Libri di Andrea Giannasi
La scelta. 8 settembre 1943. Storie di uomini che dissero no
Pasquale Alessandro Campo
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2025
pagine: 281
Attraverso lo studio, la ricerca e la fedele trascrizione di una mole consistente di materiale inedito, composto da corrispondenze, documenti e fotografie, ora possiamo dare voce, trasmettere le emozioni, dare un volto a cinquecento soldati italiani che con il loro rifiuto a collaborare con i nazifascisti, scelsero l’internamento in Germania. I militari italiani del Regio Esercito caduti prigionieri delle truppe tedesche all’indomani dell’8 settembre 1943 pagarono a caro prezzo il loro no, diventando Internati Militari. Una definizione sconosciuta alle convenzioni internazionali, creata da Hitler per poter usare gli italiani come lavoratori coatti. Dai lager nei quali sofferenza e morte furono compagne, le storie accompagneranno i lettori in un viaggio tra dolore, fame, sfruttamento, ma che, alla fine, ci riconsegnerà degli uomini con un’identità e non soltanto dei numeri di matricola. Un libro unico nel suo genere, per conoscere, per capire, per ricordare, per chi ancora cerca. Un libro che contiene 261 cartoline e lettere; 46 documenti inediti; 10 fotografie, che raccontano la storia di 500 Internati Militari Italiani.
L'XI zona patrioti «Pippo». Le relazioni dei comandi
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2018
pagine: 224
Scritta tra gli anni quaranta e cinquanta recuperando documenti, rapporti e appunti, la Relazione sull’attività svolta dalle unità di patrioti operanti alle dipendenze del Comando XI Zona, raccoglie nomi, luoghi, date ed eventi. Manrico Ducceschi, nome di battaglia “Pippo”, è stato un comandante autonomo, ovvero non permise l’ingresso e ingerenze politiche da parte di commissari o funzionari di partito nella vita della formazione. La lotta di Liberazione era un fatto militare che doveva articolarsi su specifiche regole di spostamento, alloggiamento, ingaggio e combattimento. Gli ideali era quelli puri della lotta di Liberazione. Gli obiettivi per costruire un mondo migliore, dopo averlo liberato dalla tirannia del nazismo e del fascismo, nel quale eguaglianza, libertà e fraternità dovevano rappresentare le colonne portanti della nuova nazione. L’impegno di Pippo e dei suoi patrioti (volle con fermezza distinguerli dai partigiani) era dunque ideale non partitico e per questo una volta raggiunti dagli Alleati sono proprio questi a rifornire l’unità e porla in combattimento sulla Linea Gotica a partire dall’ottobre del 1944.
La passione per il volo. Storia di un aliantista d'assalto (Casabianca 1941-Bergamo 1945)
Ivano Guidi, Andrea Giannasi
Libro: Libro rilegato
editore: Garfagnana Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 100
Un giovane perito aeronautico con la passione per il volo, diventa aliantista a Casabianca con il tenente Valentino Cus; fa parte delle squadre S.R.A.M. (Squadre Recupero Aeromobili e Motori) dell'aeroporto militare "A. Dell'Oro" di Pisa; è allievo di Plinio Rovesti e fa servizio dal dicembre del 1943 a Venegono agli aerosiluranti S.M. 79 del gruppo di Carlo Faggioni che annovera tra gli altri Marino Marini e Irnerio Bertuzzi. Assiste il 29 marzo 1944 alla cattura di un B24 Liberator che scambiando la Svizzera con l'Italia si era trovato con l'intero equipaggio in campo nemico. Vive i tentativi di rinascita del corpo degli aliantisti d'assalto con il capitano Adriano Mantelli e infine è a palazzo Suardi a Bergamo con lo stato maggiore dell'A.N.R. e il colonnello Baylon. Con la storia di Ivano Guidi si percorre in prima persona la storia dell'aviazione militare italiana.
La guerra a Lucca. 8 settembre 1943-5 settembre 1944
Andrea Giannasi, Marco Vignolo Gargini
Libro: Libro rilegato
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2014
pagine: 272
"La Guerra a Lucca", un saggio che delinea, attraverso la ricostruzione dei tanti eventi accaduti tra l'8 settembre del 1943 e il 5 settembre 1944, i piccoli e i grandi fatti della storia della Seconda guerra mondiale, che hanno attraversato la città del Volto Santo. Tanti momenti luttuosi tra il giorno della resa senza condizione dell'Italia agli Alleati e il giorno della Liberazione. Lo studio si divide in tre sezioni. La prima dedicata alla storia delle vicende accadute a Lucca con i tanti protagonisti, da Carlo Del Bianco a Don Aldo Mei, da Roberto Bartolozzi ad Augusto Mancini. La seconda offre al lettore i giorni della ritrovata libertà, attraverso le pagine del "Notiziario Lucchese", organo di stampa del Comitato di Liberazione Nazionale. Dai lutti alla forza per ritrovare lo spirito democratico, dalle privazioni alla ricostruzione con i tanti problemi: dal mercato nero alle ingiustizie piccole e grandi di una città in guerra. Infine la terza parte raccoglie documenti inediti provenienti dal Bundesarchiv-Militärarchiv di Friburgo. La provincia di Lucca osservata tra il 1943 e il 1944 dagli occupanti tedeschi.
Il Brasile in guerra. La Força Expedicionária Brasileira in Italia (1944-1945)
Andrea Giannasi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 147
La partecipazione del Brasile alla Seconda guerra mondiale appartiene alla sezione della memoria storica rimossa. Eppure nell'estate del 1944 giunsero in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.000 soldati che formarono la Forza di Spedizione Brasiliana conosciuta come FEB (Força Expedicionária Brasileira). Dopo innumerevoli difficoltà di preparazione - l'esercito del paese sudamericano seguiva tecnica e tattica legate alla scuola di guerra francese - i brasiliani entrarono in linea di combattimento nella zona di Vecchiano a Pisa alla fine del mese di agosto del 1944. Dopo aver liberato Massarosa e Camaiore, e aver tenuto un buon comportamento nella fase di inseguimento delle truppe naziste in ritirata, i soldati al comando del maresciallo Mascarenhas de Moraes furono spostati in Valle del Serchio. Qui, dopo aver superato Borgo a Mozzano, liberarono Barga e Gallicano trovando per la prima volta le rigide posizioni della linea tedesca. Spostati nel settore centrale degli Appennini subirono la dura sconfitta di Monte Castello, che superarono solo a febbraio, quando il corpo di spedizione, dopo aver ricevuto un adeguato e completo addestramento, riuscì ad avanzare catturando più di ventimila prigionieri a Fornovo.
Alla memoria dei caduti di Castelnuovo di Garfagnagna nella grande guerra. Storie di soldati nella prima guerra mondiale (1915-1918)
Libro: Libro in brossura
editore: Garfagnana Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 186
Questo lavoro nasce intorno alla ripubblicazione di un opuscolo che uscì nel 1923, a cura dell'Associazione Nazionale dei Combattenti, dove si intendeva ricordare i compagni caduti in guerra. Immediatamente dopo il termine della guerra divenne fin da subito urgente commemorare chi aveva perso la vita in un conflitto atroce, disperato, a tratti insensato e disumano. Coloro che erano tornati, che erano scampati ai bombardamenti, alla morte durante gli assalti, alle malattie, non potevano dimenticare. Così a Castelnuovo di Garfagnana come avvenne in altri migliaia di luoghi in tutta Europa, gli uomini si fermarono e incisero i nomi dei caduti a perenne memoria. Piantarono alberi costruendo parchi e vie della Rimembranza, perché nessun oblio, nessuna dimenticanza, doveva calare su quei combattenti. A Castelnuovo al convento dei Cappuccini, venne affissa una lapide e lungo la via che conduceva al luogo piantati alberi con su scritto per ogni fusto il nome dei soldati caduti. Salire per quella via significava compiere una sorta di calvario, di via Crucis, da fare con il cappello in mano e la mente fredda verso quegli orrori.
La Linea Gotica in Garfagnana. Attraverso le fotografie di Attilio Viziano
Andrea Giannasi, Moreno Maffucci
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2017
pagine: 174
Attilio Viziano nel 1944 a Verona entrò a far parte della Compagnia Operativa di Propaganda dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. L’unità, posta al comando del Ten. Col. D'Aloya con sede in via Brera a Milano, aveva il compito di documentare l’andamento della guerra rifornendo i giornali di fotografie e i cinegiornali di immagini. Nel giugno i fotografi e cineoperatori della nuova unità vennero inviati a Venezia per effettuare un corso sull'utilizzo delle macchine da presa svolto da operatori dell’Istituto Luce. A fine agosto, come tutti i corrispondenti di guerra tedeschi, gli italiani vennero inviati in Germania per completare l'addestramento militare, che venne effettuato presso il campo di Heuberg, dove trovarono i bersaglieri della divisione “Italia”. Rientrato in Italia Viziano seguì il Btg. “Bassano” in Val Maira, poi si trasferì in Liguria dove visitò il Btg. Bersaglieri Difesa Costiera schierato lungo il fronte francese in provincia di Imperia. Qui visitò anche le unità della “San Marco”. Nel marzo del 1945 raggiunse la divisione “Italia” in Garfagnana Il fotografo Attilio Viziano fu operativo sulla Linea Gotica per circa un mese.
I militari italiani nei campi di prigionia francesi Nord Africa 1943-1946. Memoriale del Toppa club
Andrea Giannasi
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2019
pagine: 306
Il 13 maggio 1943 la 10° Armata italiana in Tunisia si arrese agli Alleati. Caddero nelle mani degli inglesi e degli americani 140.000 italiani, dei quali 37.500 vennero consegnati ai francesi. Per questi militari iniziò un periodo di lunghe marce nel deserto, tra furti, fame, disperazione, umiliazione e tormenti. Prigionieri dei goumiers, degli spahis, dei soldati senegalesi, comandati da ufficiali francesi astiosi e vendicativi, i soldati italiani fino al 1946 furono in balia dell’esercito di De Gaulle, che ne portò a morte quasi 4.000. Il libro raccoglie le memorie, i diari e le testimonianze di Quinto Bonapace, Ernesto Buttura, Luigi Calì, Delio Comucci, don Giacomo Franco, don Aurelio Frezza, Ezio Mesolella, Otello Morani, Enrico Pradelli, Giovanni Rogiani, Camillo Tacchi, Francesco Traversa, Gino Cavani. Tutti reduci che al ritorno in Italia fondarono l’associazione “Toppa club” per non dimenticare e ricordare come una toppa di stoffa cucita sulle logore divise sia stata per migliaia di uomini l’unico distintivo, l’unico documento, l’unico segno di appartenenza per quasi tre anni di prigionia.
Carabinieri in trincea. Luigi Lucchesi da Caporetto al Ponte di Perati con il 3° Battaglione Carabinieri Reali
Andrea Giannasi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il volume ricostruisce la storia di Luigi Lucchesi combattente volontario nella Prima guerra mondiale caduto, dopo Caporetto, prigioniero degli austro-ungarici. Lucchesi entrò dopo la Grande Guerra nei Carabinieri Reali servendo in Italia e in Libia. Allo scoppio del Secondo conflitto mondiale con il 3° Battaglione Carabinieri Reali, venne impiegato nell’inverno tra il 1940 e il 1941 sul fronte greco albanese. Il Capitano Luigi Lucchesi, combatté a Klisura, ricevendo la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, lasciando il diario inedito dei durissimi combattimenti sostenuti dai Carabinieri Reali in prima linea. Al termine delle operazioni rimase in servizio in Albania fino all’8 settembre 1943 quando il battaglione si rifiutò di continuare la guerra accanto ai tedeschi. Riuscì a sottrarsi alla cattura e alla deportazione nel campo di concentramento di Częstochowa, rimanendo latitante fino alla fine della guerra. Dopo essere stato arrestato dalla polizia albanese per aver tentato di imbarcarsi per l’Italia e aver trascorso alcuni mesi in carcere a Durazzo venne finalmente, nel novembre del 1945, rimpatriato e reintegrato in servizio.
Dall'eccidio Tellini all'invasione di Corfù. Mussolini e l'Italia fascista. Agosto-settembre 1923
Andrea Giannasi
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2020
pagine: 202
La mattina del 27 agosto 1923 sul confine greco-albanese la delegazione italiana incaricata dalla Conferenza degli Ambasciatori di tracciare i confini tra Grecia e Albania venne trucidata. A morire il generale Tellini, il maggiore Corti (medico della spedizione), il tenente Bonaccini, aiutante di campo di Tellini, l’autista Farnetti, e l’interprete albanese, Thanassi Gheziri, un epirota di Leskovik. Benito Mussolini, presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri in carica dal 31 ottobre 1922, accusò il governo di Atene inviando la flotta della Regia Marina, che dopo un breve bombardamento occupò l’isola di Corfù. L’Italia fu scossa da un impetuoso moto antiellenico e antislavo esposto in questo saggio grazie ai documenti d’archivio e ai giornali dell’epoca. Il governo di Roma pretese il pagamento di una ingente somma di denaro come risarcimento e l’umiliazione di Atene, mentre Londra e Parigi osservavano la prima uscita ufficiale di Mussolini in chiave internazionale.
L'eccidio della Certosa di Farneta. Il ruolo del Clero lucchese nella Resistenza
Walter Ramacciotti
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2021
pagine: 288
Nella notte tra l’1 e il 2 settembre 1944 trenta soldati tedeschi appartenenti alla 16^ SS-Panzergrenadier Division “ReichsFührer - SS” fecero irruzione nella Certosa di Farneta a Lucca, arrestando i monaci Certosini e i civili che tra quelle mura avevano trovato rifugio. Dopo il trasferimento in camion verso Nocchi, a Villa Graziani, iniziò il martirio che portò all’uccisione di dodici Certosini e alle stragi di Pioppetti, delle Fosse del Frigido e di uccisioni sul Montemagno e a Carrara. I prigionieri che non vennero giustiziati furono trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli, dal quale molti partirono per la Germania. Questo saggio oltre che affrontare, grazie a numerose testimonianze edite e inedite, la tragica vicenda della Certosa, rende testimonianza del ruolo che molti sacerdoti lucchesi hanno avuto nel difendere, proteggere, nascondere i perseguitati e i ricercati dai nazisti e dai fascisti.
Pastore «niente» buono. Don Aldo Mei. Ruota 3 marzo 1912 – Lucca 4 agosto 1944
Simonetta Simonetti
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2021
pagine: 156
La sera del 4 agosto del 1944 fuori porta Elisa a Lucca, i tedeschi, dopo un processo sommario, fucilarono il parroco di Fiano Don Aldo Mei. Reo di essere stato vicino ai partigiani che comunicava e presso i quali celebrava la S. Messa, ma anche di aver nascosto un ebreo e tenuto una radio. Ma fu soprattutto colpevole per aver prestato la carità a chi nei momenti bui della guerra, aveva bisogno e tendeva la mano in cerca di aiuto. Don Aldo Mei rappresenta il clero lucchese, che pagò il più alto tributo di sangue durante la guerra civile tra il 1944 e il 1945. Il Pastore “niente” buono, come fu definito dai tedeschi, non si sottrasse al proprio ministero e rimase accanto alla sua comunità fino in fondo. Proprio come Don Innocenzo Lazzeri a Sant'Anna di Stazzema, Don Michele Rabino a Bardine di S. Terenzo, Don Luigi Ianni a Vinca.