Se la tradizione della “prosa in prosa” è un’inavvertita e insospettabile storia di sovversioni, questi 'Prati' di Andrea Inglese ne rappresentano un capitolo importante e decisivo, tutto spinto sul pedale dell’ironia, e tutto teso a esibire la colonizzazione ideologica del linguaggio quotidiano – a testimonianza del fatto che la scrittura è registrazione della finitudine dell’uomo a partire da mezzi potenzialmente infiniti. Obbedendo a questa consapevolezza, i prati si fanno allora allegoria della riduzione dell’eterogeneo della vita al denominatore unico della mercantilizzazione dell’immaginario. Libro profondamente politico, con 'Prati' si ride in una chiave che coniuga Ponge e Balestrini, e dove letteralismo e ironia si combinano per corredarsi di un ulteriore complemento iconico, a mo’ di sberleffo burchiellesco: le foto che l’autore scatta a una serie di prati, indecifrabili nella loro nudità. Una 'Grande Jatte' 4.0, dove realismo e deformazione diventano l’esito di un mondo indistinguibile dalla propria satira.
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Prati (Extended Version)
| Titolo | Prati (Extended Version) |
| Autore | Andrea Inglese |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | UltraChapBooks |
| Editore | Tic |
| Formato |
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| Pagine | 112 |
| Pubblicazione | 04/2025 |
| ISBN | 9788898960835 |

