"Quando in Africa muore un vecchio, è una biblioteca che brucia": il famoso pensiero espresso da Amadou Hampâté Bâ è diventato come un proverbio, più volte ripetuto e ripreso, per il grande significato che ha per la cultura africana nel suo complesso. Ma forse questa frase è ancora più valida se, come in questo caso, si riferisce proprio a lui e al suo libro più importante. Amkoullel è il soprannome di Amadou Hampâté Bâ, e questa è la storia della sua gioventù. Un percorso di circa vent'anni raccontato, grazie a una sorprendente "memoria secolare", con una sensibilità tutta africana per il dettaglio, ma anche filtrando gli eventi attraverso uno sguardo ironico e saggio. Non è una semplice autobiografia, sia perché non vi è affatto il tentativo di rievocare e di rimpiangere un passato ormai scomparso, sia perché ci troviamo di fronte a un vero e grande scrittore che ripercorre qui l'inizio di quello che sarà un itinerario spirituale e intellettuale straordinario. Si tratta quindi di un libro che si apre a molte letture, che ci fa entrare nella cultura africana e quasi ci avvolge con essa, rendendoci partecipi e consapevoli della ricchezza di questa grande civiltà.
Amkoullel il bambino fulbe
| Titolo | Amkoullel il bambino fulbe |
| Autore | Amadou Hampâté Bâ |
| Curatore | G. Lagomarsino |
| Traduttori | A. Spadolini, G. Valent |
| Argomento | Biografie e storie vere Memorie |
| Collana | Tusitala |
| Editore | Ibis |
| Formato |
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| Pagine | 432 |
| Pubblicazione | 06/2001 |
| ISBN | 9788871640983 |

