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Pinakothek'a. Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti

Pinakothek'a. Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti
Titolo Pinakothek'a. Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti
Curatori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Editore Kalós
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 560
Pubblicazione 08/2025
ISBN 9791281956162
 
70,00

 
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Il volume rappresenta un fondamentale strumento per entrare nel cuore della collezione Elenk’art: un insieme di opere costruito in oltre cinquant’anni dalla famiglia Galvagno, con uno sguardo colto, stratificato e profondamente coerente, che attraversa decenni di storia dell’arte e ne restituisce, oggi, una lettura organica. Frutto di una selezione attenta, la collezione Elenk’art si distingue per l’ampiezza cronologica e la varietà espressiva: una raccolta non tematica né vincolata a un’unica corrente, ma concepita come una vera e propria mappa del Novecento e oltre, capace di tenere insieme capolavori dell’arte italiana tra le due guerre, esperienze astratte, avanguardie internazionali e un profondo interesse per la scena artistica contemporanea, con particolare attenzione al contesto siciliano. Dalle rarefatte visioni del realismo magico (Donghi, Cagnaccio di San Pietro) al dramma interiore degli anni Trenta (Pirandello, Mafai, Carrà, Guttuso), la collezione ripercorre le grandi stagioni dell’astrazione italiana (Accardi, Consagra, Sanfilippo, Dorazio, Turcato), passando per il Gruppo degli Otto (Afro, Moreni, Vedova) e le declinazioni dell’informale, fino ad accogliere figure internazionali come Hans Hartung e Georges Mathieu. Negli anni Sessanta e Settanta, la raccolta si espande con opere centrali della cinetica, dell’optical art e della pittura analitica (Vasarely, Varisco, Scirpa, Castellani, Bonalumi, Simeti, Pinelli, Marchegiani), accanto a quelle degli artefici della nuova oggettualità e delle ricerche concettuali: Boetti, Pascali, Isgrò, Schifano, Christo, Arman, César, Nitsch, Oppenheim. Alla figurazione del secondo Novecento è dedicata un’attenzione particolare, da Bruno Caruso a Piero Guccione, includendo i “moderni della realtà” come Gregorio Sciltian e i fratelli Bueno. Il presente si manifesta con intensità nel nucleo contemporaneo siciliano: una selezione ragionata che comprende gli autori della Scuola di Palermo (Bazan, De Grandi, Di Marco, Di Piazza), ma anche voci autonome e incisive come Loredana Longo, Francesco Lauretta e Daniele Franzella, oltre a quelle nazionali con Bertozzi & Casoni e Stefano Arienti a cui si affiancano grandi presenze internazionali come Thomas Struth, Regina José Galindo e Peter Halley.
 
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