italia (1944-1945)
Andrea Giannasi
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 228
Pearl Harbour, 7 dicembre 1941. Il Giappone attacca gli Stati Uniti spingendo la potenza nordamericana ad entrare in guerra. In quel giorno inizia anche la storia della segregazione e dell'internamento di 120.000 americani di origine nipponica. Il governo americano con il Presidente Roosevelt fa costruire 10 campi di ricollocazione per "gli stranieri nemici". Tra quei reticolati nasce lo spirito di combattimento dei giovani Nisei verso la bandiera a stelle e strisce. Nascono così il 100° Battaglione e il 442° reggimento di fanteria americana composti da soldati di origine giapponese. Giunti in Italia nel giugno del 1944 combatterono a Cassino, Anzio, Livorno, Firenze. A ottobre furono spostati in Francia a Biffontaine e poi dal marzo del 1945 tornarono in Italia per sfondare la Linea Gotica nel settore tirrenico. Con 18.143 decorazioni individuali quella dei Nisei è stata l'unità più decorata della Seconda Guerra Mondiale.
Omosessuali? Compagni che sbagliano. Omosessualità e comunismo: ciò che non bisogna sapere
Enrico Oliari
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 209
George Sorel. Le mutazioni del sindacalismo rivoluzionario
Pietro Accame
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 161
La lettura delle opere di Georges Sorel - ora che son passati tanti anni dalla sua morte, ora che la maggior parte dei suoi temi politici sembrano aver cambiato radicalmente di segno - può motivare più di un interesse. Il suo eclettismo, l'originalità dei suoi contributi - anche in campo scientifico e filosofico -, la sua formazione, da ingegnere prima e autodidatta poi, e la sua posizione di solitario nella cultura del suo tempo, anche la limitatezza e le specifiche caratteristiche delle aree geografiche in cui il suo nome era noto, hanno meritato l'attenta curiosità di molti studiosi ai quali si deve, ormai, una letteratura cospicua e significativa. George Sorel (1847-1922), teorico del sindacalismo rivoluzionario e della violenza operaia, critico di Marx, difensore strenuo dell'etica proletaria, fugace compagno di strada dell'Action Française, nemico della democrazia e degli intellettuali al potere, apologeta della rivoluzione bolscevica e punto di riferimento della cultura fascista. Un'originale analisi del suo pensiero nel tentativo di ridurne l'apparente contraddittorietà.

