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L'ho sposato, lettore mio. Sulle tracce di Charlotte Brontë

L'ho sposato, lettore mio. Sulle tracce di Charlotte Brontë
Titolo L'ho sposato, lettore mio. Sulle tracce di Charlotte Brontë
Curatore
Traduttore
Argomento Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
Collana I narratori delle tavole
Editore Neri Pozza
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 300
Pubblicazione 04/2016
ISBN 9788854512207
 
18,00

 
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Per quale ragione "L'ho sposato, lettore mio" è una delle frasi più celebri e citate della letteratura inglese? La risposta, tutt'altro che ovvia, risiede nel capolavoro da cui è tratta: "Jane Eyre" (1847), la storia di un'orfana che, grazie alla sola intelligenza e caparbietà, riesce a convolare a nozze con il nobile signor Rochester. Per affermare il suo successo, e il cambiamento della propria condizione sociale, invece di dichiarare "mi ha sposata, lettore mio" - com'era da aspettarsi nella maschilista società vittoriana - Jane dice: "l'ho sposato, lettore mio". Una sfumatura nella forma verbale che ha lo scopo di rimarcare la coscienza femminile della protagonista, e quella dell'autrice Charlotte Brontë, e che si ergerà a manifesto, ispirazione e stimolo per tutte le scrittrici a venire. Quando Tracy Chevalier ha chiesto alle migliori autrici in lingua inglese di raccontare una storia ispirata a quella celebre battuta, non l'ha fatto solo per festeggiare i duecento anni della nascita di Charlotte Brontë, ma anche per ridare significato a quelle parole, per renderle di nuovo vive e attuali nella società odierna.
 
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