Tra filosofia, critica cinematografica, analisi sociale e gender studies, Le strade furiose di Mad Max è la prima pubblicazione in Italia ad analizzare l’universo desolato proposto da George Miller nei film dedicati a Max Rockatansky, l’eroe di un mondo post-atomico. Fin dall’uscita di Interceptor nel 1979, la saga ha plasmato in modo decisivo l’immagine distopica e selvaggia dello scenario post-apocalittico; una realtà desertica, popolata da crudeli bande di predoni dal look steampunk a bordo di affascinanti e terribili veicoli assemblati con pezzi di vecchie automobili, teschi, carcasse e arrugginiti oggetti del passato. Scocche infernali e potenti che viaggiano veloci su terre devastate, in cui l’uomo è ridotto a un unico istinto: sopravvivere. In queste pagine, critici e filosofi speculano partendo dagli spunti regalati dalla distopia radioattiva delle pellicole di Mad Max per affrontare i limiti e le prospettive della nostra finita esistenza. Postfazione di Matteo Boscarol.
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Le strade furiose di Mad Max. Filosofia del mondo post-atomico
Titolo | Le strade furiose di Mad Max. Filosofia del mondo post-atomico |
Curatori | Rudi Capra, Antonio Pettierre |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Il caffè dei filosofi |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 188 |
Pubblicazione | 05/2024 |
ISBN | 9791222308869 |
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