Rizzoli: BUR Bur 60
Canto di Natale
Charles Dickens
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
Nella fredda notte che annuncia il Natale, il vecchio Scrooge, visitato dal fantasma del suo vecchio socio in affari, si trova a compiere un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro della sua miserevole vita. Solo messo di fronte a se stesso Scrooge imparerà il valore della solidarietà. Questa è la celeberrima trama di una delle storie più raccontate e rivisitate dal cinema e dalla letteratura mondiale. Il classico di Dickens, presentato nella sua veste originale, riesce ad affascinare come sempre, e rievoca magicamente lo spirito natalizio. Prefazione di Gianrico Carofiglio.
Quattro lezioni sullo spazio e sul tempo
Stephen Hawking, Roger Penrose
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 96
Si può comprendere l'incomprensibile? Ovvero: si può comprendere l'universo? E quanto è sottile il confine tra una "teoria del tutto" e un'utopia filosofica? Due grandi scienziati contemporanei raccontano al grande pubblico le loro sfide più ardite. Queste "lezioni a quattro mani", tenute al Newton Institute for Mathematica Sciences dell'Università di Cambridge, vedono a confronto due titani della scienza, due uomini dotati di grande autoironia, e i loro sogni. Il sogno di Penrose, autore di una teoria della coscienza elaborata a partire dalla meccanica quantistica, è che il mondo matematico, quello fisico e quello mentale coincidano. Il sogno di Hawking è quello della teoria finale e, al tempo stesso, della completa trasparenza e comprensibilità dell'universo. Il Armando Massarenti li commenta così: "Ciò suona molto utopico. Ma solo se ci dimentichiamo che l'ironia con cui Hawking ricorda di essere nato trecento anni dopo la morte di Galileo è la stessa con la quale ha partecipato a un episodio dei Simpson intitolato Vutopia delle utopie". Fino a quando gli studi di Hawking saranno legati a una scommessa con un collega, la cui posta in palio è l'abbonamento a una nota rivista di pettegolezzi americana, e fino a quando la ricerca di Penrose sarà ancora legata alla domanda "perché?", la scienza continuerà a essere una delle più grandi, coraggiose e divertenti avventure intellettuali che un uomo possa concedersi.
La marcia dei diecimila
Senofonte
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 111
La marcia di ritorno di un esercito è forse l'aspetto più intimo e profondo di una guerra. Senofonte lo racconta con la precisione di un documentario in bianco e nero e con la profonda umanità dello scrittore. Trovatosi a guidare la marcia di diecimila uomini attraverso pianure sterminate e monti impervi, fra peripezie e stenti inauditi, Senofonte, "senza essere né generale né comandante né soldato", accetta il suo dovere e intanto consacra un libro allo smarrimento: la sua Anabasi diventa così esperienza collettiva, tanto da rimanere nella lingua come luogo comune per oltre duemilacinquecento anni. Alessandro Baricco commenta questa selezione dell'opera di Senofonte mostrandoci tutta l'umanità di un esercito lacero e confuso: "Combattono nel nulla, per qualcosa che non sanno cosa sia, contro illeggibili nemici, al fianco di amici evanescenti... Il valore resta l'unica risorsa con cui fare fronte al progressivo decomporsi delle certezze, e dei suggerimenti che l'esperienza poteva porgere. Il desiderio di guarigione, di ritorno a casa, rimane l'unica bussola in una terra senza coordinate". Senofonte non si lascia tentare dallo stile dell'epopea, non idealizza la posizione della sua parte: sa di essere alla testa di un esercito occupante in terra straniera, sa che la ragione sta dalla parte di quei barbari, e non dei suoi uomini civili.
Galateo
Giovanni Della Casa
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 108
Si può raggiungere la bellezza di una scultura greca sedendo semplicemente a tavola? O conversando del più e del meno con una persona incontrata per caso? Le pagine di monsignor Giovanni Della Casa sono qui, dopo cinquecento anni, a dimostrarci che è possibile. Che la grazia e la proporzione non sono solo nei corpi e nella natura, ma in ogni piega dell'agire umano. Mai ribellarsi alle consuetudini, quali che siano. Parlare con garbo e vestirsi a modo, senza dare nell'occhio. Non usare parole volgari e poco decorose. E soprattutto non essere verbosi e pomposi, ma neppure vacui e silenziosi. Non pretendere la ragione, neppure quando si ha ragione. Perché non esistono né il giusto né l'ingiusto: esiste solo quello che si accorda con la convenienza. Il Sembra di essere di fronte a una sinistra, prodigiosa anticipazione della società contemporanea. Forse per questo la notorietà di un libriccino del 1558 è arrivata fino a noi con la forza straordinaria del luogo comune. Ma Michele Mari, nella prefazione, ci spinge a diffidare proprio dei luoghi comuni che si sono depositati sul Galateo: "Testo perfido, testo suasivamente ipocrita, ambiguo fino all'ossimoro, il celebre trattatello denuncia la vacuità e la falsità delle cerimonie, ma le raccomanda perché così va il mondo; ammira la virtù, ma le antepone la più redditizia piacevolezza".
Destinatario sconosciuto
Katherine Kressmann Taylor
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 80
Un piccolo libro che, una pagina dopo l'altra, una lettera dopo l'altra, racconta un'amicizia tra due uomini: un'amicizia che, per il luogo e il tempo del suo intrecciarsi, si trasforma in odio e precipita verso un'orribile vendetta. Martin Shulse è tedesco; Max Eisenstein è un ebreo americano; lo scenario è quello della Germania degli anni Trenta. Martin ha deciso di tornare nel suo Paese, dove trova un uomo nuovo: si chiama Adolf Hitler. Comincia a scriverne all'amico, prima con tiepida curiosità, poi con sempre più caldo fervore, fino a quando l'amicizia con un ebreo comincia a diventare un disonore e un pericolo. E quello che scrive al vecchio amico inizia a non essere più il Martin Shulse che era partito dall'America, ma un uomo completamente diverso. Un tedesco che aderisce alla discriminazione razziale e all'ideologia hitleriana al punto di cominciare tutte le sue lettere con il saluto nazista. Così, nel giro di soli due anni, mutano irreversibilmente due animi e due destini. Il Simona Vinci descrive con drammatica precisione il cuore del romanzo della Kressmann Taylor: "L'emblematica piccola storia di due amici che di colpo si ritrovano separati dalla Storia. Quella grande. Quella che come una bufera, quando comincia a soffiare, travolge paesi e città, scardina finestre, piazze, strade e vite umane. E lascia dietro di sé solo brandelli, proprio come pezzi di carta e buste strappate."
Il manifesto del Partito Comunista
Karl Marx, Friedrich Engels
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
Abbattimento della borghesia, dominio del proletariato, sovvertimento della vecchia società fondata sul conflitto di classe, istituzione di una nuova società senza classi né proprietà privata: questi gli obiettivi del pensiero politico di Marx, che diedero vita, nel 1848, al "Manifesto del partito comunista". Un opuscolo che ebbe vicende burrascose, più volte censurato, più volte ripubblicato, e sicuramente uno degli scritti politici più influenti del nostro tempo.
Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano
Pietro Abelardo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 115
Come per tutti i classici, anche per questo libro vale il principio della vicinanza a noi e della distanza da noi da noi. La vicinanza sta nelle domande poste dal filosofo; la distanza sta nella convinzione di poter dirimere una questione sulla quale noi oggi ci siamo, almeno provvisoriamente, arresi. Il "Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano" è un testo che nasce nella sconfitta: nell'estate del 1140 le opinioni di Abelardo vengono condannate come eretiche. Il filosofo, che in quel momento si trovava nell'abbazia di Cluny, viene raggiunto dalla notizia della scomunica e dall'ordine di chiudersi e di isolarsi per riflettere sull'origine della propria eresia. È in questo contesto che nasce il Dialogo, in un ripiegamento che è anche, allo stesso tempo, il tentativo di trasformare quella condizione in una risorsa. Il David Bidussa illumina questa circostanza con una riflessione più profonda: "La condizione che sopravviene il giorno dopo la sconfitta è quella della solitudine, e è nella solitudine che spesso si consegnano i documenti che testimoniano la capacità che gli intellettuali hanno di interrogare se stessi". Una condizione che ha bisogno di ritrovare il significato della discussione, nella convinzione che solamente nel confronto sia possibile costruire un ragionamento autentico e duraturo. E ciò non solo soddisfa il gusto del pensare, ma testimonia anche il senso e la profondità del vivere. (Prefazione di Davide Bidussa)
Imitazione di Cristo. La vita interiore
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 133
Cosa hanno trovato milioni di cristiani delle più diverse condizioni e epoche nell'imitazione di Cristo, nelle sue massime che volevano educare alla tenerezza austera della fede? Come si può leggere in questo libro terzo, dedicato alla consolazioneinteriore, è la dimensione intima, affettiva del rapporto con Gesù l'unica garanzia disponibile e l'unico obiettivo per il credente. Alberto Melloni sottolinea come "la insistenza e la sapienza con le quali si articolano la riforma interiore e la presa di distanza dalla pompa mondana non sono per l'autore un modo di parlare di un mondo fuori dalla Chiesa, ma della mondanità della e nella Chiesa". L'"Imitazione di Cristo" elemento comune al di là delle spaccature confessionali: cattolici, anglicani e protestanti continuano a leggere con identica riconoscenza queste pagine. Apparso anonimo intorno al 1418, questo piccolo libro costituisce un semplice e concreto tracciato di vita ascetica. La tensione spirituale che lo anima ne fa un testo fondamentale nell'indicare una via alla ricerca di Dio, all'abbandono dell'uomo vecchio per costruire l'uomo nuovo. (Prefazione di Alberto Melloni)
Non fare nulla che non farei anch'io
Armistead Maupin
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 106
Si può scrivere di omosessualità, droga e trasgressioni con naturalezza, semplicità e domestica confidenza? Armistead Maupin ci riesce, evitando ogni tono tragico e melodrammatico, e mettendo al centro dei suoi racconti una gioiosa accettazione della differenza. Per questo, a trent'anni dalla loro pubblicazione, queste pagine continuano a sbalordire. Andrea Di Consoli ne descrive l'atmosfera: "I racconti di Maupin creano intimità e confidenza con il lettore; perché è bene sapere che i personaggi di questo libro non vogliono cambiare il mondo in astratto, ma semmai cambiare se stessi, tentare una possibile felicità terrena, nonostante i problemi, le tentazioni sbagliate, le disperazioni". Il centro delle vicende è un indirizzo preciso: il numero 28 di Barbary Lane, San Francisco. Siamo nei primi anni Settanta e Frisco è ancora un polo di attrazione per molti di coloro che semplicemente vorrebbero essere se stessi, senza tante storie. E invece di storie ne succedono, eccome: così, fra jet set e bassifondi, si infrangono barriere sociali e sessuali, si ama, ci si strugge e si fa di tutto per godersi la vita. (Prefazione di Andrea Di Consoli)
Storia della colonna infame
Alessandro Manzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 122
Così è fatto il sentimento collettivo: basta una scintilla, al momento giusto, perché divampi un incendio. Una fiammata può improvvisamente scatenare un popolo, che tutto insieme invoca qualcuno su cui riversare le proprie paure, le proprie miserie, la propria carica di odio. Un meccanismo infernale, ripetutosi nella storia mille volte. Così è a Milano, durante la peste del 1630: un uomo viene visto aggirarsi in maniera sospetta all'alba. Ciò basta per farlo arrestare con l'accusa infamante di essere un untore. A additarlo, tra frasi vaghe e mezzi silenzi, è "una donnicciola chiamata Caterina Rosa", ma la sua voce cresce, diventa quella di una città intera, di un popolo intero. Il processo che ne segue, una lunga catena di supplizi e di confessioni estorte con la tortura, decreta la condanna capitale di due innocenti, Guglielmo Piazza e il barbiere Gian Giacomo Mora, e la distruzione della casa di quest'ultimo. Come monito, una "colonna infame" viene eretta sulle macerie dell'abitazione di Mora. Il Gian Antonio Stella, nella prefazione, non esita a mostrare l'intima attualità della denuncia manzoniana: "Al fondo, anche dentro una folla impazzita che assalta urlando una prigione per linciare un poveretto o incendia la casa di un sospetto, c'è sempre la responsabilità individuale".
La lettera rubata e altri racconti
Edgar Allan Poe
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 150
Sempre in bilico tra realtà e incubo, ragione e follia, vita e morte, i racconti di Poe restano i più terribili e insondabili capolavori della letteratura moderna. "Se guarderai a lungo nell'abisso, anche l'abisso vorrà guardare in te" : ecco la spaventosa profezia dello scrittore di Boston. Una profezia che non risparmierà né la sua opera né la sua vita, scavate fino all'osso da un'identica e lacerante tensione fra la ricerca della purezza e il baratro dell'eccesso. Nelle parole affilate di Piero Colaprico, Poe è "lo scrittore che scava nell'anima dei suoi personaggi con la furia, l'arroganza e la consuetudine del becchino che scava le tombe... Il primo capace di dedicare un poema non alla bellezza, o all'amore, o ai paesaggi, ma a un uccello come il corvo, dall'esistenza tra le più discutibili. Anche grazie a quel becco, Poe riesce a far sentire la sua voce solitaria e controcorrente". Il Capostipite del giallo, del noir e dell'horror, Poe dà inizio all'infinita grande partita tra uomini buoni e cattivi, tra chi inventa le storie e chi è attento a non perdere il filo, l'indizio. Nei "Delitti della rue Morgue" nasce l'investigatore che sarà il padre di tutti gli "sbirri di carta"; "La lettera rubata" diventerà luogo comune della cultura del Novecento; il protagonista di Berenice affascinerà le generazioni a venire. Così, di racconto in racconto, di capolavoro in capolavoro, Poe disegna la via di una visionaria discesa nell'abisso dell'animo umano.
La prosa del mondo
Michel Foucault
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 157
Foucault trasforma in un romanzo, e per di più in un romanzo giallo, la storia della cultura: come si è passati dalla somiglianza tra parole e cose nel Rinascimento alla disarticolazione del Novecento? Intorno a questo mistero si è organizzata la teoria della conoscenza e la stessa identità dell'Occidente; svelarlo vuol dire anche provare a immaginare il nostro futuro. Se l'uomo non è stato da sempre l'oggetto dei saperi, ma è nato tardi, insieme alle scienze umane, ciò vuol dire che come è venuto può anche andarsene, scomparire da un momento all'altro, dissolversi. Questi cambiamenti non sono decisi da nessuno: la storia non ha un vero senso e uno sviluppo, è soggetta a fratture e sismi di cui nessuno è davvero fautore e responsabile. Ma chi è a raccontare questa storia? Da dove ci parla l'autore di questo libro? Ci avverte Maurizio Ferraris: "Foucault diceva di non voler dire chi era... che voleva essere lasciato in pace quando si trattava di scrivere, perché i libri sono come tunnel in cui si scava per fuggire a se stessi". Eppure "Le parole e le cose", fin dalle prime battute qui proposte, è impensabile senza la forza della presenza di Foucault.