[…] … M. Ghilardi, ci ricorda come per il filosofo francese delle Memorie di cieco “vedere non è solo vedere: ogni sguardo necessita di un occultamento, di un velo che in parte lo ostruisce. Ogni luce, che veicola la vista, partecipa di una dimensione di notte, di ombra; non soltanto come il suo risvolto complementare, ma come intimo sdoppiamento che impedisce di fissare e di fissarsi su un’esperienza che sia pura, primigenia, incondizionata”. È di questa e in questa ambiguità insita nel cuore stesso del vedere che Lo Spettro visibile di A.F. Perozzi vive; qui, dove lo sguardo/telecamera del poeta sembra cancellarsi e rivelarsi, di volta in volta nell’ente, nella forma di vita inquadrata e inghiottita. Da Cosmo di cosmi. Su Lo spettro visibile di A. F. Perozzi di Pasquale Pietro Del Giudice
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Lo spettro visibile
| Titolo | Lo spettro visibile |
| Autore | Antonio Francesco Perozzi |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Estuari. Giovane e nuova poesia italiana, 10 |
| Editore | Arcipelago Itaca |
| Formato |
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| Pagine | 104 |
| Pubblicazione | 01/2022 |
| ISBN | 9791280139313 |
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