Ripari transitori (nel sottotitolo Cartoline senza referente) chiama Alfonso Cataldi queste sue composizioni, che sono contaminazioni differenziali del trascendentale e dell’empirico. La contaminazione è il campo proprio della formapoesia della nuova ontologia estetica. Trascendentale non è più la soggettività, ma la traccia, l’archi-scrittura, la différance. Il mondo ha bisogno di un supplemento di nulla che è nel mondo, ha bisogno di questo nulla supplementare che è il trascendentale, senza il quale nessun «mondo» potrebbe apparire. La scrittura cataldiana rivela il «nulla» del mondo e lo benedice, perché è soltanto grazie ad esso che un «mondo» può esistere. Proprio questo rappresenta l’altra operazione fondamentale compiuta da Cataldi: decostruire la versificazione della tradizione soggettocentrica della poesia italiana del secondo Novecento implica il far emergere la contaminazione dell’empirico e del trascendentale, mostrare che il trascendentale non può essere puro ed epifanico e pienamente presente a sé in quanto contaminato dall’empirico da cui sorge e da cui viene intaccato.
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Ripari transitori
Titolo | Ripari transitori |
Autore | Alfonso Cataldi |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Il dado e la clessidra |
Editore | Progetto Cultura |
Formato |
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Pagine | 106 |
Pubblicazione | 06/2024 |
ISBN | 9788833566146 |
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