L'Italia è da sempre un grande paese agricolo. La sua è la storia dei valori e della civiltà di gente contadina, le cui imprese sono state cantate dai più grandi poeti e scrittori, e rimpiante da Pasolini. Questo libro è un racconto sentimentale, la vicenda tragicomica di un agricoltore per forza e per amore, e la fallimentare impresa di chi prova a resistere tra l'indifferenza della società metropolitana e l'impotenza della categoria. Il declino è inesorabile, nonostante la retorica mediatica del vivere verde e il mito della genuinità del cibo naturale. Nel "Mestiere più antico del mondo" si parla di agricoltura, di campagna, della ridicola pretesa della gente di città di dominare e cambiare quel mondo, della paura dei coltivatori di perdere tutto. E poi, della rovina rappresentata dal mercato globale, della limitatezza e ottusità delle teorie economiche, dell'interrogativo continuo e costante che sembra passare sottotraccia: l'agricoltura ha ancora diritto di vivere?
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Il mestiere più antico del mondo
Titolo | Il mestiere più antico del mondo |
Autore | Antonio Leotti |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Galleria Fandango |
Editore | Fandango Libri |
Formato |
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Pagine | 136 |
Pubblicazione | 10/2011 |
ISBN | 9788860442369 |
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