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La Giubiana di Canzo. Un rito del fuoco in Brianza

La Giubiana di Canzo. Un rito del fuoco in Brianza
Titolo La Giubiana di Canzo. Un rito del fuoco in Brianza
Curatore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana I Sapientini
Editore Manzoni Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 60
Pubblicazione 11/2023
ISBN 9791280635303
 
10,00

 
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Il fantoccio antropomorfo di paglia e stracci che viene bruciato è un rito agrario antichissimo e diffuso in tutta Europa. Il significato comune è quello dell’eliminazione di tutto ciò che è vecchio e legato all’anno passato, e la tradizione in Brianza vuole che la Festa–Rito venga celebrata nell’ultimo giovedì di gennaio, mese da cui, probabilmente, ha origine il nome: Giove (gennaio) Giöbia, Giubiana. Non si tratta di una strega e neppure è parente della befana, anche se come lei è vecchia e vestita di nero; questa portatrice di dolciumi e carbone, quella capro espiatorio di eventi da cancellare. La Giubiana da Canz si distingue dalle altre varianti (di Brianza e non solo, come la Gioebiana trentina o l’Anguana bellunese) per il suo rapporto col mondo della Natura e al ritmo delle Stagioni, e durante lo svolgersi dell’evento una serie di simbologie fanno riferimento, secondo l’antico principio alchemico–medievale, ai quattro elementi primordiali: Fuoco, Terra, Acqua, Aria. Infine la gamba rossa, l’aspetto più suggestivo e terrificante del personaggio, che è rossa, appunto, come le forze vitali primordiali, le quali ciclicamente ci condannano alla morte per riconsegnarci alla vita.
 
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