Nel 1953 Aldous Huxley sperimentò in prima persona gli effetti della mescalina, una sostanza allucinogena ricavata da un cactus che i nativi americani usavano nei loro riti sciamanici. Lo scrittore arrivò così a vedere una nuova essenza delle cose, anticipando di decenni le future acquisizioni delle neuroscienze sulle potenzialità della mente umana: esperienze che Huxley avrebbe cercato di spiegare in molti dei suoi scritti successivi. Questa antologia raccoglie quei testi, profetici e visionari, tratti sia dai romanzi "Il mondo nuovo" e "L'isola", sia da saggi come "Le porte della percezione" e "Paradiso e inferno", sia da articoli, interviste, discorsi, lettere. Le parole di Huxley contengono un invito, ancora oggi attuale, a liberarsi ("moksha", in sanscrito, significa appunto "liberazione") dai condizionamenti culturali della civiltà ipertecnologica e ad abbracciare una visione del mondo mistica e trascendentale le cui esperienze e percezioni ottenute "nell'altro mondo" possono aiutarci a vivere meglio "in questo mondo", aprendo alle possibilità di una creatività infinita. Con uno scritto di Edoardo Camurri.
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Moksha. Scritti sulla psichedelia e sull'esperienza della visione
| Titolo | Moksha. Scritti sulla psichedelia e sull'esperienza della visione |
| Autore | Aldous Huxley |
| Curatori | Michael Horowitz, Cynthia Palmer |
| Introduzione | Alexander T. Shulgin |
| Prefazione | Albert Hofmann |
| Traduttore | Mariagiulia Castagnone |
| Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
| Collana | Oscar baobab. Moderni |
| Editore | Mondadori |
| Formato |
|
| Pagine | 333 |
| Pubblicazione | 07/2018 |
| ISBN | 9788804688525 |
€20,00
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