Quodlibet: Quodlibet studio. Analisi filosofiche
Wittgenstein tra Vienna e Cambridge. Origine e rapporti con la cultura e i pensatori del suo tempo
Brian McGuinness
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 180
I saggi qui raccolti costituiscono un breve spaccato dell’inestimabile contributo di Brian McGuinness alla ricostruzione della biografia di Ludwig Wittgenstein, del vasto apparato documentario che la sorregge e di quello che egli chiama il genetic account del suo pensiero. Il contesto culturale delle due patrie wittgensteiniane, Vienna e Cambridge, è esplorato nei densi saggi che illuminano l’alta collocazione sociale della famiglia di origine, il complesso rapporto con l’ascendenza ebraica, l’influenza sulla sua formazione delle opere di Hertz, Boltzmann, Frege. Altri saggi offrono una impeccabile rappresentazione del pensiero del giovane Wittgenstein sullo sfondo della Cambridge di inizio secolo, in cui si manifesta l’interesse per la logica matematica di Russell e hanno luogo gli incontri con Keynes, Moore, Ramsey e i membri del Bloomsbury Group, anch’essi ispiratori degli studi preparatori del Tractatus. Documenti della post-Tractarian phase sono i saggi sul Circolo di Vienna, sulla musica, la letteratura, la psicoanalisi, sui due mentori – Ramsey e Sraffa – del nuovo approccio antropologico ai temi del linguaggio e del significato. Chiude il volume il testo dell’intervista rilasciata da McGuinness nell’ultimo anno di vita, in cui sono incisivamente ripercorse le linee del suo iter filosofico.
Logica e tumulti. Wittgenstein filosofo della storia
Marco Mazzeo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 175
Wittgenstein è il filosofo del Novecento: ha promosso il linguaggio al centro del dibattito contemporaneo, ha combattuto senza tregua il mito dell'interiorità, il lamento soddisfatto del «nessuno mi può capire». Ciò non toglie, purtroppo, che sia un autore miope nei confronti di una dimensione fondamentale della vita umana: la storia. Quando è in gioco il tempo che non riguarda le ere geologiche o le categorie grammaticali, ma i tumulti politici e la trasformazione del vivere comune Wittgenstein mostra un deficit visivo di parecchie diottrie. Tramite un'analisi testuale filologicamente rigorosa e la pubblicazione di numerosi passi inediti, il libro discute i limiti di un pensatore decisivo. Per evitare di costruire una filosofia che galleggi in un eterno presente, occorre approfondire quell'antidoto che Wittgenstein chiama «storia naturale». Solo lavorando a una nozione anfibia che chiarisca il legame fra corpo e linguaggio, biologia e istituzioni sarà possibile costruire un materialismo all'altezza del XXI secolo.
Sulla verità e scritti pragmatisti
Frank Plumpton Ramsey
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 241
Sulla verità è una delle opere incompiute di Ramsey. Preparata da studi e articoli, concepita come un libro organico sui temi della verità e della probabilità, non fu portata a termine ed è stata pubblicata postuma sulla base dei manoscritti risalenti agli anni 1917-1929. Ramsey vi presenta una teoria della verità come ridondanza senza opporla a una teoria corri-spondentista, che costituisce il nucleo della prima e va arricchita in senso pragmatista. Questo spirito si ritrova nei lavori qui raccolti come Scritti pragmatisti, su credenza, probabilità, conoscenza, universali e causalità. Ramsey vi coniuga rigore logico e attenzione per i legami fra aspetti cognitivi e pratici della nostra esperienza.
Wittgenstein. Un'introduzione
Joachim Schulte
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 195
Il volume offre una presentazione generale dei principali nodi teorici dell'opera di Ludwig Wittgenstein, dal Tractatus agli ultimi scritti. A partire da una ricostruzione, basata sulle principali fonti documentarie, della vita e degli anni di formazione tra Austria, Germania e Inghilterra, il libro ripercorre in cinque capitoli concettualmente densi ma di agevole leggibilità l'itinerario filosofico wittgensteiniano, le cui tappe sono scandite e discusse per temi o, meglio, per concetti-chiave: da quelli logici degli scritti giovanili a quelli grammaticali della transizione, dalla concezione dei giochi linguistici alla critica dei fondamenti della matematica e infine dall'analisi della certezza ai concetti di Weltbild e di Lebensform. La Postfazione, aggiunta alla ristampa tedesca del 2016 e alla presente edizione italiana, costituisce non soltanto un prezioso aggiornamento delle tematiche svolte nel libro, ma fornisce anche istruttive informazioni sulle acquisizioni della più recente esegesi wittgensteiniana. Di particolare interesse e attualità la discussione sui problemi connessi a un'auspicabile edizione critica degli scritti, pubblicati per lo più postumi.
Verità, immagine, normativita
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 470
Siamo ormai lontani dalla stagione in cui la forza propulsiva della “svolta linguistica” si impose come tendenza dominante nel dibattito filosofico. Da varie angolazioni si è potuto parlare negli ultimi anni di pictorial turn come antidoto all’egemonia del paradigma linguistico in filosofia. Il volume Verità, Immagine, Normatività. Truth, Image, and Normativity non si inserisce direttamente in questa nuova tendenza, ma ruota comunque intorno a questioni che derivano dal medesimo sfondo. I 24 saggi qui raccolti tengono conto dei diversi ruoli che le immagini possono svolgere, a seconda che si focalizzi la loro dimensione descrittiva o normativa, e indagano alcuni aspetti del rapporto tra immagine e linguaggio. Questi problemi di filosofia dell’immagine, intesa sia come immagine cognitiva sia come immagine grafica, costituiscono il fil rouge di questo volume. Una tale riflessione sui linguaggi figurati e sulla comunicazione visiva non-linguistica costringe a riformulare in termini nuovi le grandi domande concernenti le tradizionali nozioni di verità, oggettività, normatività, consenso e persuasione.
La filosofia della matematica di Frege. Una restaurazione filosofica, una controrivoluzione scientifica
Imre Toth
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 187
Il nome di Gottlob Frege è spesso ricordato come quello del fondatore del logicismo - che segna una rottura di paradigma dopo l'incontrastato dominio del modello aristotelico - e anche del "grandfather" della filosofia analitica per i suoi studi sul linguaggio. Dell'impresa fondazionale di Frege si tende spesso a constatare i limiti, ma di rado si è osato mettere in dubbio il carattere "rivoluzionario" della sua filosofia della logica e della matematica. Eppure, di fronte alle geometrie non euclidee, le radicali tendenze innovative del logico di Jena subirono un arresto: è quanto sostiene il grande storico della matematica Imre Toth nel saggio che qui si presenta come un contributo per molti versi "eccentrico" nella vasta letteratura critica su Frege. Per Toth, la geometria non euclidea non soltanto rappresentò uno sconvolgimento senza precedenti nella storia della matematica, ma fu anche una sorta di boccata d'aria per coloro che aspiravano a una verità senza dogmi e a conseguire uno spazio di libertà anche all'interno delle scienze esatte. A suo avviso la sostanziale incomprensione da parte di Frege della geometria non euclidea costituisce il limite principale del suo sistema, nell'ambito del quale non sarebbe possibile un'ontologia pluralista ma avrebbe posto una concezione univoca ed assolutista della verità, con riverbero sulle sue opinioni politiche e sociali.
La pratica dei valori. Nodi fra conoscenza e azione
Giovanni Tuzet
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 320
L'idea del libro è dare una rappresentazione integrata delle relazioni fra conoscenza e pratica, dell'intreccio fra percezione, pensiero e azione. Perché non c'è credenza che non nasca dall'esperienza e non abbia delle possibili conseguenze pratiche. In questo senso viene ripresa la critica pragmatista dei dualismi fra conoscenza e azione, fatti e norme, verità e utilità, cercando di mantenere, da un lato, la distinzione concettuale fra queste nozioni e mostrando, dall'altro, la loro articolazione nella nostra vita. Dobbiamo misurarci con questo intreccio, ma in senso esplicativo è bene partire dal più semplice (la percezione) e arrivare al più complesso (l'azione), per cui il libro si apre con alcune domande sulla percezione e la sua dimensione inferenziale, prosegue con un'analisi degli aspetti normativi del pensiero e si conclude con l'esame dell'inferenza pratica e del rapporto fra verità e utilità.
Quale realismo, quale verità. Saggio su W. V. Quine
Antonio Rainone
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 142
Il problema del realismo, riassumibile nella domanda se le nostre descrizioni di senso comune o scientifiche del mondo esterno forniscano una rappresentazione fedele degli eventi e delle entità di una realtà oggettiva, indipendente da categorie linguistiche e processi epistemici, costituisce un tema a cui pressoché ogni filosofo, anche dopo Kant, ha sentito il dovere di dare una risposta. Willard Van Orman Quine non fa eccezione. Questo lavoro esplora tale problema, e quello a esso connesso della verità, nella filosofia della scienza e del linguaggio del celebre critico dei dogmi dell'empirismo nonché teorico della relatività ontologica, nella convinzione che in Quine si possano trovare argomentazioni tuttora valide in merito. Evidenziando le ambiguità e gli equivoci del dibattito realismo-antirealismo e confrontando le riflessioni del filosofo statunitense con le tesi di altri autori (soprattutto Hilary Putnam e Michael Dummett, ma anche Crispin Wright, Donald Davidson e Arthur Fine), il saggio individua nella concezione naturalistica quineana della conoscenza una delle forme più plausibili di realismo, benché non sempre valutata nella giusta prospettiva, una forma di realismo epistemico lontana non solo dal costruttivismo e dal relativismo ma anche dal tradizionale presupposto realista-metafisico, forse un altro dogma, della corrispondenza tra linguaggio e realtà.
Alle radici della parola. L'origine del linguaggio tra evoluzione e scienze cognitive
Maria Primo
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 200
Questo volume difende l'idea secondo cui cognizione, socialità, comunicazione e linguaggio sono intimamente connessi, tanto da sostenere che proprio il tipo di socialità sviluppato dai nostri antenati ha permesso al linguaggio di evolversi gradualmente da sistemi di comunicazione precedenti. I processi di complicazione continua, che hanno portato al linguaggio umano così come noi oggi lo conosciamo, dipendono da un'asimmetria fra produzione e comprensione. Tale percorso, fondato su abilità cognitive non specificamente linguistiche, seguendo un movimento a spirale ricorsivo-ascendente, ha permesso l'auto-elevazione (bootstrapping) da sistemi di comunicazione più semplici a sistemi più complessi; tutto ciò consente di render conto della complessità linguistica in chiave evoluzionistica. L'intento del volume è duplice: da una parte presentare uno scenario possibile per descrivere lo sviluppo delle abilità linguistiche nella nostra specie che, all'insegna di un genuino naturalismo, presenta un'ipotesi di evoluzione senza soluzioni di continuità tra comunicazione animale e linguaggio umano; dall'altra parte tematizzare un'idea di linguaggio che ha importanti ripercussioni nel dibattito più generale sulla mente e sulla natura umana.
Intenzionalità e semantica logica in Edmund Husserl e Anton Marty
Arianna Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 184
Questo lavoro si propone di approfondire alcuni concetti fondamentali della filosofia di Edmund Husserl, segnatamente il tema dell'intenzionalità e quello del significato, a partire dai suoi scritti giovanili, soprattutto la trattazione del 1894 dal titolo Oggetti intenzionali. Si cerca così di mostrare come la teoria fenomenologica per eccellenza trovi il suo antefatto non nella dottrina psicologica dell'intendere, bensì nelle riflessioni condotte da Husserl sulle questioni di semantica logica. Il saggio si propone altresì di ricostruire i tratti salienti di una teoria dell'intenzionalità che prende forma non solo grazie al confronto critico con Brentano, ma anche attraverso quello con altri autori, in particolare con alcuni degli esponenti della scuola polacca e austriaca, e più di tutti con il filosofo del linguaggio Anton Marty. Da tale confronto emerge un nuovo modo di comprendere l'intenzionalità, non più come relazione tra oggetti, bensì come funzione logica delle rappresentazioni, in quanto loro abilità di produrre significati nelle cose. Questa concezione si sostituisce all'interpretazione tradizionale, quella psicologica, dell'intenzionalità, permettendo di superare il problema dell'oggetto immanente e tramutando la coscienza dell'oggetto in coscienza semantica.