Sandro Teti Editore: I russi e l'Italia
Firenze russa
Aleksej Kara-Murza
Libro: Libro rilegato
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 320
Quella di Firenze è una bellezza particolare che si può abbracciare con lo sguardo, come dalla prospettiva della Basilica di San Miniato o dalle alture di Fiesole, mete imprescindibili per i viaggiatori russi in Toscana. Firenze è la città con cui il viaggiatore stabilisce da subito un legame intimo e familiare: se da un lato è rapito dalla grandiosità della sua arte e dell'architettura, dall'altro si abbandona alla dolcezza del paesaggio e all'atmosfera delle sue piazze e dei suoi rioni. Firenze non è solo un "museo a cielo aperto": nei mémoires e nelle lettere di intellettuali e artisti russi in visita a Firenze, oltre che sulla scoperta della pittura del Quattrocento e sulle peregrinazioni per musei e cattedrali, il discorso cade invariabilmente sulle sensazioni trasmesse dalla natura e persino dall'aria, permeata di storia e di cultura. Firenze è una città che sembra quasi sottrarsi alla corruzione del tempo e che offre continui stimoli e sollecitazioni per la ricerca artistica e creativa.
Roma russa
Aleksej Kara-Murza
Libro: Libro rilegato
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 400
La storia dei rapporti culturali romano-russi ha poco più di un millennio. È una storia segnata da relazioni intense e vivaci, tra le più vive e feconde che abbiano unito le steppe russe a un mare meridionale. I testi qui raccolti riguardano un secolo e mezzo del fertile e tormentato rapporto tra la Russia e la città eterna: dagli anni Trenta dell'Ottocento alla fine del Novecento, il periodo più intenso e vitale. La prima parte del volume ricostruisce i soggiorni romani di russi illustri: artisti, scrittori, intellettuali, giornalisti. La seconda contiene un "montaggio" delle loro impressioni e opinioni su Roma, che permette di evincere quali immagini e idee di Roma si siano affermate nella cultura russa negli ultimi due secoli. ll volume offre al lettore italiano una raccolta di materiali testuali che si prestano a una molteplicità di letture, tutte intriganti: dalla più superficiale e aneddotica a quella più profonda, che riesce a penetrare nell'orientamento ideologico degli autori.
Napoli russa
Aleksej Kara-Murza
Libro
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 450
Napoli e i suoi dintorni stupivano i visitatori venuti dal nord per la natura lussureggiante che richiamava i Tropici, e il golfo di Napoli, secondo un topos ricorrente nei resoconti di viaggio, veniva identificato col paradiso terrestre. Il cielo partenopeo appariva così insolitamente azzurro e luminoso che, osservò Gogol', «non esistevano colori in grado di rappresentarlo». Il verde della vegetazione, il riflesso dell'acqua, la visione notturna della volta celeste con le stelle cadenti e le scie delle comete, particolarmente frequenti ai primi del Novecento, catturavano poeti come E. Baratynskij e I. Annenkov e gli artisti russi di passaggio. Inesauribile fonte d'ispirazione fu anche il Vesuvio, elemento essenziale del paesaggio napoletano, una componente viva e visibile coi suoi bagliori, il fumo, i rivoli di lava che fuoriuscivano dal suo cratere. Ad affascinare era anche il tessuto urbano di Napoli così ricco di stratificazioni storiche e culturali e soggetto nel tempo a incessanti trasformazioni. Le innumerevoli chiese, i palazzi, i monasteri, i reperti dei suoi musei (primo fra tutti il Museo archeologico) venivano puntualmente annotati nei suoi resoconti dallo storico dell'arte Pavel Muratov che fu un osservatore instancabile della vita quotidiana partenopea e di ogni manifestazione della cultura popolare e che amava mescolarsi alla folla nei vicoli brulicanti di vita di via Toledo e assistere alle rappresentazioni popolari.
Nicola Ivanoff. Un tenore italiano
Konstantin Pluznikov
Libro: Libro in brossura
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2007
pagine: 160
Nicolaj Ivanov (1810-1880), naturalizzatosi Nicola Ivanoff, fu uno dei più grandi tenori dell'Ottocento. Dopo una lunga querelle con lo zar Nicola I, si stabilì definitivamente in Italia, dove risiedeva per ragioni di studio e di salute. Qui strinse amicizia con Rossini e frequentò Verdi e Donizetti, che scrissero arie appositamente per la sua voce. Pluznikov descrive la carriera e la vocalità di Ivanoff attraverso documenti e testimonianze dei contemporanei - in particolare, del grande compositore russo Glinka - stabilendo un produttivo confronto coi piú famosi tenori dell'epoca ( Rubini, Duprez, Nourrit, David e Mario). Arricchiscono l'edizione documenti, spartiti originali, l'epistolario di Ivanoff con Rossini, Verdi e ad altri celebri musicisti e un consistente apparato iconografico.
Venezia russa
Aleksej Kara-Murza
Libro: Libro rilegato
editore: Sandro Teti Editore
anno edizione: 2005
pagine: 350
Città-archetipo e città sognata, vagheggiata da artisti e poeti di ogni generazione, Venezia è porta incantata dell'Italia, spesso prima tappa del Grand Tour dei russi che la raggiungevano dal mare. Gran parte dell'intelligencija russa ne fece una meta obbligata e restò affascinata dalla magnificenza dei palazzi e delle chiese, dalla ricchezza delle gallerie d'arte. Ma fu anche irresistibilmente attratta dall'insolita bellezza del paesaggio, dal carattere dei veneziani e dal contrasto tra il pulsare febbrile della vita quotidiana e il sottile senso di declino e di morte che emanava da ogni cosa. Al lettore italiano Venezia si presenta dunque sotto un punto di vista nuovo, filtrato dallo sguardo incantato dei viaggiatori russi. Nelle memorie e nell'opera di molti protagonisti della cultura russa il ricordo di Venezia non svaniva dopo il contatto con la realtà ma piuttosto gli anni e la distanza ne dilatavano e potenziavano la visione che trasportata nella dimensione letteraria veniva definitivamente consegnata alla dimensione del mito.

