Nel 1953 Aldous Huxley sperimentò gli effetti della mescalina, una droga ben nota agli indiani del Messico. In uno stato di allucinazione, lo scrittore arriva a vedere una nuova essenza delle cose, in un mondo in cui le categorie di spazio e di tempo non predominano più e nel quale tutto ciò che gli accade è scisso da ogni sensazione utilitaristica. «Ciò che noialtri vediamo solo sotto l’influenza della mescalina – sostiene –, l’artista è congenitamente attrezzato a vedere sempre»: la natura dell’uomo e delle cose gli appare infatti sotto una luce nuova, arricchita di elementi altrimenti inconoscibili. Huxley descrive le sue visioni invitando il lettore a liberarsi dai condizionamenti culturali per aprirsi alle infinite frontiere della creatività.
- Home
- Poesia e studi letterari
- Saggistica
- Le porte della percezione-Paradiso e inferno
Le porte della percezione-Paradiso e inferno
| Titolo | Le porte della percezione-Paradiso e inferno |
| Autore | Aldous Huxley |
| Traduttore | Lidia Sautto |
| Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
| Collana | Oscar moderni |
| Editore | Mondadori |
| Formato |
|
| Pagine | 192 |
| Pubblicazione | 08/2024 |
| ISBN | 9788804793861 |
€12,50
0 copie in libreria
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Questo immenso non sapere. Conversazioni con alberi, animali e il cuore umano
Chandra Livia Candiani
Einaudi
€13,00

