La notte di Natale, in alta montagna, due bambini, fratello e sorella, si smarriscono e poi si salvano, perdono l'orientamento e attraversano un regno misterioso di neve, pietra e ghiaccio. La lunga notte trascorsa in una grotta è carica di insidie, di seduzioni e di mistero, ma al tempo stesso è trepidante attesa del giorno nuovo, speranza di salvezza, fuga dal pericolo e dall'ignoto. Stifter racconta una storia sottile e complessa, carica di sensi che vanno oltre l'orizzonte salvifico del prodigioso finale e lasciano intravedere nell'esperienza dei fanciulli smarriti la realtà della condizione umana. Il fascino di "Cristallo di rocca" - originariamente intitolato "La notte santa" - sta proprio nella felice ambiguità tra rappresentazione realistica e rappresentazione simbolica, tra vicende e spazi verosimili e il tempo mitico della sua cornice favolistica. Sta anche in una particolare qualità di scrittura e di affabulazione che fonde e media forme della tradizione orale e il grande stile della letteratura classica.
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Cristallo di rocca
| Titolo | Cristallo di rocca |
| Autore | Adalbert Stifter |
| Curatore | M. Fancelli |
| Traduttore | P. Capriolo |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | Letteratura universale. Gli elfi |
| Editore | Marsilio |
| Formato |
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| Pagine | 184 |
| Pubblicazione | 11/2006 |
| ISBN | 9788831790796 |
€14,00

