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Raccolto: Società umanitaria

Pionieri di arditezze sociali. La Società Umanitaria per l'Italia-Anticipating the Future. Education, Training and Solidarity

Pionieri di arditezze sociali. La Società Umanitaria per l'Italia-Anticipating the Future. Education, Training and Solidarity

Libro: Libro rilegato

editore: Raccolto

anno edizione: 2013

pagine: 210

Venticinque contributi di studiosi in vari campi. Tre testimonianze storiche. E una carrellata di immagini e documenti che ci riempie il cuore, perché racconta la storia dei nostri nonni, della nostra gente, della nostra Italia. Con gli emigranti sfruttati, la disoccupazione che arroventa il clima politico, la crisi della scuola che spiazza le famiglie. In mezzo a tutto questo, la presenza, l’azione, la concretezza di una istituzione “veramente insolita”, che è riuscita a passare – quasi – indenne attraverso le intemperie del 1898, la Grande Guerra, il commissariamento fascista, la distruzione bellica, il ’68, e il passaggio di tutto il suo apparato formativo e scolastico (aule, macchinari e corpo docente) allo Stato. Il ricordo di quello che ha fatto, la realtà di quello che è, sta tutta qui, in queste pagine di vita vissuta, quella di straordinari Pionieri di arditezze sociali.
20,00

Pesci in faccia. Verità che scottano

Pesci in faccia. Verità che scottano

Riccardo Bauer

Libro: Copertina rigida

editore: Raccolto

anno edizione: 2012

pagine: 256

La sensazione che scuote il lettore è quella di un terribile déjà vu. Oppure quella di risvegliarsi una mattina e ritrovarsi catapultato nell'Italia di sessant'anni fa, con il ricorso alla "legge truffa", con la corruzione e i voti di scambio, con la tragedia del Polesine, con le sale d'aspetto ministeriali, con "prebende intrallazzi camarille prepotenze e scandali" che sembrano anticipare l'odierna Italia delle caste. Ma leggendo le pagine di questa nuova antologia baueriana, non è solo l'Italia di oggi a confondersi in maniera incredibile (e vergognosa) con quella di ieri; perfino lo scenario internazionale sembra lo stesso, con i fermenti dell'Africa del Nord, dove si risveglia il desiderio di libertà e democrazia.
15,00

Il palcoscenico insegna. Milano, l'Umanitaria, il Teatro del Popolo

Il palcoscenico insegna. Milano, l'Umanitaria, il Teatro del Popolo

Claudio A. Colombo, Emanuela Scarpellini

Libro

editore: Raccolto

anno edizione: 2011

pagine: 192

La Scala. La Rai. Il Piccolo Teatro. Il Nuovo Canzoniere Italiano. Sono solo alcuni dei soggetti con cui è venuto a contatto il Teatro del Popolo dell'Umanitaria durante gli anni della sua programmazione (1911-1967), quando i maggiori artisti e musicisti - da Arturo Toscanini a Victor De Sabata, da Rosina Storchio a Francis Poulenc, da Bela Bartók a Lyda Borelli, da Arturo Benedetti Michelangeli a Sem Benelli - non perdevano l'occasione di esibirsi davanti alle moltitudini immense che ne affollavano le sale: fosse il palcoscenico del "capannone" di via Fanti (un ex stabilimento industriale, poi distrutto nel 1943), il proprio Salone degli Affreschi, oppure il palco riadattato nelle sedi rionali (grazie ad un innovativo sistema teatrale decentrato), o ancora il salone del Regio Conservatorio o dei maggiori teatri cittadini, che negli anni sentirono il dovere morale di affiancare l'Umanitaria nella sua opera di educazione dei lavoratori: "andare alla plebe e farla elevare a popolo". Il Teatro del Popolo rimane un unicum, un'esperienza grandiosa non solo per il panorama artistico di Milano, ma per l'Italia e per l'Europa, proprio perché nel corso del tempo ha rappresentato uno spartiacque, un punto di non ritorno, un modo nuovo di sentire e fare arte. Prefazione di Giuliano Pisapia. Introduzione di Piero Amos Nannini. Intervento di Sergio Escobar.
20,00

Una casa per gli emigranti. 1907. Milano, l'umanitaria e i servizi per l'emigrazione
10,00

Alessandrina Ravizza. La signora dei disperati

Alessandrina Ravizza. La signora dei disperati

Paola Signorino, Francesco Oppi

Libro: Copertina rigida

editore: Raccolto

anno edizione: 2015

pagine: 320

Alessandrina Ravizza era diversa. Con quegli occhi penetranti che incutevano rispetto, non aveva paura di nulla, nemmeno di scontrarsi con la disperazione più nera, di accovacciarsi tra prostitute e ammalate di sifilide e di prendere sotto la sua protezione i piccoli manigoldi che preferivano il coltello al gioco della palla. Bastava poco. Uno sguardo, un sorriso luminoso e una stretta di mano, "ch'era di pietà, fiducia e promessa insieme". Perché le promesse, Lei, le manteneva, a costo di mettere in gioco la propria salute, in nome dei diritti naturali universali, propri di ogni essere umano. A cento anni dalla scomparsa riscopriamo Alessandrina Ravizza attraverso un percorso fatto di testimonianze, aneddoti, lettere e scritti di una donna che "sapeva avvincere le anime", e costruire dal nulla istituti ed organismi di cura, di assistenza e di (ri)educazione: dalla Cucina per malati poveri alla Scuola-Laboratorio dell'Ospedale sifiliatrico, dall'Università Popolare alla Casa di Lavoro per disoccupati. Una figura antesignana della moderna concezione della politica sociale, a cui va la nostra riconoscenza, il nostro rispetto, la nostra ammirazione.
15,00

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