In queste pagine così ricche di eventi, l'autore non si smentisce. Egli legge, trascrive e commenta i toponimi originari tratti dalle pergamene di oltre dieci monasteri, accompagnando il lettore nel ragionamento dello studioso incallito. Ed ecco ripresentarsi, una dietro l'altra, le vicende degli eredi del Guiscardo che persero la Puglia e ritornarono nel Cilento, fra i ruderi del diruto Porto sul fiume Malfia dell'antica Hea, dove stabilirono la colonia di Mariani di S. Paolo a Rano di Palinuro, al seguito di s. Andrea di Patrasso, "papa povero" dei martiri greci. Borsa puntava alla capitale bizantina della Torre di Minori, ove condurre quel popolo senza casa nella città che voleva rifondare, Atrani, nel Ducato Heapula, disturbando i progetti della famiglia imperiale dei Magni di Costantinopoli, padroni della Costiera della Scala santa. L'arrivo dei Mariani e la convivenza con culti in opposizione al Papa portò presto allo scontro, allontanando il Pontifex Giovanni, giunto da Bisanzio, in direzione di Sala Consilina, da dove presero a risalire i monti, rifondando Conza e la sua diocesi, sottomessa al Principato. Con "Conza" Arturo Bascetta, da topo di biblioteca qual è, ci consente di accedere a importanti documenti del nostro passato dei quali si sentiva la mancanza. E, nel contempo, le sue ricerche sono una vera e propria miniera di notizie indirizzate alla conoscenza e alla comprensione dei nodi più complessi della vicenda umana e politica della verde Irpinia. I Duchi guiscardiani, padre Rogero e figlio Viscardo, furono pronti a riorganizzare tutto in forma autonoma, liberandosi presto anche del viceré della Langobardia Minor, Ruggero I Altavilla, dopo il fallimento del Regno d'Italia del ribelle Re Corrado di Pavia. A Borsa, sloggiato il Doge, non restò che spostarsi di qualche metro, da Maiori a s. Lorenzo, e rifondare la nuova Amalfi su suolo cattolico per fare un favore al Papa, ottenendo in cambio il Principato di Aversa che tenne in associazione al figlio. Nasceva l'era della «Post Recuperazione» di cui parlano le pergamene per riannettere ad una sola urbe cattolica, Nova Amalfi, sia le chiese greche che quelle bizantine. Fu così che Borsa si riprese dagli Altavilla e dai Sanseverino tutti i feudi strappati al Papa in nome dell'Imperatore, facendo tornare dalla sua parte sia il nuovo Principato neaheapolitano di Sala col Ducato vecchio sul fiume Malfia del Cilento, sia quello di «Nova» di rito evangelico che egli stesso aveva fondato in Atrani, corrodendo l'orto Santo appartenuto ai Magni. Ma questo accadrà solo quando Borsa sarà assassinato perché s'era messo in testa di fare il vicario di Dio, in un regno che sarà solo del figlio dell'uomo che lui aveva ucciso: Ruggero II Altavilla. Questo succoso libretto analizza meticolosamente le condizioni della vita feudale, quando padrone del feudo era un solo signore che darà origine alla lunga dinastia dei Gesualdo e della loro Contea. I vari Conti e nobili che si susseguirono in questa parte del Principato di Salerno, poi assoggettata ad Avellino, daranno vita a un vivace territorio di cui sono stati riassunti luoghi, mestieri e abitanti, nonché chiese, preti e benefici, della università comunale. Sono le vicende storiche della grande Diocesi conzana dei Salernitani che diede vita all'attuale Conza della Campania. Arturo Bascetta, con questa sua opera, dà legittimazione e validità storica alla realtà di allora. Una ricerca, quella del Nostro, che ci fornisce una conoscenza, diretta e più vera, di momenti della storia irpina, non sempre esplorati con sistematicità e metodologie aggiornate e accurate.
- Home
- Scienze umane
- Storia
- La provincia ducale di Civitate Conza: il ducato feudale della Diocesi Conzana suffraganea dell'Arcidiocesi di Urbe Salerno
La provincia ducale di Civitate Conza: il ducato feudale della Diocesi Conzana suffraganea dell'Arcidiocesi di Urbe Salerno
Titolo | La provincia ducale di Civitate Conza: il ducato feudale della Diocesi Conzana suffraganea dell'Arcidiocesi di Urbe Salerno |
Autore | Arturo Bascetta |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Paesi della campania, 34 |
Editore | ABE |
Formato |
![]() |
Pagine | 132 |
Pubblicazione | 03/2025 |
ISBN | 9788872973936 |
€39,00
0 copie in libreria
Libri dello stesso autore
Ludovico Reuccio fantasma. Il baliato di Luigi II D'Angiò Incoronato a III re di Napoli. 1386-1389
Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera
ABE
€35,00
Marie De Châtillon. La vedova del Duca Luigi II d'Angiò che sfidò Re Carlo III Durazzo
Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera
ABE
€35,00
I piatti e le vie del vino. Da mercanti del Greco di Tufo e Consoli di Venezia a Napoli
Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera, Fabio Paolucci
ABE
€30,00
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis svelati. II parte 1612. Volume Vol. 2
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
ABE
€44,00
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis inediti svelati. I parte 1617. Volume Vol. 3
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
ABE
€44,00
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Guerra fede ragione 1789-1800. Dodici anni di storia piemontese e di cronaca fossanese
Paolo Ravera
Araba Fenice
€28,00
Piemonte tra storie e leggende. Un viaggio nel passato di una regione in cui mito e realtà si confondono
Massimo Centini
Servizi Editoriali Edizioni
€14,90
Il servizio X nella resistenza. Le persone che vi si dedicarono. Guerra nell'ombra 1944-1945
Sergio Costagli, Aldo Sacchetti
Ass. Primalpe Costanzo Martini
€25,00
Accadde in Piemonte. Cronologia del Piemonte dalla preistoria all'unità d'Italia
Giuliana Baulino Bresso
UmbertoSoletti Editore
€16,00
L'ultimo fronte. Lettere di soldati caduti o dispersi nella seconda guerra mondiale
Nuto Revelli
Einaudi
€14,00