Il libro parte da un consiglio di lettura di Livio Vacchini per gli studenti di architettura raccolto durante una delle tante conversazioni: “Agli studenti fai leggere Stravinsky, van der Laan e Ghyka”. A margine, aveva parlato tra gli altri di Giya Kancheli, György Ligeti, Morton Feldman e dell’importanza per la formazione di un architetto dei concetti rinvenibili nell’architettura e negli scritti di Dom Hans van der Laan, nel testo sulla composizione di Igor Stravinsky, nella ricerca di Matila C. Ghyka. Livio Vacchini non ha mai avuto un particolare interesse didattico, quello che qui viene proposto come un consiglio di lettura non era da parte sua altro che la dichiarazione dei propri fondamenti, delle letture importanti per la sua maturazione, per la sua ricerca, per il suo progettare. Il volume si avvale dei testi di Maura Manzelle, Eloisa Vacchini, Letizia Michielon, Alberto Ferlenga, Kees den Biesen e Tiziana Proietti, Luca Ribichini, e della postfazione di Manuel Aires Mateus.
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Livio Vacchini e Igor Stravinsky, Dom Hans van der Laan, Matila C. Ghyka
Titolo | Livio Vacchini e Igor Stravinsky, Dom Hans van der Laan, Matila C. Ghyka |
Curatore | Maura Manzelle |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
Collana | Mosaico |
Editore | Libria |
Formato |
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Pagine | 124 |
Pubblicazione | 04/2025 |
ISBN | 9788867643813 |
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